Firenze 03 dicembre 2007- Per questo Filcams CGIL, Fisascat CISL Uiltucs Toscana hanno deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione su questo tema, utilizzando mezzi e linguaggi comunicativi non del tutto consueti per delle organizzazioni sindacali. Migliaia di manifesti sui muri della città, messaggi radiofonici, migliaia di locandine da esporre nelle sedi sindacali e nelle bacheche aziendali, depliant, segnalibri e sacchetti per la spesa destinati alla distribuzione diretta al pubblico nei presidi che saranno organizzati davanti ai punti vendita: questi saranno gli strumenti di un’iniziativa a tappeto che toccherà via via settori particolari di una categoria molto diversificata che è impegnata, tra l’altro, nelle mobilitazioni per il rinnovo del Contratto Nazionale del Commercio e Terziario.
Il linguaggio scelto è semplice, immediato, sul filo dell’ironia, perché i diritti si possono rivendicare anche col sorriso sulle labbra, e perché spesso ironiche sono le campagne pubblicitarie con le quali aziende tra le più significative della grande distribuzione presentano i loro prodotti, mentre negano i diritti.
Si è voluto perciò creare un’immagine della condizione delle lavoratrici e dei lavoratori in grado di rappresentare “l'altra faccia”, quella meno visibile dell’ambiente di lavoro, e rendere chiara anche ai consumatori l’esigenza di creare un circuito di solidarietà e di sostegno alle rivendicazioni di chi lavora nella grande distribuzione.
giovedì, 07 novembre 2024 - 19:36