Raccolta olive 2007: a rischio la qualità del raccolto?
Garantire una qualità libera da Ogm: se ne parla a Pienza in un convegno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2007 18:51
Raccolta olive 2007: a rischio la qualità del raccolto?<BR>Garantire una qualità libera da Ogm: se ne parla a Pienza in un convegno

L'annata olearia 2007 si presenta un po' anomala. Clima a dir poco bizzarro. Episodi di mosca olearia. Caldo persistente. Potrebbero esserci problemi per la qualità del raccolto. Il Laboratorio Chimico Merceologico, Azienda Speciale della CCIAA di Firenze, che vanta anni di esperienza nelle tecniche per migliorare la qualità dell'olio extravergine d'oliva, organizza un incontro con i produttori e i frantoiani fiorentini per dare indicazioni sulle problematiche più evidenti della raccolta in un'annata così strana.

La TAVOLA ROTONDA sulle problematiche della campagna olearia 2007 è il 19 ottobre 2007 alle 15.30 presso l’auditorium della CCIAA – Piazza dei Giudici 3. Intervengono: Marzia Migliorini - Laboratorio Chimico CCIAA Firenze; Marco Mugelli – elaiotecnico; Massimo Ricciolini – ARSIA

Come proteggere le Dop, le produzioni di qualità e non abbassare la soglia di tolleranza Ogm nel biologico: sono questi alcuni dei temi che saranno dibattuti a Pienza venerdì 19 ottobre, quando nella città di Pio II confluiranno per riflettere sul tema "Denominazioni protette: come garantire una qualità libera da Ogm" personalità, associazioni e istituzioni impegnate a livello nazionale ed europeo nella comune battaglia contro gli Ogm.

La giornata di confronto, organizzata dall'associazione nazionale Città del Bio in collaborazione con l'amministrazione comunale pientina, vedrà partecipare Susanna Cenni, assessore all'agricoltura della Regione Toscana; Claudio Galletti, assessore all'agricoltura della Provincia di Siena; Mario Capanna, per Coalizione ItaliaEuropa Liberi da Ogm; Andrea Ferrante, presidente AIAB, Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica; Federica Ferrario, responsabile per Green Peace della campagna Ogm, oltre che a rappresentanti dei produttori e dei consorzi di tutela e dell'amministrazione comunale di Pienza.

"Dopo la proposta della Commissione europea di parificare la soglia di tolleranza Ogm nel biologico allineandola a quella delle produzioni convenzionali - commenta Claudio Serafini, assessore alle attività produttive del Comune di Pienza e coordinatore di Città del Bio per la Toscana - la manifestazione di Pienza vuole essere un momento per approfondire il rischio di contaminazioni e le conseguenze per l'agricoltura biologica, ma anche per dare sostegno a quanti, come l'assessore regionale all'agricoltura Susanna Cenni, Mario Capanna o Green Peace, stanno portando avanti con convinzione una battaglia per l'esclusione dei prodotti biologici dalla soglia di contaminazione da Ogm dello 0,9%".

"Si parlerà poi - continua Serafini - della necessità di costruire filiere "Ogm free", affinché anche le Dop, Denominazioni di origine protetta, possano garantire ai consumatori l'assenza di organismi geneticamente modificati". L'appuntamento di venerdì 19 ottobre sarà anche la naturale conclusione dell'edizione 2007 della Fiera del Cacio del Pienza. Durante la giornata, infatti, saranno premiati i sindaci e i comuni nei cui territori sono stati prodotti i formaggi vincitori dei concorsi "Le Forme del Bio" e "Pecorini d'Italia", ospitati all'interno della 47esima Edizione della Fiera del Cacio dello scorso settembre.

Alle ore 15, nella sala del consiglio comunale pientino, saranno premiati i sindaci provenienti da quindici regioni d'Italia, dalla Val d'Aosta alla Puglia, in rappresentanza dei territori in cui vengono prodotte le migliori produzioni casearie nel comparto biologico e dei pecorini certificate dalla commissione di degustazione che ha operato in occasione dell'edizione 2007 dei due concorsi nazionali che si sono svolti a Pienza da giovedì 30 agosto a sabato 2 settembre. «La scelta di premiare anche gli amministratori dei comuni in cui si producono eccellenze casearie - spiega Claudio Serafini - vuole sottolineare la stretta dipendenza che esiste tra qualità delle produzioni e qualità dei territori, con la convinzione che è indispensabile costruire sistemi territoriali integrati, che promuovano il coinvolgimento di tutti gli operatori economici, dall'agroalimentare all'ospitalità».

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