Tramvia: il vicesindaco Matulli annuncia in consiglio comunale la prima linea pronta alla fine del 2008
L'assenza del sindaco irrita il pubblico e Cruccolini lo espelle
Sfiorata la rissa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2007 23:02
Tramvia: il vicesindaco Matulli annuncia in consiglio comunale la prima linea pronta alla fine del 2008<BR>L'assenza del sindaco irrita il pubblico e Cruccolini lo espelle<BR>Sfiorata la rissa

Firenze, 24 Settembre 2007- Inizierà lunedì 8 ottobre la posa dell'armamento della prima linea della tramvia i cui lavori saranno terminati entro il 2008. E' quanto ha annunciato il vicesindaco Giuseppe Matulli nel corso della comunicazione in consiglio comunale sulla tramvia. "Il sindaco Leonardo Domenici oggi non è presente in aula perché convocato sabato scorso, quale presidente dell'Anci, dal ministro dell'economia Tommaso Padoa Schioppa sul tema della Finanziaria - ha premesso il vicesindaco Matulli -.

Un'assenza che non è dipesa dalla sua volontà tanto che il sindaco stesso ha chiesto in prima battuta di rinviare questa comunicazione alla settimana prossima proprio per essere presente. Io ho avanzato una controproposta, ovvero di far decidere alla riunione dei capigruppo tanto più che la discussione non si sarebbe comunque esaurita oggi e quindi il sindaco avrebbe partecipato alla prossima seduta in chiusura di dibattito. La riunione dei capigruppo ha poi deciso altrimenti: ovvero di tenere la comunicazione oggi e il dibattito la prossima seduta".

E la comunicazione si è svolta, anche se nel tardo pomeriggio a causa delle ripetute sospensioni dei lavori del consiglio comunale. Il vicesindaco ha iniziato parlando della prima linea, quella che collega Scandicci-Santa Maria Novella, annunciando che i lavori si concluderanno entro la fine del 2008. "Giovedì 20 settembre si è svolto un incontro tra la Tranfir, la società che realizza la prima linea, le imprese e le organizzazioni sindacali. All'ordine del giorno l'avanzamento dello stato dei lavori.

Ebbene in questa sede è stato rinnovato, su richiesta del sindaco di Firenze, l'impegno alla massima contrazione possibile dei tempi delle realizzazioni residue, così da contenere i disagi ai cittadini derivante dalla presenza dei cantieri. Nell'accordo siglato con i sindacati viene infatti ribadito che lo sforzo organizzativo e l'impiego delle risorse in termini di mezzi, personale e finanziaria, avranno quindi l'obiettivo di arrivare alla conclusione delle opere civili e dell'armamento entro la fine del 2008, come più volte chiesto dall'Amministrazione comunale".

Sempre citando l'accordo con i sindacati, il vicesindaco ha annunciato che da lunedì 8 ottobre inizierà la posa dell'armamento. "Sono infatti in via di completamento le lavorazioni propedeutiche alla posa dei binari sui primi fronti di intervento che consentiranno l'avvio dei lavori armamento all'inizio di ottobre. Sarà la Tranfir nei prossimi giorni ad fornire informazioni più dettagliate su aree e modalità di esecuzione". Il vicesindaco Matulli ha poi ricordato, sempre riprendendo le informazioni dell'Ati, i problemi tecnici ancora aperti, ovvero il ritrovamento dei reperti archeologici di piazza Paolo Uccello e il completamento di alcune indagini sulle caratteristiche fisico/chimiche dei terreni lungo viale Nenni per il loro corretto smaltimento.

"Questo è il frutto di lungo e serrato confronto, che ci ha consentito di fissare la scadenza del termine lavori entro il 2008, come ci eravamo proposti. Un impegno che porteremo avanti anche per risolvere quanto prima i problemi ancora aperti" ha sottolineato il vicesindaco Matulli che si è poi soffermato sul prossimo avvio della posa dell'armamento. "Si tratta di un armamento innovativo, utilizzato per la prima volta in Italia e che introdurrà ulteriori protezioni elettrovibroacustico in aggiunta a quelle già esistenti".

Il vicesindaco si è poi soffermato sulle varianti alla prima linea, approvate dalla giunta comunale nella seduta dell'11 agosto. "In totale le varianti sono 42 di cui 26 definite a seguito di prescrizioni degli enti locali e degli organi di controllo (come la soprintendenza e l'Arpat, per esempio). Le rimanenti 16 sono state definite a seguito di condizioni impreviste che si sono verificate in corso d'opera, come per esempio la necessità di realizzare uno scudo per eliminare le interferenze tra i lavori della tramvia e quelli della Terza corsia autostradale.

A queste si aggiungono 21 interventi minori predisposti direttamente dalla direzione lavori. Sono ancora aperte alcune varianti, come quella relativa al passaggio e alla fermata della tramvia nella zona della stazione di Santa Maria Novella (progetto definitivo i attesa del parere della soprintendenza) e quelle relative alle vetture per il raddoppio dei posti riservati ai disabili". Il tema successivo toccato nella comunicazione è stato quello dei costi della prima linea. Il vicesindaco ha precisato che la linea Scandicci-Santa Maria Novella costerà poco più 198 milioni di euro comprensivo di varianti, milioni che diventano oltre 226 se si considera le opere connesse, fondamentali ma non coperte dal finanziamento pubblico come, per esempio, le sistemazioni urbanistiche e a verde.

Per quanto riguarda il verde, il vicesindaco Matulli ha colto l'occasione per anticipare alcuni dati sulle alberature, dati che poi saranno approfonditi nella prossima seduta del consiglio comunale dall'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo. "Il sistema tranviario fiorentino, ovvero la prima e la seconda linea e il primo lotto della terza comporta l'abbattimento di 697 alberi e il reimpianto di 1.110 piante: sulla prima linea, per esempio, sono 214 gli alberi tagliati e 500 quelli che saranno piantati tra cui 166 sulla tratta Sansovino-Foggini".

Il vicesindaco ha proseguito illustrando lo stato dell'arte della seconda e terza linea (primo lotto). "Sono attualmente all'esame degli uffici comunali i progetti revisionati e sono in corso una serie di incontri per approfondire i vari aspetti, individuare le eventuali le varianti da apportare, verificare la perizia di spesa e la congruità dei prezzi. Il passo successivo sarà la convocazione della conferenza dei servizi sul progetto, poi la sua approvazione da parte del ministero". Il vicesindaco Matulli ha poi illustrato i percorsi della seconda e terza linea, dando la disponibilità di approfondire i vari aspetti anche con l'ausilio dei tecnici del Comune e dei progettisti e precisando che in entrambi i casi sono iniziati i lavori propedeutici di spostamento dei sottoservizi e sistemazione urbana (per la 2 in via di Novoli, per la 3 in viale Morgagni).

Per quanto riguarda la seconda linea, questa parte dall'aeroporto di Peretola, dove sarà collocato il capolinea,; nelle vicinanze, presso viale Guidoni, vi sarà una fermata destinata alla funzione di scambio gomma-ferro; quindi, sottoattraversati viale Guidoni e le ferrovia, il tram servirà il quartiere di Novoli percorrendo l'omonima via con quattro fermate (tra cui una a servizio della sede della Regione e una dell'insediamento dell'ex area Fiat). All'altezza dell'ex centrale termica la soluzione proposta è quella di far salire il tram in quota per superare con un viadotto la rotatoria allo sbocco di via Forlanini e quindi il Mugnone in modo da evitare l'interferenza con il traffico veicolare.

"Si tratta di un nodo molto delicato - ha aggiunto il vicesindaco - e questa ipotesi sarà oggetto di approfondimento e di dibattito anche pubblico". Superato il Mugnone la seconda linea proseguirà quindi in un breve tratto di via Mariti (dove è prevista una fermata) e percorrerà via Gordigiani per poi entrare nell'area ferroviaria Belfiore; alla nuova stazione si accederà mediante una fermata ubicata presso l'ingresso meridionale, che servirà anche la zona di San Jacopino. Il tram uscirà dall'area ferroviaria all'angolo tra viale Redi e viale Belfiore attraverso una sorta di "galleria" realizzata nell'edificio del Mazzoni.

I binari poi scorreranno in superficie (per il traffico corrente su viale Belfiore sarà realizzato un sottovia) e, dopo una fermata, imboccheranno via Guido Monaco e via Alamanni ricongiungendosi con la linea 1 per poi dividersi di nuovo in piazza della Stazione. Da qui il tram entrerà nel cuore del centro storico percorrendo via Panzani e via de' Cerretani, lambendo piazza del Duomo e transitando quindi in via dei Martelli e via Cavour fino a piazza San Marco. Qui i binari si separeranno: quello in direzione piazza della Libertà imboccherà via La Pira proseguendo su via Lamarmora; quello in senso opposto (ovvero verso piazza San Marco) invece sarà sistemato in via Cavour.

I due rami della linea 2 si riuniranno in piazza della Libertà, dove si trova il capolinea. E da piazza della Libertà inizierà il secondo lotto della terza linea, ovvero i prolungamenti verso Rovezzano e Bagno a Ripoli. Per quanto riguarda la terza linea (Careggi-Fortezza-Stazione), il vicesindaco Matulli ha precisato che è in fase di approfondimento l'ipotesi di prolungamento della tramvia su viale Pieraccini, dove si concentrano i pronto soccorso dei tre ospedali (Careggi, Nuovo Mayer e Cto).

Allo stato attuale, il tram partirà dal tratto di viale Morgagni di fronte all'ingresso dell'ospedale di Careggi e percorrerà il viale a centro strada consentendo la permanenza di una larga corsia per senso di marcia per il traffico privato e una riservata ai mezzi di soccorso diretti all'ospedale, i marciapiedi e la pista ciclabile. Arrivati in piazza Dalmazia i binari si separeranno: quello per i tram diretti verso il centro dopo aver attraversato la piazza imboccherà via Corridoni e percorrerà questa strada fino all'incrocio con via Pisacane.

La tranvia imboccherà quindi questa strada e un tratto di via Romagnosi fino ad arrivare in via Tavanti dove si ricongiungerà con l'altro binario, quello diretto a Careggi. Il ramo ascendente della tranvia percorrerà invece via Vittorio Emanuele II da via Tavanti fino a piazza Dalmazia. Da via Tavanti, quindi, i tram nei due sensi torneranno a circolare uno di fianco all'altro fino a piazza Leopoldo. La linea proseguirà arrivando in piazza Viesseux, piazza Muratori sottoattraversando la ferrovia in corrispondenza della stazione dello Statuto utilizzando un breve tratto a binario unico, in modo da consentire la presenza contemporanea di tranvia, traffico veicolare e marciapiedi.

Il tram arriverà in piazza della Costituzione e supererà il Mugnone sull'attuale ponte (su cui rimarrà una corsia per i veicoli per ogni senso di marcia) arrivando in viale Strozzi e da qui in via Valfonda e quindi alla stazione. Sempre dalla Fortezza partirà il prolungamento previsto dal secondo lotto della terza linea verso piazza della Libertà.
Momenti di tensione quando il pubblico ha capito che il sindaco Domenici non avrebbe partecipato all'assemblea. I consiglieri di minoranza rumoreggiavano contro la mancata presenza del sindaco, mentre il pubblico era tranquillo, ma il presidente Cruccolini, senza una visione chiara della situazione, ha voluto allontanare dal Salone dei Duecento la platea.

I consiglieri di minoranza si sono messi a difesa dei cittadini, che sono stati portati ugualmente via di peso.
«Quello che è successo oggi in aula è un attentato alla democrazia» E' quanto sostiene il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli.
«Cruccolini non è in grado di ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale. Sapeva da sabato mattina dell'assenza del sindaco ma ce lo ha comunicato solo oggi alle 14.30». Lo ha detto il viecacpogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi.

«Sabato mattina - ha ricordato l'esponente de centrodestra - il sindaco Domenici ha chiesto al presidente Cruccolini di rinviare la discussione sulla tramvia a lunedì 1° ottobre poiché sarebbe stato a Roma per un impegno in forma ufficiale sul tema della finanziaria. Impegno che, come ci è stato comunicato in conferenza di programmazione oggi, gli era appunto stato comunicato sabato mattina. I consiglieri comunali hanno invece appreso della richiesta di rinvio solo lunedì, cioè oggi, alle 14.30, ovvero un ora prima del consiglio comunale.

Perché Cruccolini non ci ha comunicato niente fino a lunedì? Perché non ci ha informato?». «Il presidente del consiglio - ha concluso Toccafondi è garante del ruolo del consiglio comunale e dei consiglieri, di tutti i gruppi consiliari. Quanto accaduto dimostra invece che chi sapeva da sabato mattina dell'assenza del sindaco, ha gestito questa informazione come desiderava non informando chi doveva essere informato».
«La comunicazione dell'assenza del sindaco al dibattito sulla tramvia è avvenuta sabato nel primo pomeriggio, come annunciato in conferenza di programmazione».

Così il presidente Cruccolini replica al vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi. «Il sindaco ha accettato la proposta presentata dal vicesindaco di svolgere ugualmente questo lunedì la comunicazione sul tema della tramvia - ha proseguito Cruccolini - non c'è stata quindi una richiesta formale del sindaco di rinviare la discussione altrimenti mi sarei preoccupato di informare subito i capigruppo». «In conferenza di programmazione - ha concluso il presidente del consiglio comunale - ha poi confermato lo svolgimento dei fatti, lasciando la decisione sul rinvio della comunicazione al consiglio comunale.

In seguito la conferenza ha deciso, come dimostra il verbale, di svolgere oggi la comunicazione sulla tramvia e di riprendere lunedì il dibattito alla presenza del sindaco».
«Oggi il centro destra ha dimostrato di non rispettare né le istituzioni democratiche, né l'interesse dei cittadini strumentalizzando, per ragioni elettorali, il pubblico presente in aula». E'quanto hanno dichiarato i capigruppo Alberto Formigli (Pd), Nicola Rotondaro (Pdc), Anna Nocentini (Prc), Alessandro Falciani (Sdi), Giovanni Varrasi (Verdi), Ornella De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo) e Anna Soldani (Sd) «Il centrodestra - ha commentato Formigli - ha dimostrato di non rispettare le istituzioni democratiche.

Quando si impedisce lo svolgimento dei lavori si produce un disastro che non è limitato ad oggi. Si dimostra che alle idee si contrappone la forza. Noi crediamo al ruolo dei cittadini e alla partecipazione che questa volta è stata strumentalizzata: quanto avvenuto in consiglio è un atto vergognoso che va condannato. E' stata affermata la forza e a vincere sono state le grida. La possibilità di esercitare le nostre funzioni è fondamentale, usare metodi come questi è inaudito, noi siamo rispettosi del nostro ruolo e lo difenderemo con ogni strumento».

Per questo Rotondaro ha chiesto «l'applicazione del regolamento e di identificare coloro che avevano commesso due reati: inosservanza dei provvedimenti dell'autorità e interruzione di un pubblico servizio. La polizia municipale aveva l'obbligo di osservare immediatamente l'ordine del presidente del consiglio e sgomberare l'aula e prendere i nomi di chi non lo faceva. Mi auguro che l'abbia fatto». «Quest'aula - ha detto Falciani - non è "sorda e grigia" come è considerata dal centrodestra, le regole vanno rispettate e devono essere proprio i politici a dare l'esempio.

Oggi il centrodestra ha rotto le regole della convivenza civile, strumentalizzando il pubblico che è la vera vittima di questa operazione. A causa del loro comportamento e della loro azione di disturbo, il presidente Cruccolini è stato costretto a far sgomberare. Se questa iniziativa di oggi rappresenta l'inizio della campagna elettorale in città ci dovremo preparare ad affrontare problemi di legalità. La protesta non doveva avvenire visto che a maggioranza la conferenza dei capigruppo aveva deciso di rinviare, vista l'assenza del sindaco, la discussione su richiesta del centro destra.

Questa è una sceneggiata orchestrata per creare confusione. Ci sono stati tentativi di aggressione verbale e fisica e anche per questo ci auguriamo che la censura venga anche dai cittadini». Secondo Varrasi «è stata una protesta quasi di dimensioni prefasciste: l'attacco alle istituzioni, alla democrazia, la confusione sono metodi da ventennio. Per contrastare questo ci sforzeremo come Unione a restare uniti e a ribadire e a sottolineare la molteplicità dei punti di vista» «Abbiamo capito che il centro destra non è interessato a svolgere una discussione sui problemi della città - ha commentato Anna Nocentini - ci troviamo davanti ad una vera e propria strumentalizzazione che offende per prima cosa i cittadini.

Per questo tutti interventi necessari sul piano istituzionale dovranno essere portai avanti. Le forze dell'ordine dovevano procedere subito nei confronti dei consiglieri che impedivano il regolare svolgimento della seduta. Poiché la responsabilità di un eletto è maggiore rispetto a quella di un cittadino e il suo primo dovere è il rispetto delle istituzioni». «Ho richiamato all'attenzione dell'assemblea gli articoli 59-60-61 dell'apposito regolamento - ha spiegato Anna Soldani - oggi si è raggiunto l'apice del mancato rispetto delle istituzioni tanto che il presidente del consiglio comunale è stato costretto a causa del disordine provocato dal centro destra a sgomberare l'aula.

I cittadini non dovevano essere coinvolti, tutto era già stato stabilito nella conferenza dei capigruppo e non c'era ragione di protestare nell'aula consiliare. Siamo a fare politica non dobbiamo farla ad alta voce». Per Ornella De Zordo «anche il coordinamento dei cittadini ha preso le distanze le distanze da quanto avvenuto e ha capito la strumentalizzazione in atto». «I cittadini che erano presenti in aula - ha aggiunto - aspettavano la comunicazione sulla tramvia, magari fatta dal sindaco.

C'era anche chi aveva preso un giorno di ferie per essere qui. Sono stati costretti ad uscire a causa dell'azione di disturbo del centrodestra che dimostra che l'interesse dei cittadini è la sua ultima preoccupazione».
Una delegazione dei gruppi della Casa della Libertà in consiglio comunale si recherà dal prefetto di Firenze «per denunciare il grave deficit di democrazia che si è verificato durante l'ultima seduta dell'assemblea di Palazzo Vecchio». Lo hanno annunciato i consiglieri della Cdl dopo aver abbandonato, questo pomeriggio, il Salone dei Duecento per protestare «contro le decisioni della maggioranza di censurare e allontanare dall'aula tutti i rappresentanti del centrodestra».

«Si tratta di una decisione che non ha precedenti nella storia della nostra città - hanno commentato i consiglieri della Cdl - la maggioranza non solo governa la città ma si arroga il diritto di interpretare il regolamento del consiglio comunale a suo uso e consumo, decidendo addirittura di allontanare dall'aula l'opposizione». «Durante la conferenza di programmazione di questo pomeriggio - hanno ricordato - è stato lo stesso presidente del consiglio Eros Cruccolini a informarci che oggi non sarebbe stato presente il sindaco Domenici per impegni istituzionali a Roma annunciando che lo stesso Domenici, sabato scorso, gli aveva proposto di rimandare tutta la discussione sulla tramvia a lunedì prossimo.

Così abbiamo espresso, con queste motivazioni istituzionali di assenza del sindaco, la volontà di accettare la proposta di Domenici. Ci è stato invece imposto, a maggioranza, di ascoltare la relazione del vicesindaco Matulli sulla tramvia senza la possibilità di intervenire. Per rispetto del ruolo del consiglio comunale, e contro l'arroganza di chi vuol decidere a colpi di maggioranza, abbiamo quindi deciso di esprimere con forza, anche in aula, il nostro dissenso».

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