“Il servizio Ataf svolge un ruolo importante per tutti i cittadini – spiegano i Consiglieri Provinciali di An Guido Sensi, Nicola Nascosti e Piergiuseppe Massai – poiché ricopre una funzione centrale nel servizio di mobilità pubblica di tutta la città. Partendo dalle notizie di questi giorni, riguardanti il prezzo del biglietto che risulta essere il più caro d’Italia secondo indagine del Sole 24 Ore, nonché delle mancate programmazioni delle linee sempre in ritardo e della sporcizia nei vagoni siamo qui a chiedere ufficialmente la recessione del contratto con Ataf”.
È questo l’attacco senza mezzi termini formulato oggi da Alleanza Nazionale in conferenza stampa. Ma i consiglieri provinciali hanno portato ad esempio anche un caso emblamatico dei problemi relativi a questa azienda. “Nelle edizioni di Muoversi News, periodico di Ataf – spiegano infatti Sensi, Nascosti e Massai – dal 2003 compaiono degli articoli nei quali viene data come scadenza “1000 giorni” per il primo viaggio in Tramvia. Sabato 20 giugno 2003, nelle pagine di Muoversi, il titolo di apertura recitava “Tramvia, tra 1000 giorni il primo viaggio”, nell’edizione di giovedì 2 dicembre 2004 si ripeteva “Mille giorni per il tram Firenze – Scandicci”, fino ad arrivare a martedì 11 gennaio 2005 quando nel periodico di Ataf si ribadiva “Mappa dei lavori.
Interventi da finire entro mille giorni”.
“Ci chiediamo a questo punto – proseguono gli esponenti di An – con che tipo di responsabilità gestionale Ataf abbia ripetuto per 3 anni di fila una stessa notizia poi sempre smentita nei fatti. Ma questi errori di comunicazione, oltre che essere un oltraggio all’intelligenza dei cittadini che usufruiscono del servizio Ataf, dimostrano quale sia la confusione di chi governa il managment dell’azienda. Siamo soddisfatti dell’impegno e del pugno di ferro assicurato sia dal Presidente della Provincia Renzi che ha multato Ataf, sia dell’Assessore Giglioli che ha rilasciato proprio oggi dichiarazioni in merito, ma siamo convinti che a questo punto sarà necessario prendere una posizione forte contro la dirigenza Ataf se no si corre il rischio che questo problema diventi soltanto una polemica interna tra i gli esponenti politici del futuro Partito Democratico”.
Alleanza Nazionale ha proposta quindi la sua soluzione drastica per risolvere l’annoso problema.
“Chiederemo ufficialmente una recessione del contratto con Ataf necessaria per le numerose inadempienze di quest’azienda. Noi siamo dalla parte dei cittadini, ai quali viene chiesto di non usare le macchine ma non viene di contro offerto un servizio pubblico di mobilità degno di questo nome. E poiché – concludono i Consiglieri Provinciali – da nessuna parte c’è scritto che il servizio di mobilità debba essere in mano a questa azienda, logica vuole che dove c’è inefficienza, si cambi l’azienda.
Soprattutto perché la Provincia di Firenze tramite delibera del 2003 ha impegnato una cifra pari a 236.500.000 euro riferita alla durata di cinque anni destinata ad Ataf per il servizio richiesto. I veri costi della politica sono gli stipendi ad amministratori incapaci. Il problema non è dato dall’importo impegnato ma dalle capacità espresse dagli amministratori che si sono rilvelate inadeguate. I 47.300.000 euro l’anno spesi per un servizio costoso, non puntuale e scadente sono soldi pubblici sprecati.
La soluzione sarà trovare persone valide alle quali corrispondere stipendi adeguati invece di dare soldi pubblici a degli amministratori incapaci che si trovano a dirigere un’azienda soltanto perché nominati, senza criterio, come quote dei partiti di maggioranza”.