"Non pensavamo che la sinistra a Firenze per costruire la tramvia potesse arrivare fino a violare e offendere la memoria dei caduti per la patria nella grande guerra del 1915-18". Cosí Guglielmo Picchi, deputato fiorentino di Forza Italia, annuncia una interrogazione al Ministro della Difesa e al Ministro dell'Ambiente per denunciare che il taglio degli alberi nel Viale Morgagni per permettere la costruzione della Tramvia viola le disposizioni della legge 60/98 che tutela e valorizza gli alberi monumentali e detta norme per l'individuazione delle piante di alto interesse naturalistico, storico, paesaggistico e culturale e sopratutto.
L'interrogazione prende spunto da una denuncia del consigliere comunale Jacopo Bianchi e da una petizione popolare che verrà presentata in parlamento dall'associazione nazionale "Famiglie caduti e dispersi in guerra" che si è anche rivolta ieri al Prefetto di Firenze.
"E' indubitabile come emerge dalla documentazione presentata da alcuni cittadini e dal consigliere Bianchi che gli alberi di viale Morgagni siano dedicati ai caduti della grande guerra e come tali devono essere tutelati e anzi valorizzati secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge.
Con la mia interrogazione - continua Picchi - voglio rispondere alle sollecitazione dei cittadini la cui memoria storica, unitamente alle notizie e foto contenute nel libro "Il comune del Pellegrino" di Angelo Uleri pubblicato nel 2006, testimonia che gli alberi del Viale Morgagni furono messi a dimora nel 1907 e nel 1922 deputati ad "alberi della Rimembranza", ciascuno corredato di una targa, realizzata probabilmente dalla Fonderia Marinelli di Firenze, che riportava il nome dei caduti per la libertà del nostro paese.
Inoltre un articolo pubblicato sul quotidiano "La Nazione" in data 24 maggio 1927 riporta che "nel 1922 in conformità a disposizioni del governo nazionale iniziò, come in tutti i Comuni, la formazione di parchi, monumenti viventi, destinati a ricordare i caduti della grande guerra." I resti dei caduti ricordati nel Viale Morgagni non sono mai stati ritrovati e la loro memoria veniva e viene affidata proprio a queste piante sotto le quali i cittadini si recavano a pregare i propri defunti. Oltre ai danni ambientali e commerciali adesso ci sono anche quelli alla memoria degli uomini che sacrificarono la loro vita per costruire il nostro paese.
Credo sia doveroso associarsi alla richiesta del consigliere Bianchi e dei cittadini al Sindaco Domenici - conclude il deputato azzurro - di fermare lo scempio del taglio degli alberi della rimembranza e le offese alla memoria dei caduti anche in considerazione della retorica della sinistra "per non dimenticare""