Si conclude venerdì 15 settembre, con lo svolgimento della seconda sessione, il convegno La ricerca per le Apuane - Tra.S.L.A (inizio ore 9.00, nella Sala Marmoteca di CarraraFiere, con partecipazione aperta a tutti) l’illustrazione dei progetti presentati da ricercatori, istituti specializzati ed aziende per favorire l’innovazione nel settore del marmo con un trasferimento di know how nel mondo della produzione.
L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto Tras.L.A rete di valutazione per il trasferimento tecnologico nel settore lapideo apuano, finanziato dalla Regione Toscana e coordinato dall’Internazionale Marmi e Macchine, con lo scopo di sostenere l’adozione di nuove tecnologie nelle aziende e nei servizi per rendere più competitivo il settore, attivando sinergie che scaturiscono dal rapporto fra aziende e mondo della ricerca, in questo caso Università, Istituti, ricercatori privati che hanno aderito in grande numero tanto che si è reso necessario aggiungere una ulteriore sessione di lavori alle due giornate già svolte nello scorso mese di luglio.
Primo obiettivo, già raggiunto, da Tra.S.L.A, è stato quello di dare vita ad una banca dati dei progetti e delle ricerche già avviate nel settore del marmo per confrontarle con il mondo della produzione, evitando così duplicazioni e sovrapposizioni con dispersione di risorse ed energie in settori e direzioni già abbandonati.
Nella sessione di luglio erano stati proposti progetti relativi ai settori dell’estrazione, lavorazione e analisi di immagine e caratterizzazione dei materiali ma, per il numero di numero di adesioni pervenute da aziende e ricercatori si è reso necessario un secondo appuntamento durante il quale saranno presentati 21 progetti riconducibili a quattro grandi aree: 1) riciclo e protezione ambientale; 2) marketing e logistica; 3) applicazioni, pulitura, posa; 4) valorizzazione territoriale .
“Con Tra.S.L.A è iniziata una fase nuova nei rapporti fra il mondo della ricerca e quello della produzione, destinato ad accelerare il trasferimento dell’innovazione nel ciclo produttivo.
Tutti i settori interessati – sottolinea Giancarlo Tonini presidente dell’IMM – hanno risposto con un entusiasmo ed un’attenzione superiore alle aspettative. Aver dovuto realizzare una nuova sessione dei lavori è motivo di soddisfazione perché significa che è stata imboccata la strada giusta, fatta di progetti concreti e di valutazioni oggettive delle proposte e dei risultati. E’ questo che si aspettano aziende e ricercatori che presenteranno alcune proposte e progetti che daranno nuove opportunità al settore soprattutto nel campo delle applicazioni, del restauro e dei servizi ad altissimo valore , indispensabili per un distretto che, come quello di Carrara, vuole restare all’avanguardia”.
Nella giornata di venerdì 15 sono in programma, fra gli altri, interventi e comunicazioni di ricercatori, soprattutto del mondo universitario, di tutta Italia, destinati a suscitare interesse non solo fra gli addetti ai lavori e che testimoniano la grande vitalità della ricerca e delle possibilità di innovazione.
Importanti, per le aziende di trasformazione, i progetti che saranno presentati sugli impianti per il recupero, valorizzazione e trattamento dei fanghi di segagione, le proposte di marketing e logistica per le strategie di coltivazione delle cave e la caratterizzazione dei ravaneti e nel campo delle applicazioni, gli studi sulle facciate ventilate in pietra ed il risparmio energetico, il degrado dei marmi e le possibilità di uso dei microrganismi per il recupero di superfici lapidee deteriorate, con una relazione presentata dal Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche dell’Università di Milano.
Concluderà i lavori Simone Sorbi, dirigente dell’area Politiche Regionali dell’Innovazione e della Ricerca della Regione Toscana, che ha finanziato il progetto e che, per i risultati raggiunti, è intenzionata a sostenerlo anche nel futuro.