Carrara, 6 luglio- Per favorire l’innovazione attivando sinergie che nascono dal rapporto e dal confronto fra aziende e mondo della ricerca la Regione Toscana ha finanziato il progetto Tras.L.A rete di valutazione per il trasferimento tecnologico nel settore lapideo apuano, coordinato dall’Internazionale Marmi e Macchine, con lo scopo di sostenere il trasferimento delle tecnologie e rendere più competitivo il settore.
Protagonisti di Tra.S.L.A sono le aziende di estrazione e lavorazione e il mondo della ricerca (Università, Istituti, ricercatori privati) che aderendo hanno contribuito a creare una banca dati che contiene i progetti e le ricerche già avviate, confrontate con le necessità evidenziate dal mondo della produzione.
Il modo migliore per evitare sovrapposizioni e duplicazioni nella ricerca o dispersione di risorse su studi già abbandonati.
Si è avviato così un percorso “virtuoso” di confronto fra i protagonisti del comparto con una risposta che è andata oltre ogni aspettativa: hanno aderito al progetto 70 aziende, sono stati coinvolti circa 80 ricercatori e sono stati presentati 60 progetti sottoposti alla valutazione del gruppo di lavoro coordinato dall’IMM.
I progetti, alcuni dei quali potrebbero essere immediatamente trasferiti nel mondo della produzione, saranno illustrati durante il convegno La ricerca per le Apuane - Tra.S.L.A che si svolgerà venerdì 7 e sabato 8 luglio , dalle 9.00, nella Sala Marmoteca di CarraraFiere; la partecipazione è aperta a tutti.
I temi delle relazioni sono stati suddivisi tenendo conto delle grandi aree che interessano il comparto: estrazione, lavorazione e analisi di immagine e caratterizzazione dei materiali.
Nel futuro dell’industria lapidea non c’è solo ricerca di nuovi materiali ma anche tanta tecnologia e innovazioni di processo e di prodotto, generate da un confronto stretto e continuo fra il mondo della ricerca e quello della produzione che ha in Carrara un distretto “storico”, sempre all’avanguardia anche nell’individuazione di tecniche e strumenti moderni per estrarre, trasformare, installare e conservare al meglio la pietra naturale ma che deve rispondere alle difficoltà causate della concorrenza internazionale rinnovando fortemente tecnologie e processi produttivi.
Nella giornata di venerdì 7 sono in programma, fra gli altri, interventi e comunicazioni destinati a suscitare grande interesse non solo fra gli addetti ai lavori grazie al contributo di relatori che provengono da tutta Italia a testimoniare la grande vitalità della ricerca e delle possibilità di innovazione in un settore solo apparentemente statico.
Saranno seguiti con particolare interesse gli interventi sulla Sicurezza delle macchine a filo diamantato di Maura Pellegri responsabile dell’Unità Operativa di Ingegneria Mineraria dell’Azienda USL 1 Massa Carrara e il Monitoraggio dei fronti estrattivi tramite sistemi laser di Luigi Carmignani ( Centro di Geotecnologie dell’Università di Siena).
Nel pomeriggio, nell’ambito della sezione lavorazione saranno illustrati studi e progetti con un altissimo livello di innovazione come quello di Riccardo d’Agostino (Dipartimento di Chimica Università di Bari) per i Trattamenti via plasma del marmo per migliorarne le prestazioni, un procedimento studiato grazie allo stimolo di un’azienda carrarese, che potrebbe scongiurare definitivamente il pericolo di macchie sul marmo e piegamento delle lastre che verrebbero trattate con l’impiego di nanotecnologie.
Si parlerà anche di Finitura superficiale con tecnologia water-jet (Nicola Careddu), Sviluppo di un sistema di marcatura laser per le pietre naturali mentre nella sezione analisi di immagine è prevista la presentazione di macchine e sistemi ad altissimo grado di innovazione come un dispositivo per il riconoscimento automatico di materiali lapidei (Pietro Armenti, Università di Pisa) e di Mapascan, il primo ed unico scanner ideato e realizzato da un’azienda massese per eseguire scansioni ad alta risoluzione e realizzare e archiviare immagini digitali in altissima risoluzione di lastre in pietra naturale che sarà presentato da Alessandro Franci.