Firenze 29 maggio 2006 - Lasciata alle spalle la crisi del 2001/02, l'economia argentina è tornata a crescere e non sono pochi i settori che offrono, alle aziende toscane, possibilità di cooperazione: Agroalimentare/agroindustria, Nuove Tecnologie, Conciario, Lapideo, Meccanotessile, Turismo, Chimica e prodotti biomedicali, Nautica.
Un panorama di opportunità economiche è stato analizzato oggi nel corso del seminario 'Argentina 2006', tenutosi a Firenze, presso Villa Fabbricotti e organizzato dall’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, in collaborazione con Unioncamere Italiana e Unioncamere Toscana, Toscana Promozione e ACIA (Associazione per il commercio Italo-Argentino).
Un appuntamento che, dopo la missione economica organizzata in occasione del viaggio istituzionale del Presidente della Regione, Claudio Martini, (febbraio-marzo 2006) prosegue la serie di iniziative per favorire nuovi accordi e ulteriori scambi commerciali tra il sistema economico toscano e quello argentino. Ma anche per consolidare i già ottimi rapporti tra queste due terre. I dati sull’interscambio Toscana-Argentina evidenziano, infatti, un andamento decisamente positivo e in controtendenza rispetto ai dati generali del commercio estero regionale, recentemente pubblicati nel Rapporto 2005-2006 dell’Irpet.
Lo scorso anno le esportazioni toscane verso il mercato argentino hanno fatto registrare una crescita del 16,8% rispetto al 2004.
Mentre le importazioni sono aumentate del 2%. Variazioni nettamente superiori alle performance di crescita registrate, mediamente, nei rapporti commerciali complessivi tra Italia e Argentina: +12,1% nelle esportazioni e -2,5% nelle importazioni. La Toscana si situa così al 5° posto in Italia per le esportazioni in Argentina e al 7° per le importazioni.
Ma queste due terre sono unite anche da uno stretto legame culturale. L’Argentina, infatti, è tra i paesi che hanno accolto il maggior numero di toscani ed italiani nel mondo.
Un rapporto di amicizia ribadito anche in occasione della grave crisi economica e finanziaria del 2001/2002, quando la Toscana è stata tra le regioni italiane più attive nel dar vita a progetti di cooperazione e ad interventi a sostegno della popolazione.
Durante l’incontro fiorentino, oltre alla realtà politica ed economica dell’Argentina, presentata dall’Ambasciatore argentino in Italia, Victorio Taccetti, sono stati illustrati anche gli strumenti di finanziamento e gestione del credito a disposizione delle imprese italiane e presentate le testimonianze di imprenditori dei due paesi che hanno ottenuto risultati significativi dalla collaborazione industriale.
"Pochi anni sono passati dalla grande crisi - ha sottolineato il Presidente di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini - e l’Argentina ha già recuperato quanto perduto allora raggiungendo un nuovo equilibrio; l’economia è tornata a crescere trainata dall’export e sostenuta dalla domanda interna.
Un segnale che impone di riflettere, riflettere sulle possibilità di investimento là diretto e sulla possibilità di esportare i nostri prodotti che per tradizione ed affinità culturale possono trovare l’interesse del consumatore argentino. Penso soprattutto ai prodotti agroalimentari ed a quelli della filiera pelli-pelletteria-calzature.
Certamente il nostro sforzo deve essere teso ad un riequilibrio del saldo negativo della bilancia commerciale, complici forse alcune misure di contenimento che oggi frenano il nostro export e che sarebbe auspicabile fossero rimosse.
Le buone relazioni di cooperazione con l’Argentina, consolidate anche dal recente viaggio del Presidente Martini, devono ora trovare il loro compimento con un forte sviluppo di quelle economiche, favorendo le nostre imprese che potrebbero utilizzare l’Argentina come paese di partenza per tutta l’America del Sud.
Il Sistema camerale regionale è impegnato nella promozione di alcuni strumenti finanziari messi a disposizione dalla Banca Interamericana di Sviluppo, che le nostre imprese, insieme a quelle argentine potrebbero utilizzare per investimenti diretti in quel paese".
"L’Argentina è un paese che offre molte opportunità alla nostra economia e nel quale la Toscana può essere competitiva.
– ha dichiarato il direttore di Toscana Promozione, Roberto Pucci – Ce lo dicono i dati sull’interscambio tra la nostra regione e questo mercato, che nel 2005 hanno registrato un aumento di quasi il 17% nelle esportazioni e del 2% nell’import. Ma già in occasione della missione economico-istituzionale del presidente Martini, svoltasi nel febbraio scorso, avevamo avuto modo di saggiare con mano l’interesse degli imprenditori argentini per la Toscana e per l’Italia. Un’attenzione viva per le nostre produzioni, nella quale gioca un ruolo importante la grande presenza, in questo paese, di italiani e di toscani.
Un fattore che non dobbiamo sottovalutare. L’iniziativa di oggi è, quindi, un passo ulteriore verso la nascita di nuove collaborazioni economiche e un modo per ribadire lo stretto legame che intercorre tra Toscana e Argentina".
Al seminario sono intervenuti, tra gli altri: l’Ambasciatore argentino in Italia, Victorio Taccetti l’Assessore regionale alle attività produttive, Ambrogio Brenna, il Presidente di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini, il Direttore di Toscana Promozione, Roberto Pucci, e il presidente dell'ACIA e della Sezione delle Camere miste di Unioncamere, Pietro Baccarini.