Oggi la manifestazione a Seano contro sfruttamento e intimidazione

Tanti a esprimere solidarietà ai lavoratori sprangati da picchiatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2024 19:49
Oggi la manifestazione a Seano contro sfruttamento e intimidazione
Fotografie di Jacopo Bianchi

Si è svolta oggi pomeriggio la manifestazione indetta da Sudd Cobas a Seano, frazione di Carmignano, dove nei giorni scorsi c’è stata una violenta aggressione ad alcuni lavoratori e sindacalisti impegnati in un presidio di protesta davanti a una fabbrica della zona industriale. Al concentramento in via Galilei sventolavano anche le bandiere della Cgil Toscana e di Arci Toscana.

Fotografie di Jacopo Bianchi

“Non possiamo accettare - commentano il sindaco Giuseppe Carovani e gli assessori della Giunta comunale - che nel nostro territorio si faccia impresa praticando lo schiavismo e l’iper sfruttamento dei lavoratori, costretti a orari di lavoro interminabili senza alcun giorno si interruzione. Ancor meno accettabile è lo squadrismo, l’intimidazione di stampo mafioso verso chi si ribella rivendicando i propri diritti di lavoratori. Domenica anche l'Amministrazione comunale di Calenzano sarà in strada a Seano per esprimere piena solidarietà ai lavoratori e ai sindacati e per dire basta ad un sistema di sfruttamento non più tollerabile”.

Approfondimenti

"Ritengo che una parte importantissima del fare politica, sia stare a contatto con le persone, confrontandosi, dialogando e portando solidarietà laddove si renda necessario" dichiara Silvia Noferi, Consigliera della Regione Toscana per il Movimento 5 Stelle, presente al corteo di solidarietà insieme a Fabio Cassataro, capogruppo del M5S in Consiglio Comunale a Campi Bisenzio.

"Nelle ultime settimane vari esponenti della maggioranza di governo si sono esercitati nel tentativo di giustificare le misure contenute nel cosiddetto DDL Sicurezza, evocando la necessità di dare risposta al presunto allarme sociale che sarebbe causato da alcune condotte, che si vogliono ora punire ex novo o con sanzioni più gravi.

Curiosamente, a nessuno di costoro sembra essere venuto in mente di proporre nuove sanzioni per chi costituisce o assolda squadre di picchiatori per intimidire attraverso la violenza lavoratori che scioperano per ottenere il rispetto di diritti elementari: non lavorare per sette giorni su sette 12 ore al giorno, ricevere uno stipendio adeguato e regolare, potersi assentare se malati. Forse perché si tratta di lavoratori stranieri? Che non votano? E il cui maltrattamento non desta allarme sociale?" dichiara Carlo Buffa, Coordinatore regionale di Possibile per la Toscana.

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