Egr. dottor Onorati,
Nelle settimane scorso sono caduta scivolata sul marciapiede, coperto da foglie e rami, passeggiando sotto la pioggia lungo una strada del mio paese. Qualcuno mi dice che la mia condotta disattenta può costituire una ragione esimente se facessi azione di responsabilità nei confronti dell'amministrazione comunale.
Lei che ne pensa?Grazie
Lettera Firmata
La Cassazione è recentemente tornata sulla questione del risarcimento danni per i pedoni che cadono su una strada pubblica. I giudici della suprema corte, con ordinanza 11 luglio 2024 n.19078, hanno riconosciuto la responsabilità del Comune, proprietario della strada, per i danni patiti da una signora caduta in un tombino, coperto da foglie e rami, sulla banchina di una strada comunale.
Il Comune aveva contestato il fatto che la condotta disattenta della danneggiata costituisse una valida esimente per escludere la responsabilità. La disattenzione e imprudenza del pedone sono state considerate infatti dalla giurisprudenza, in questo tipo di vicende, come sufficienti a interrompere il nesso causale tra la cosa (strada) e il danno. In pratica, la mancanza di cautela del pedone escludeva la responsabilità del proprietario della strada.
I giudici invece hanno stabilito che la disattenzione del pedone, che abbia patito un danno cadendo in una buca su una via pubblica, è giuridicamente irrilevante e non esclude la responsabilità dell’ente proprietario della strada. La Cassazione ricorda che la presenza sulla strada di buche, anche se visibili, non vale di per sé a ricondurre la causa del danno alla condotta disattenta del danneggiato.
Per escludere la responsabilità dell’ente proprietario occorrerebbe dunque che quella disattenzione fosse davvero abnorme, il che può accadere solo quando il danneggiato è (o dovrebbe essere) pienamente a conoscenza dell’insidia.
Questo orientamento dei giudici rende molto difficile la difesa dei comuni, proprietari di strade, in caso di cadute di pedoni sulle strade pubbliche e riconosce piena risarcibilità per i danni procurati da strade pubbliche non ben manutenute.