Nuova bolletta luce e gas 2025: ecco cosa cambierà

Il Movimento Consumatori Toscana avvisa: dal pagamento puntuale può dipendere la concessione di un prestito, o mutuo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2024 09:38
Nuova bolletta luce e gas 2025: ecco cosa cambierà

ARERA interviene sulle bollette: dal prossimo anno, il documento riepilogativo delle forniture luce e gas diventerà più trasparente e adotterà una struttura standard che dovrà essere rispettata da tutti i fornitori.

La nuova bolletta sarà più trasparente e con sezioni standardizzate che conterranno le stesse tipologie di dati e informazioni a prescindere dal fornitore di energia e gas. La nuova struttura prevede tre sezioni:

  1. un Frontespizio unificato con i dati principali,
  2. uno Scontrino energia accompagnato dal Box offerta
  3. la sezione Elementi informativi essenziali.

La bolletta ridefinita da ARERA sarà introdotta a partire dal 1° luglio 2025.

“Molte volte come associazione dei consumatori riceviamo presso i nostri sportelli soci preoccupati del prezzo della materia prima del gas e/o della luce. Giustamente, in un mercato liberalizzato vi è sì la possibilità di optare per un’offerta buona, ma anche quella di cadere in qualche tranello con la complicità degli intermediari, che il più delle volte sono identificabili nei call centers. Infatti, sarà capitato almeno una volta nella vita ad ogni consumatore di aver stipulato un contratto di fornitura telefonicamente dove le condizioni contrattuali proposte sono state disattese dal fornitore in sede di fatturazione.

Quest’ultimi tendono sempre a giustificare il prezzo applicato nella bolletta, seppure diverso in parte da quello citato durante la chiamata telefonica, dal fatto che il consumatore avrebbe potuto leggere le condizioni del contratto e se non soddisfatto avrebbe potuto esercitare o il diritto di ripensamento nei 14 giorni successivi alla stipula del contratto o, dopo questo termine, cambiare fornitore.

Insomma, non è proprio un gioco da ragazzi. Ma non è finita qui, a complicare le cose ci ha pensato la Delibera ARERA del 6 giugno 2023 che dal 1 gennaio 2024 consente ai fornitori di inserire nei contratti una clausola vessatoria dal nome “recesso anticipato”. Tale clausola è possibile applicarla, in linea generale, solo a quei contratti che prevedono un costo fisso per un determinato arco temporale a giustificazione della “perdita” subita dal fornitore a causa della fuoriuscita del consumatore dall’azienda prima della scadenza dell’offerta sottoscritta” – avvisa Armando Mansueto, rappresentante del Movimento Consumatori Toscana - Sportello dei Cittadini.

“Insomma, la questione bollette non è più una cosa su cui scherzarci. Basti pensare all’esistenza del Testo Integrato delle Morosità Elettriche e del Testo Integrato Morosità GAS che oltre a prevedere quale sia la corretta procedura di morosità, prima di arrivare alla sospensione della fornitura, prevede anche una sorta di registro in cui un utente, che rientra sfortunatamente nei casi di sospensione della fornitura, risulta essere un cattivo pagatore. Per poter essere cancellati da questa sorta di registro, che è visibile a tutte le società di vendita, bisogna saldare la morosità.

Purtroppo, seppur si salda la morosità vi è il rischio che il fornitore creditore nell’attesa del pagamento, magari dopo aver il consumatore concordato un piano di rateizzazione, “spedisca” il cliente nel FUI (Fornitori di Ultima Istanza). Il FUI è sicuramente uno strumento innovativo che consente ai consumatori di avere la continuità di servizio anche in caso di discontinuità contrattuale con il fornitore precedente, ma con due criticità di non poco conto. La prima è che il prezzo è mediamente più alto rispetto al mercato libero, mentre la seconda è che per uscire dal FUI è necessaria una vera e propria “impresa” perché non tutti gli operatori accettano ben volentieri chi è stato etichettato un “cattivo pagatore”.

In sintesi, quello che con questo breve riassunto vogliamo far comprendere ai consumatori è l’importanza di scegliere il proprio fornitore non soltanto sulla base del prezzo, che come detto non sempre rispecchia quanto comunicato oralmente (vedasi il caso dei call center), ma anche sulla base della lettura di tutto il contratto al fine di evitare sorprese in quanto, purtroppo, anche dalla scelta del fornitore possono dipendere inconvenienti sul restante delle attività ordinarie della vita dei consociati: la possibilità di ricevere un mutuo, ad esempio, ben potrebbe essere soggetta a verifiche circa lo stato dei pagamenti delle bollette essendoci anche i registri appositi con i vari nominati dei c.d.

“cattivi pagatori”. Tutti gli sportelli del Movimento Consumatori Toscana offrono un servizio di controllo bollette gratuito ai propri soci ai quali si consiglia di non cambiare gestore presi dalla rabbia, ma solo dopo un’attenta analisi dei pro e dei contro che potrà avvenire con l’esperienza dei nostri consulenti” – conclude il rappresentante dei consumatori Armando Mansueto.

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