Firenze – Orgogliosi di essere toscani e di aver contribuito, come Consiglio regionale “alla realizzazione dello straordinario lavoro di Franco Mariani, che svela tutte le storie dei bambini della nostra regione, ben 54 di cui 48 in gara, che in 60 edizioni hanno preso parte allo Zecchino d’oro, oltre agli adulti, registi, presentatori e autori di canzoni, che hanno contribuito a rendere sempre più importante la rassegna internazionale di canzoni per l’infanzia”. Così ha esordito il presidente dell’assemblea, Eugenio Giani, presentando a palazzo del Pegaso il volume “I 60 Zecchini d’Oro della Toscana”, un libro che dà “senso storico e culturale” allo Zecchino d’Oro.
Il presidente ha ricordato “ritornelli che hanno coinvolto tutte le generazioni”, fino a I Fratelli del West, che nel 1966, anno dell’alluvione a Firenze, accompagnarono sul podio un bambino toscano, il pistoiese Federico Frosini. “Al pari del Festival di Sanremo per gli adulti, che ha portato la nostra musica nel mondo, così l’Antoniano di Bologna ha lanciato e continua a diffondere, attraverso il canto dei piccoli, un messaggio di amore per la musica, a tutti gli italiani”.
Il volume è realizzato con il contributo del Consiglio regionale ed è stato donato dal Consiglio e dall’Associazione Firenze Promuove - che ha curato il progetto editoriale - a tutte le biblioteche dei capoluoghi di provincia della Toscana e a tutte le 12 biblioteche comunali di Firenze. L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni per le sessanta edizioni della rassegna trasmessa da Rai 1 in mondovisione. A fare festa con i bambini del Piccolo Coro “Mariele Ventre” diretti da Sabrina Simoni, e il direttore artistico per il 60°, il conduttore toscano Carlo Conti, anche la Presidenza della Repubblica, che ha ricevuto i bambini del coro dell’Antoniano al Quirinale e Papa Francesco, che li ha incontrati in Vaticano.
In conferenza stampa, insieme al presidente del Consiglio Giani, l’autore del libro, Franco Mariani, che ha iniziato il suo viaggio professionale con l’Antoniano oltre 40 anni fa: “parlare di loro e dello Zecchino d’Oro è come parlare della mia famiglia – ha affermato – e avendo avuto il privilegio di farne parte ho anche avuto l’onere di raccontare agli altri ciò che ivi vi accadeva, trasmettendo gli ideali di questa famiglia; ideali che principalmente – ma non unicamente – vengono trasmessi e veicolati in tutto il mondo grazie alle canzoni che ogni anno vengono selezionate, oltre 400, e che da sempre affrontano temi che si pensa siano solo per i piccoli, ma che invece toccano anche i grandi”.
Se dopo 60 edizioni dovessimo stilare una classifica toscana dello Zecchino d’Oro, la provincia toscana più canterina risulterebbe quella di Firenze, con ben 22 bambini. Se però “pesassimo” le province in base alla popolazione, scopriremmo che la provincia più intonata è quella di Lucca, seguita a ruota da Siena. Tuttavia è importante segnalare che tutte le province hanno inviato almeno un rappresentante allo Zecchino d’Oro, che vide la luce nello stesso anno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite promulgò la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, prima “costituente” dei bambini di tutto il mondo.