Pandolfini, bene la doppia asta fiorentina dedicata ai dipinti

A distinguersi, superando le aspettative, Cecconi per l’800 e Antiveduto Gramatica per l’antico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2024 18:58
Pandolfini, bene la doppia asta fiorentina dedicata ai dipinti

Ottima performance per la doppia asta fiorentina dedicata ai dipinti, sia antichi che dell’800, andata in scena mercoledì 20 novembre nella sede storica di Pandolfini. Con un ricavo complessivo di quasi 1,5 milioni euro, la giornata incentrata su oltre cinque secoli di opere d’arte di rilievo ha visto brillare diversi dipinti, superando ampiamente le stime massime.

Dipinti Antichi

Entusiasmo per il catalogo estremamente variegato dedicato all’antico, che ha proposto in asta opere rare e nuove per il mercato. Tema di particolare successo, la scuola caravaggesca nei suoi volti meno noti, che ha visto spiccare in particolare il dipinto Mercurio e Argo di un artista caravaggesco olandese del secolo XVII molto prossimo a Johannes Bronchorst. Privo di interventi pregressi, l’opera ha acceso la fantasia e il desiderio di collezionisti italiani e internazionali, arrivando ad un’aggiudicazione di € 126.000 partendo da una stima di € 10.000/15.000.

Stessa aggiudicazione anche per Santa Dorotea da Cesarea di Antiveduto Gramatica, ben noto agli studi ma da tempo assente dal mercato.

Il dipinto, che documenta la personale interpretazione del caravaggismo proposta da Antiveduto intorno alla metà del secondo decennio del secolo, ritrae la giovane santa - composta nelle vesti e assorta in pensieri privatissimi - in un atteggiamento che ripete quello della Santa Pudenzia.

Molto bene, poi, per la pittura su tavola del Tre e Quattrocento, inaugurata dal successo del trittico Madonna con il bambino in trono tra i santi Sebastiano, Barbara, Paolo e Giorgio, una tempera su tavola e fondo oro riconducibile alla Scuola marchigiana del secolo XV che ha più che raddoppiato la sua base d’asta arrivando a 75.600, insieme a Madonna col bambino del tardo giottesco Cenni di Francesco, che ha raggiunto i € 69.300.

Superano la sua maggiore stima, infine, le due opere di Luca da Reggio tra cui Santa Caterina d’Alessandria, l’olio su tela che è andato al migliore offerente per € 36.540, così come il bel Ritratto di giovane come S. Sebastiano di Michele di Ridolfo, che senza sorprese raggiunge i € 63.000.

Dipinti dell’800

È di Eugenio Cecconi il top lot assoluto delle aste del 20 novembre, che con il dipinto Radunata di caccia grossa raggiunge € 138.600. Dello stesso artista, aggiudicata a più del doppio rispetto alla sua stima, anche l’opera Ecco il padrone datata 1885, che conferma come la pittura toscana continui ad attirare l’attenzione.

Cafè de la cupole di Anselmo Bucci, che ritrae l'animata scena notturna in uno dei ritrovi a Montparnasse, è stata invece aggiudicata a € 81.900, seguito dall’opera di Oscar Ghiglia Natura morta con drappo e mele battuta per 56.700.

Importante riscontro, poi, per Vincenzo Gemito, di cui sono andati in asta diversi bronzi provenienti dalla collezione dell’imprenditore Giuseppe Falchi, cognata di Nera Ponsiglione, modella dello scultore. Successo, in particolare, per Il filosofo e Narciso, battute rispettivamente per € 56.700 e € € 13.860,superando ampiamente anche le stime maggiori.

Ottimi risultati, infine, per Fondamenta a Chioggia di Mosè Bianchi, Artiglieri su strada di Giovanni Fattori e Un gradino pericoloso di Vincenzo Irolli, di cui le prime due aggiudicate a € 25.200, l’ultima a € 15.120.

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