L'ipotesi formulata dalla Procura di Firenze è di falso in bilancio. Anche se i legali di GEST S.p.A. sono fiduciosi di chiarire al più presto, in tutte le sedi competenti, la correttezza e trasparenza con cui sono state effettuate le valutazioni contabili oggetto di verifica.
In particolare, sottolineano che gli accantonamenti per le manutenzioni straordinarie dei materiali rotabili e degli impianti fissi sono la prassi per mantenere in efficienza e sicurezza tutto il sistema tramviario, nell’ottica di una gestione prudente che dovrà essere svolta sino al 2049, allorquando l’infrastruttura dovrà tornare al Comune di Firenze perfettamente funzionante. Precisano, altresì, che GEST non ha rapporti diretti con il Comune ma con Tram spa.
“È sconcertante quanto sta emergendo dall’inchiesta della Procura di Firenze su Gest. Ieri, abbiamo appreso dalla stampa – spiegano i consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega, Gruppo Centro, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Gruppo misto–Italexit – che la Procura ha richiesto di commissariare l’azienda perché, secondo l’accusa, avrebbe alterato i bilanci, facendo figurare fittiziamente minori ricavi in modo da assumere una posizione di forza nell’ambito delle trattative con il Comune per la revisione periodica dei prezzi al chilometro.
Abbiamo il massimo rispetto per l’inchiesta in corso, ma pensiamo che i fiorentini meritino di sapere se l’Amministrazione comunale abbia mai avanzato formalmente osservazioni o contestazioni in merito alla quota di contributi in conto esercizio a proprio carico e riteniamo doveroso approfondire con quali modalità siano stati calcolati e verificati gli stessi.
Per questo – continuano i consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega, Gruppo Centro, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Gruppo misto–Italexit – stiamo formalizzando la richiesta di istituzione di una Commissione d’indagine in Consiglio comunale per accertare regolarità e correttezza delle attività comunali svolte nell’ambito della determinazione della quota di contributo in conto esercizio a carico del Comune. Ci aspettiamo, inoltre, che il Sindaco Nardella venga urgentemente in Consiglio comunale a spiegare quanto sta avvenendo in queste ore”.
Sono anni che Fratelli d'Italia in Consiglio comunale e regionale denuncia costi troppo esosi del trasporto pubblico tramviario e l'inchiesta non fa altro che avvalorare i nostri dubbi: "Da tempo chiediamo delucidazioni sui costi di gestione del sistema tramviario a carico del Comune di Firenze. Aldilà dell’inchiesta giudiziaria dobbiamo sapere se il Comune abbia mai avanzato formalmente osservazioni o contestazioni in merito alla quota di contributi a proprio carico. E dobbiamo approfondire con quali modalità siano stati calcolati e verificati gli stessi.
La nostra preoccupazione riguarda evidentemente tanto la gravità delle accuse quanto i riflessi di un eventuale commissariamento, ed è aumentata dal fatto che l’amministratore delegato di Gest è anche amministratore delegato di Autolinee Toscana. Su questo ci aspettiamo un chiarimento da parte dell'assessore regionale Stefano Baccelli. Considerando gli ingenti investimenti pubblici per la realizzazione dell'opera, è urgente che ci sia un controllo della spesa per quanto riguarda realizzazione e gestione della tramvia. In Consiglio comunale chiederemo una comunicazione urgente della Giunta Nardella su quanto sta avvenendo” dichiarano il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli, il capogruppo a Palazzo vecchio Alessandro Draghi, il consigliere comunale e coordinatore cittadino Jacopo Cellai e il dirigente nazionale del partito Paolo Marcheschi.
"Abbiamo già depositato interrogazioni e richieste di chiarimenti in altre fasi delle informazioni rese note dalla stampa. Però nessuno metta in discussione il valore del trasporto pubblico locale" spiegano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune "Il tema della bigliettazione e della tramvia era stato già oggetto di indiscrezioni e notizie sulla stampa. Avevamo più volte chiesto conto alla Giunta del sistema di controlli e rimborsi legati alla tramvia. La questione è indirettamente stata aggiornata dalla denuncia delle organizzazioni studentesche universitarie e dalla confusione nata nel confronto tra Palazzo Vecchio e l'Università.
Sottoscriviamo quindi la richiesta di una Commissione d'indagine di cui hanno già scritto le altre opposizioni. Parteciperemo riportando tutto quanto già ottenuto in questi mesi in termini di informazioni, ribadendo tutte le perplessità sulla rinuncia della politica di gestire direttamente con il pubblico un servizio essenziale. Precisiamo però che non ci devono essere scuse per sostenere l'inevitabilità di maggiori investimenti sul trasporto pubblico locale. Il Partito Democratico si limita a parlare delle tramvie, regalando consenso alle destre sul capitolo mobilità in tante parti della città. Anche per questo serve massima trasparenza e chiarezza, oltre che un ruolo di controllo maggiore degli enti locali a cui sembrano aver rinunciato tanto Regione, Città Metropolitana e Comune".