Partirà lunedì 7 maggio la raccolta firme per richiedere il referendum consultivo sulle linee 2 e 3 della Tramvia promossa dal Comitato per la Metropolitana a Firenze.
Dal 7 maggio al 17 giugno, saranno quaranta i giorni disponibili per dire la propria sulla realizzazione della tramvia a Firenze presso uno dei 54 banchini dislocati in tutta la città.
I lavori della tramvia a Firenze rappresentano un aspetto importante per la vita di tutta la città.
Tanto si è parlato, molto si è discusso, ma non si è data voce ai soggetti in gioco più importanti: i fiorentini.
I dibattiti, le opinioni espresse da molti sull'utilità, ma soprattutto l'inutilità, di avere la tramvia a Firenze; le proteste attuate contro un progetto che ha già cominciato a deturpare per sempre il volto della nostra città; la scelta fatta da pochi e imposta a nome di tutti nel portare a Firenze un'opera importante destinata ad incidere pesantemente sul traffico, sulla vivibilità, sui costi: è da queste considerazioni che è nata la richiesta dei cittadini di poter dire la propria e ottenere così un referendum consultivo sulle linee 2 e 3.
La campagna referendaria consentirà di confrontarsi sul merito del quesito posto ai fiorentini, ed evidenziare così le innumerevoli pecche di un progetto troppo a lungo e immeritatamente osannato: la vera e propria violenza che si mette in atto nei confronti di una delle più belle città del mondo, l'aggressione che comporterà l'impatto ambientale portato dalla realizzazione di questa opera e la gestione del traffico pubblico e privato, che verranno di fatto bloccati, l'inevitabile innalzamento dei costi che si ripercuoterà sull'amministrazione cittadina e, di conseguenza, sulle tasche dei fiorentini.
La linea 2 e la linea 3 della tramvia si trovano quindi sotto i riflettori dell'attenzione pubblica, cui finalmente viene data la possibilità di pronunciarsi su una tematica che la interessa in maniera diretta.
Da qui il quesito proposto ai fiorentini, chiamati a far conoscere la loro opinione tramite uno strumento importante della democrazia partecipata e rappresentativo della loro volontà e dei loro diritti: il referendum.
É un appello rivolto da Firenze ai fiorentini, da una città che chiede aiuto a chi ha il dovere, ma soprattutto il diritto e la possibilità di fare qualcosa per difenderla da una condanna a morte certa grazie ad una semplice ma fondamentale firma.
I fiorentini che sentono il dovere di esprimere il proprio parere potranno recarsi, già dal pomeriggio di lunedì 7, presso il banco di raccolta firme allestito in piazza stazione (angolo via Nazionale) o a Palazzo Vecchio e in tutte le sedi di Quartiere testimoniando con la loro firma che è ancora possibile unirsi in una lotta comune contro le scelte imposte da chi non ha mai chiesto il parere dei cittadini.