La giunta regionale ha approvato stamani la proposta di bilancio e la legge finanziaria per il 2014, che passa ora all'esame del Consiglio regionale che la dovrà licenziare entro la fine dell'anno. Un bilancio e una finanziaria senza nuove tasse: anzi, con qualche sconto in più sull'Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive oggetto di una legge specifica dedicata al riordino delle agevolazioni, con provvedimenti prorogati, come per le aziende che finanziano cultura e paesaggio, e sconti nuovi di zecca come quelli per le imprese che ad esempio lavorano in rete, le aziende che si insedieranno in aree di crisi o quelle che scommetteranno sull'high tech.
Una manovra con due parole d'ordine, coesione e crescita, tenute insieme da una terza, innovazione: i tre pilastri del bilancio 2014. Un bilancio che sfiora i 9 miliardi, 300 milioni in meno dell'anno scorso a causa soprattutto della programmazione comunitaria e nazionale legata al Fas in scadenza. Un bilancio dove la parte del leone la fanno come sempre la sanità e le politiche sociali, che con 6 miliardi e 848 milioni assorbono il 76% delle risorse. La sanità da sola pesa per 6 miliardi e 600 milioni, gli stessi del 2013.
Una delle novità e tratto assolutamente distintivo della manovra è la scelta di anticipare, con risorse regionali, l'avvio del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020. Sarà fatto con uno stanziamento da 82 milioni: 42 già disponibili, altri 40 facendo ricorso ad un prestito. L'approvazione dei programmi operativi del Fesr, Fse e Feasr, ovvero gli strumenti europei per lo sviluppo regionale, le politiche sociali e l'agricoltura, è prevista per l'autunno del prossimo anno.
L'obiettivo dell'anticipazione è mantenere alta la spesa nella fase di passaggio tra l'attuale ciclo, in scadenza, e quello successivo. Conti sotto controllo - Dal 2011 la Regione ha subito tagli per 550 milioni l'anno, solo parzialmente reintegrati dal finanziamento del trasporto pubblico locale su gomma e ferro, a cui si aggiungono i tagli sul Fas, il fondo per le aree sottoutilizzate, e la sanità. In più ci sono i vincoli imposti dal patto di stabilità interno, che hanno ridotto in quattro anni, dal 2010, la capacità di spesa soggetta al patto a 1,44 miliardi, da 2,2 che erano.
Un freno agli investimenti. Ma era tutto previsto e la finanziaria difficile è stata quella dell'anno scorso, tant'è che non sarà necessario alcun inasprimento della manovra fiscale: i 14 milioni di tasse in più attesi (e che copriranno quasi per intero le maggiori agevolazioni Irap) arriveranno dal recupero dell'evasione fiscale, da cui si stima di incassare 140 milioni in tutto l'anno. Macchina più leggera e pagamenti veloci - Tra le spese di funzionamento diminuisce la spesa per il personale (1,7 milioni in meno, per il blocco assoluto sul turn over deciso dalla Regione che si traduce nessuna nuova assunzione nel caso di posti che si liberano) e diminuisce pure la spesa per gli affitti (un altro milione e 200 mila euro risparmiati, da 4,53 a 3,33 milioni di euro).
Cresce invece la spesa per mutui e prestiti, anche per i soldi anticipati dalla Cassa Depositi e Prestiti su richiesta del governo per poter pagare i debiti con i fornitori della pubblica amministrazione, Asl comprese. Una lista che in Toscana non è comunque mai stata lunga e che con questo intervento è stata azzerata. (vedi altra notizia) Giovani, welfare e politiche per il lavoro - La ripresa economica passa attraverso politiche attive per il lavoro. I giovani rischiano di pagare più di altri il costo della crisi.
Per questo la manovra stanzia 42 milioni per sostenere il Progetto GiovaniSì destinati in buona parte a tirocini e progetti per il servizio civile. Sul fronte del welfare viene rifinanziato il 'pacchetto famiglia' della legge 45 approvata ad agosto: ovvero 25 milioni per bonus bebè, prestiti fino a 3.000 euro a tasso zero in tre anni per lavoratori che non riscuotono da due mesi, aiuti per le famiglie numerose e i figli disabili. Anche il prestito sociale per le famiglie viene rifinanziato, come il progetto e fondo per la non autosufficienza (si parte con 74,8 milioni ma nel corso dell'anno saranno garantiti gli stessi 85 milioni del 2013).
Per le imprese, oltre a 3 milioni di nuove agevolazioni sull'Irap, ci sono 100 milioni per il rilancio del sistema economico, l'agricoltura, la cultura, il turismo e il commercio, al netto delle risorse europee. Altri 125 milioni vengono destinati ad istruzione, formazione, occupazione e lavoro. Minibond, pagamenti ed housing sociale - Nel bilancio e nella finanziaria trovano spazio anche i minibond: la Regione garantirà con 3 milioni chi sottoscriverà quelli emessi da imprese toscane. Ci sono altri 2,5 milioni per il contributo in conto interessi da riconoscere ai fornitori del servizio sanitario regionale che presentino i loro crediti a società di factoring, riscuotendo prima.
La Regione stanzia anche 5 milioni per aderire ad un fondo di housing sociale, un nuovo 'housing sociale" dove pubblico, privato e privato sociale si mettono insieme per riattivare il mercato delle costruzioni e dare una risposta a chi cerca casa e non ha i requisiti per un alloggio popolare ma neppure può permettersi un affitto a prezzi di mercato. Ecoincentivi e tutela del territorio - Tra gli investimenti un posto di rilievo hanno la tutela del territorio e la prevenzione del rischio sismico.
La Regione continuerà a chiedere al Governo di liberare dai vincoli del patto di stabilità interno gli investimenti di prevenzione e messa in sicurezza. Intanto ha stanziato oltre 50 milioni per interventi volti a prevenire il dissesto idrogeologico. Altri 3 milioni sono destinati ad alimentare un fondo in conto interessi per finanziare interventi privati per l'eco-efficienza energetica e la messa in sicurezza sismica, che si affiancheranno ai bonus nazionali sulla ristrutturazione. E' previsto anche un piano per adeguare gli edifici pubblici.
Si punta in questo modo alla crescita di settori nuovi dell'economia. Strade ed erosione della costa – Per il 2014 gli investimenti complessivamente ammontano a 866 milioni. Di questi solo 85 milioni riguardano il completamento del programma straordinario di investimenti varate alcune legislature fa. Buona parte degli investimenti sono coperti ricorrendo a prestiti: anche per i vincoli sulla spesa imposti dal patto di stabilità. All'interno del programma straordinario di investimenti ci sono 17,73 milioni che riguardano interventi contro l'erosione della costa, 3,73 milioni per il superamento di carenze idriche e il disinquinamento delle acque, 910 mila euro per la mobilità, 5 milioni e 730 mila euro per il rilancio dei poli espositivi e ben 56 milioni ed 840 mila euro per la viabilità di interesse regionale.
La Finanziaria 2014 conferma per l'addizionale Irpef pagata dai lavoratori la scomparsa delle detrazioni per i figli carico e per i figli disabili, che erano state introdotte l'anno scorso e i cui effetti si sarebbero sentiti quest'anno. Le detrazioni vengono sostituite dai contributi diretti alle famiglie previste dalla legge 45 approvata dalla Regione Toscana ad agosto. Le detrazioni possibili erano state stimate in 20 milioni: cinque milioni in più (compresi i prestiti ai lavoratori in difficoltà), pesa complessivamente il 'pacchetto famiglia'. Dei contributi potranno godere i nuclei con un Isee fino a 24 mila euro, l'indicatore che misura reddito e patrimonio e lo commisura a quanto la famiglia è grande.Aiutare la crescita, incentivare le reti d'impresa, favorire gli investimenti nelle aree in crisi (quelle che vengono definite aree integrate di sviluppo territoriale) e puntare sulle imprese innovative.Prendiamo il caso di una famiglia con marito e moglie che lavorano e un imponibile Irpef tra 50 e 60 mila euro l'anno, ovvero un paio di stipendi attorno a 1500 euro al mese. Se hanno due figli piccoli, una casa di proprietà e un mutuo ancora da pagare da 200 mila euro, pur con 20 mila euro di risparmi in banca ci rientrerebbero. Quanto alle aliquote, restano le stesse decise l'anno scorso per l'addizionale Irpef 2013 e che peseranno in tasca da gennaio, visto che il pagamento è differito di un anno.
Fino a 15 mila euro si continuerà così a pagare l'1,42% (esenti i redditi fino a 8 mila), l'1,43% da 15 a 28 mila, l'1,68% da 28 a 55 mila, l'1,72% da 55 a 75 mila e l'1,73% oltre 75 mila euro. Nessuna modifica interessa il bollo auto, che mantiene il ritocco deciso l'anno scorso: lieve su utilitarie e piccole auto (6 euro in più dal 2013 per una Panda, 9 euro per una Fiesta 1.4), più pesante sulle vetture dalle grosse cilindrate. Scompare invece l'Iresa, l'imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili.
Era stata istituita dal parlamento nel 2001, ma non era mai stata regolamentata e di fatto mai applicata: alle compagnie aeree non è infatti mai stato chiesto niente. Ora che è stata trasformata in tributo regionale ed è stata sancita la facoltà per le Regioni di sopprimerla, la Toscana ha deciso di cancellarla. Lo scopo è evidente: aiutare il sistema aeroportuale regionale, affinché chi atterra in Toscana non si trovi a pagare più tasse che altrove e decida magari di puntare su altri aeroporti.
La Regione Toscana mette mano all'Irap, l'imposta sulle attività produttive. Lo fa con una legge ad hoc di riordino delle agevolazioni fiscali, che la giunta ha collegato alla finanziaria per il 2014. Ci guadagnano le aziende. Crescono infatti le imprese che potranno godere delle agevolazioni e crescono gli sconti, stimate per il 2014 in 16 milioni, 3 milioni in più di adesso. Si tratta in gran parte di agevolazioni 'automatiche', il che semplifica i rapporti tra imprese e pubblica amministrazione.
Con la proposta di legge la Regione intende inoltre raccogliere in una sorta di 'testo unico' tutte le agevolazioni tributarie regionali. L'aliquota base dell'Irap anche per il 2014 rimane il 3,9% da calcolare sulla produzione netta. Le misure completamente nuove riguardano le reti di impresa (che pagheranno solo il 3,4%), le aziende che firmano protocolli di insediamento e che decidono di investire in Toscana (3,4%) e le imprese che si insedieranno in aree integrate di sviluppo territoriale (il 2,4%).
Non pagheranno proprio l'Irap, per un anno, le nuove imprese che nasceranno nel 2014 ed investiranno sull'high tech, in setttori innovativi ad alta e media intensità tecnologica che operano nei comparti dell'industria e dei servizi. Sconto prorogato per chi assume da mobilità - E' stato prorogato lo sconto, introdotto quest'anno, riservato alle imprese medie, piccole e micro che hanno assunto dalla liste di mobilità nuovo personale con un contratto di almeno due anni, che hanno assunto lavoratori a tempo indeterminato o che hanno trasformato contratti a tempo determinato in indeterminato.
Lo sconto opera sulla base imponibile ed oscilla da 600 a 1500 euro a lavoratore, a seconda delle aliquote applicate, con una media di 1.200 euro. Per le assunzioni a tempo determinato di almeno due anni l'agevolazione varrà, per il 2014, solo nel caso di lavoratori ultracinquantacinquenni in mobilità. Bonus per cultura e paesaggio - L'Irap si conferma più leggera anche per investe in cultura e su progetti dedicati alla tutela del paesaggio. La norma era stata introdotta quest'anno e il meccanismo è semplice: se un'azienda spende e finanzia ad esempio progetti per 1000 euro, ne può detrarre 200 dall'Irap da pagare.
Un credito d'imposta, fino a 15 mila euro, è riservato anche alle microimprese che si doteranno di almeno due certificazioni riconosciute da standard internazionali o che inverstiranno in progetti di internazionalizzazione partecipando ad esempio a fiere internazionali all'estero. Aliquote ed agevolazioni confermate - Scompaiono le agevolazioni da anni riservate alle imprese certificate ISO14001 e SA8000, la cosiddetta certificazione di 'responsabilità sociale'. Sono le uniche cancellate.
Tutti gli altri sconti ed aliquote agevolate vengono invece confermate. Pagheranno il 2,98% le imprese di noleggio di autovetture, le Onlus, le cooperative sociali, le imprese sociali e le Asp, ovvero le aziende di servizi alla persona, se svolgono attività commerciale. Aliquote al 3,3% per le aziende certificate Emas e al 3,44, anch'esse confermate, per le imprese in territori montani. Continueranno a non pagare l'Irap gli esercizi commerciali in zone montane che svolgono servizi di particolare interesse per la collettività.
Continueranno a pagare il 3,9% della produzione netta il manifatturiero e il settore delle costruzioni, tolte le aziende farmaceutiche o chi lavora con le grandi opere. Lo stesso vale per le piccole imprese che lavorano nel commercio, nella ricezione alberghiera e nella ristorazione, salvo le società di capitali. Tutti gli altri pagheranno, come quest'anno, il 4,82 per cento: l'aliquota massima già riservata da qualche tempo in Toscana a banche, assicurazioni, società immobiliari, gestione di autostrade e raffinerie di petrolio.
Enti pubblici e pochi altri soggetti sono tenuti invece a versare l'8,5 per cento di quanto spendono per stipendi e collaborazioni continuative o a progetto, il 7,58 le aziende di servizi alla persona che svolgono solo attività istituzionale. Dalla geotermia alle ciclabili, dalle strade (e in particolare la tangenziale di Lucca) alla passeggiata di Viareggio o il parcheggio scambiatore di Pistoia. E poi ancora nuove risorse per i prestiti di emergenza alle piccole imprese, i contributi (anticipati) alle fusioni di Comuni. Nei sessantadue articoli della proposta di legge finanziaria licenziata dalla giunta regionale toscana trovano spazio interventi (ed investimenti) a 360 gradi.
Eccone alcuni.
Passeggiata di Viareggio – La passeggiata a mare è lo spazio pubblico più significativo della città , che negli ultimi ha subito un progressivo degrado. La Regione interverrà con 9 milioni in tre anni, tre all'anno dal 2014 al 2016. La valorizzazione della passeggiata, portata avanti assieme ad operatori privati, prevede il rifacimento delle pavimentazioni, nuovi arredi e spazi verdi, la realizzazione di ciclabili e il collegamento con altri luoghi di Viareggio."Le parole chiave sono tre: coesione sociale, crescita ed innovazione, declinata a più livelli".I lavori sono iniziati nel 2011 e in corso d'opera poi ampliati. Il mancato finanziamento statale del progetto "Valorizzando Viareggio" e l'impossibilità per il Comune ad un ulteriore indebitamento ha portato alla necessità di un ulteriore finanziamento da parte della Regione, messo nero su bianco in finanziaria. Tangenziale di Lucca – Sono 17 milioni in tre anni: 2 milioni nel 2014, 5 nel 2015 e 10 milioni nel 2016. La tangenziale di Lucca rientra tra le opere oggetti di un accordo con il governo nel 2010.
La Regione Toscana partecipa alla spesa: in particolare i 2 milioni stanziati per il 2010 concorreranno alle spese di progettazione. Parcheggio scambiatore a Pistoia – Il parcheggio aiuterà l'accessibilità al trasporto pubblico locale, riducendo il traffico in città, e migliorerà i collegamenti con il nuovo ospedale. La Regione finanzia l'opera con 3 milioni in due anni: 1,5 milioni nel 2014 ed altrettanti nel 2015. Strada di Pratomagno – La Regione contribuirà con 1 milione e 350 mila euro, tutti a disposizione fin dal 2014, per la riqualificazione della viabilità di accesso all'area demaniale di Pratomagno.
Compensazioni per indagini geotermiche – Crescono le indagini geotermiche, in vista di successivi eventuali sfruttamenti. La Regione ha così deciso di estendere anche alla fase di ricerca ed esplorazione del sottosuolo le compensazioni territoriali finora previste solo per la fase di sfruttamento e legate ai canoni minerari. Spingere sui pedali – Le piste ciclabili sono parte della mobilità urbana ed è quindi importante assicurarne un rapido sviluppo. La Regione stanzia 100 mila euro l'anno, fino al 2016, per sostenere la realizzazione delle piste ciclabili nelle città.
Strade ad Arezzo – La Regione interverrà per migliorare i collegamenti con le aree logistiche ed industriali della provincia di Arezzo. In finanziaria è prevista una spesa massimo di 650 mila euro per il 2014, 2 milioni e mezzo nel 2015 e 1 milione nel 2016. Aeroporti – La Regione ha previsto 3 milioni e 300 mila euro, tra il 2014 e il 2015, per sostenere ed avviare iniziative di sviluppo e investimenti delle società aeroportuali toscane, a partire dai collegamenti con gli aeroporti.
Scuole materne – Le scuole materne statali, nonostante le classi Pegaso finanziate dalla Regione, non sono sufficienti a far fronte alla domanda crescente che arriva dalle famiglie. La Regione ha così deciso di stanziare 1 milione e mezzo l'anno, fino al 2016, a favore di chi sceglie o è costretto a mandare i figli nelle scuole paritarie, che sono attorno alle 450 in tutta la regione frequentate da oltre 26.500 bambini. Le risorse si tradurranno in voucher e buoni. Più soldi per i prestiti alle micro imprese – La Finanziaria stanzia altri 2 milioni per i prestiti di emergenza alle microimprese toscane in difficoltà partiti nel 2013.
Il fondo a questo punto diventa di 5 milioni. Contributi immediati per i Comuni che si fondono – La Finanziaria anticipa anche l'erogazione dei contributi regionali destinati ai Comuni che hanno deciso di fondersi e che andranno ad elezioni nel 2014. L'attuale norma prevedeva che i contributi fossero a disposizione dall'anno successivo alla costituzione dei consigli comunali. Quei soldi finiranno invece adesso subito nei bilanci dei nuovi Comuni.
Attorno a queste tre parole ruota l'impianto del bilancio e della finanziaria 2014, appena licenziata dalla giunta e spedita in Consiglio regionale, e l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli lo sottolinea più volte. La giunta ha appena approvato la proposta di bilancio e finanziaria per il 2014. "Dalla crisi si esce tutti insieme. Per sostenere la coesione sociale e le famiglie più in difficoltà – sottolinea l'assessore - abbiamo confermato i bonus bebè e per i figli a carico, quelli per i figli disabili e i prestiti a chi ha perso il lavoro o non riscuote da almeno due mesi.
Come Regione, ancora una volta, abbiamo garantito anche il rifinanziamento del fondo per la non autosufficienza, privo da anni di risorse e coperture nazionali che erano state azzerate. Sono 78 milioni per il 2014, che ci impegnano a portare durante l'anno a 85". "Abbiamo pensato – aggiunge - anche alla casa , per chi la casa non ce l'ha e non riesce neppure a trovare un affitto a misura delle proprie tasche: l'idea è quella di aderire con 5 milioni ad un fondo di housing sociale, un nuovo 'housing sociale" dove pubblico, privato e privato sociale si mettono insieme per riattivare il mercato delle costruzioni e dare una risposta a chi non ha i requisiti per un alloggio popolare ma neppure può permettersi un affitto a prezzi di mercato".
C'è attenzione alla pubblica amministrazione, perché la competitività di un territorio si misura anche su "una pubblica amministrazione efficiente e capace di rinnovarsi". Una pubblica amministrazione che risparmia magari anche, a partire dagli affitti per i propri uffici. "Stiamo procedendo con il piano di razionalizzazione: l'obiettivo è spendere per le locazioni meno di quello che dagli affitti di altri edifici incassiamo" dice l'assessore. "Abbiamo anche messo in campo strumenti per accelerare i pagamenti della pubblica amministrazione ai propri fornitori, a partire dalla sanità.
Abbiamo anche deciso di accorpare i tre Estav regionali, centri di acquisto per Asl ed ospedali, in un unico soggetto". Risparmi appunto, ma anche semplificazioni nelle procedure: "come nel caso – spiega ancora Bugli – dell'abrogazione dell'autorità di bacino regionale, le cui competenze saranno riassorbite dalla Regione "Grande attenzione naturalmente – conclude l'assessore – riserviamo all'economia e al tessuto produttivo toscano, per limitare i danni dalla crisi ed aiutarlo ad approfittare della crescita quando ci sarà.
Con evidenti ricadute sul fronte dell'offerta di lavoro". "Perché la Toscana possa riagganciare la crescita sosterremo con 100 milioni, al netto delle risorse europee, il sistema economico, il turismo, il commercio, l'agricoltura e le iniziative culturali" spiega l'assessore. "Abbiamo deciso di anticipare per 82 milioni – prosegue - i fondi europei che saranno messi a disposizione nei prossimi anni. Lo abbiamo fatto riducendo le tasse alle imprese che decidono di investire in Toscana, che assumono, che vogliono crescere e alle imprese innovative".
Qualche esempio? " Le aziende che decideranno di investire in Toscana risparmieranno il 40% sull'Irap, le imprese high-tech addirittura non pagheranno niente di Irap per un anno".