MASSA- Entro marzo via a tutti gli appalti finanziati con i 100 milioni stanziati dalla Regione Toscana per far fronte ai danni dell'alluvione di novembre. E' questo il traguardo indicato dal presidente Enrico Rossi intervenuto oggi a Massa, nella sede della Provincia, nel corso di un incontro con gli amministratori locali. Un traguardo che verrà raggiunto, ha proseguito, e che rappresenterà un intervento senza precedenti sul territorio regionale. Dei 100 milioni disponibili per tutte le province interessate (139 comuni), 24,180 sono destinati alla provincia di Massa Carrara (17 comuni) per la realizzazione di 31 interventi.
Tredici di questi sono già avviati, 13 lo saranno entro il mese di febbraio e 5 successivamente. Il presidente Rossi ha anche fatto riferimento agli ulteriori 111 milioni ottenuti per la Toscana con il riparto del fondo nazionale della Protezione civile, parte dei quali potranno essere utilizzati per un intervento su questo territorio. Sono però tutti in conto capitale, quindi destinabili ad opere e investimenti pubblici e non utilizzabili per ora come “ristoro” ai privati danneggiati. La Toscana ha chiesto che almeno il 25% possa essere utilizzato come contributi alle imprese, e anche ai privati, ma per questo sarà necessario ottenere un decreto del Governo e i tempi non saranno brevi.
La richiesta locale di danni presso le imprese massesi ammonta a 94 milioni. L'ipotesi della Regione, ha detto il presidente, è di continuare a mettere in campo Fidi Toscana, prevedendo un meccanismo di prolungamento delle agevolazione sugli interessi oltre i 18 mesi previsti fino ad ora. Per quanto riguarda la situazione dell'agricoltura toscana la Regione ha reperito 6 milioni di euro, che dovrebbero essere sufficienti a rifondere circa il 20% dei danni, in linea con le precedenti provvigioni del governo (poi annullate), a cui la Regione si sostituirà.
Infine la giunta regionale ha stanziato 3 milioni di euro, destinati a assicurare “ristori” fino a un massimo di 5 mila euro per le famiglie in difficoltà che non abbiano reddito Isee superiore a 36.000 euro. Un piano per rilanciare l’area industriale di Massa Carrara e riavviare sviluppo e occupazione sul territorio. L’ha varato la giunta regionale che ha approvato nell’ultima seduta due delibere ad hoc, una delle quali relativa un pacchetto di nuovi incentivi per sostenere l’insediamento di nuove imprese nell’area.
Il piano, che è stato presentato oggi a Massa, alla presenza dell’assessore regionale al lavoro e alle attività produttive, è l’ultima tappa di un percorso delineato nel Prs 2011-2015, avviato con la richiesta e il successivo riconoscimento di “area di crisi complessa con impatto sulla politica industriale nazionale” da parte del ministero dello sviluppo economico e con i protocolli d’intesa firmati rispettivamente (marzo e novembre 2011) dalla Regione con ministero ed enti locali e con gli enti locali.
Uno dei suoi punti di forza è il fatto che si tratta di un piano integrato, che mette insieme, cioè, tutti gli strumenti e le possibili soluzioni per favorire gli investimenti, rendere disponibili le aree, favorire l’occupazione, dare una soluzione ai problemi ambientali. Quanto alle risorse, anche in questo caso la filosofia è quella della massima integrazione. Oltre alle risorse messe in campo per iniziative specifiche (per l’occupazione, per la reindustrializzazione, ecc.), la Regione assicura che verranno messe a disposizione delle imprese che intendono insediarsi nell’area tutte le risorse necessarie a realizzare quello che costituisce l’obiettivo primario del piano.
Il piano varato dalla giunta si articola in sette aree tematiche: l’accordo di programma per il Sito di interresse nazionale, lo sviluppo del polo industriale del Nuovo Pignone, la reindustrializzazione dell’area ex Eaton, il consolidamento dei Nuovi Cantieri Apuania, interventi per il settore lapideo, infrastrutture e attrazione degli investimenti, politiche per la competitività e il lavoro. Accordo di Programma sul SIN Bonifica ambientale e ripristino agli usi legittimi dell’area dichiarata SIN dal ministero: questi gli obiettivi, condizione indispensabile per l’avvio di nuove attività, dell’accordo di programma firmato nel 2011 dalle amministrazioni interessate che il piano recepisce e si propone di attuare, anche a partire dalla proposta di deperimetrazione cui la Regione sta lavorando.
Nuovo Pignone Sviluppo, industrializzazione e consolidamento occupazionale del polo industriale del Nuovo Pignone sono previsti in attuazione dell’accordo di Programma del 2011 che ha reso possibile, nell’area retroportuale di Marina di Carrara, sviluppo, montaggio e spedizione di manufatti di particolare complessità tecnica e dimensionale, con l’adeguamento delle infrastrutture di collegamento fra zona industriale e porto. Con il cofinanziamento del Progetto Atene, la Regione favorisce il radicamento della Nuovo Pignone nel territorio regionale, promuovendo il potenziamento dei suoi rapporti con il sistema della ricerca pubblico e sostenendo il consolidamento dei rapporti con le PMI dell’indotto. Reindustrializzazione area Eaton E’ stato avviato un percorso – con uno specifico pacchetto di incentivi per le imprese che si insedino nella provincia di Massa Carrara e l’approvazione di due avvisi pubblici, per la rilevazione delle aree disponibili e, rispettivamente, delle imprese interessate ad insediarsi – con l’obiettivo di arrivare a definire un progetto di reindustrializzazione dell’area, in grado di trovare una soluzione per il ricollocamento dei lavoratori ex Eaton.
In particolare, con la delibera approvata dall’ultima seduta di giunta, si è previsto un pacchetto di agevolazioni che consistono in una sezione specifica del Fondo rotativo, che concede finanziamenti a tasso zero per programmi di investimento di imprese artigiane, industriali e cooperative, con un plafond di risorse pari a 6 milioni per il 2013; un’altra linea specifica, all’interno del fondo Emergenza economia, prevede il rilascio di garanzie (da parte di Fidi Toscana) grazie a un plafond per il 2013 di 3 milioni di euro.
Il bando per i servizi qualificati prevede, per il 2013, una premialità per i progetti di imprese con sede nella provincia di Massa Carrara. Nuovi Cantieri Apuania La vicenda dei Cantieri, che rischiavano la messa in liquidazione dopo la consegna dell’ultima nave realizzata per le ferrovie, si è conclusa positivamente con la ricerca di un nuovo compratore trovato a seguito di un bando per manifestazione di interesse pubblicato dal ministero per lo sviluppo economico e Invitalia cui ha risposto, fra le altre, l’offerta di TYG S.p.A, rivelatasi la più adeguata, sia per le prospettive industriali che per gli aspetti occupazionali.
L’accordo sindacale per la cessione della totalità delle quote di NCA a TYG S.p.A. è stato siglato il 17 dicembre 2012. La richiesta di Cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione è stata firmata il 27 dicembre. Interventi per il settore lapideo Il settore, strategico per l’economia locale, ha visto, nell’ultimo decennio, una consistente crescita dell’export di marmi grezzi e una pesante diminuzione, con gravi conseguenze occupazionali, delle esportazioni di lavorati.
Gli interventi di sostegno alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico mirano a un recupero, compatibile con la sostenibilità ambientale, della competitività delle imprese. Interventi infrastrutturali e di attrazione degli investimenti produttivi Essenziali per l’avvio del processo di reindustrializzazione dell’area sono gli interventi infrastrutturali, di incentivazione e di attrazione degli investimenti finanziati o in via di finanziamento da parte delle amministrazioni coinvolte.
Fra questi si possono citare quelli previsti dal Piano di intervento urbano sostenibile (Piuss) di Massa e Carrara, che a fronte di un contributo di oltre 13,5 milioni, prevede fra l’altro il recupero di centri storici, di immobili dismessi, la creazione i parcheggi, un nuovo asse viario interventi per traffico e viabilità anche in funzione di una valorizzazione dell’attività lapidea. Politiche per la competitività e il lavoro: l’efficienza del sistema produttivo sarà promossa puntando su innovazione, capacità finanziaria e accesso ai mercati internazionali, attivando forme integrate di sostegno ai processi di collaborazione e aggregazione tra imprese e ancora attraverso il sostegno alle imprese che investono in ricerca e sviluppo, internazionalizzazione, acquisizione di servizi qualificati, sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile.
Sul fronte lavoro, in campo ci sono tutte le misure anticrisi che un bando, in uscita nei prossimi giorni, rifinanzia per complessivi 13 milioni (incentivi per l’assunzione di donne, giovani laureati, dottori di ricerca, lavoratori provenienti dalla mobilità, stabilizzazione di contratti a tempo determinato, soggetti prossimi alla pensione). La novità di questo bando è costituita dalla “dote”, un pacchetto integrato, pari a circa 12 mila euro per ciascun lavoratore, per favorire l’assunzione di lavoratori licenziati.
Si tratta di incentivi pari ad 8000 euro per ciascuna assunzione full time, di un voucher di 3000 euro per la formazione, di deduzioni sulla base imponibile Irap per il 2013. Qualche dato sulla crisi a Massa Carrara La crisi ha colpito più duramente nella provincia di Massa Carrara, il cui comparto manifatturiero era da tempo in difficoltà soprattutto a causa dell’abbandono della grande industria. Oggi il 60% degli addetti è occupato in piccole e medie imprese. Dal 2007 ad oggi il manifatturiero ha perduto il 16% del valore aggiunto.
Basso il livello di diversificazione economica, con specializzazione in pochi settori (terziario, attività estrattive, mezzi di trasporto). Il tasso di disoccupazione è del 11,7% a fronte di una media toscana del 6,5; l’occupazione è del 58%, a fronte di una media toscana attestata sul 63,6%. Il Piano di sviluppo e reindustrializzazione delle aree produttive di Massa Carrara sarà il documento fondamentale per la redazione e il perfezionamento dell’Accordo di Programma previsto per le aree di crisi industriale complessa.
Queste ultime vengono infatti ora regolate dal decreto attuativo previsto dalla legge di conversione del Decreto Legge “Misure urgenti per la crescita del Paese”. Ai sensi del nuovo Decreto, al momento in fase di pubblicazione dopo l’approvazione della Conferenza Stato-Regioni, andrà integrata e aggiornata la documentazione presentata ai fini del riconoscimento di crisi complessa dell’area di Massa Carrara avvenuto nel maggio 2011.