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PD: ecco l’ordine di lista dei 47 eletti alle primarie

Sel, costretta a rispettare gli elettori, rimette capolista due donne a Camera e Senato. FdI raccoglie le firme per le dimissioni da Senatore a vita di Mario Monti. Presente in Toscana anche il Partito Comunista dei Lavoratori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2013 18:59

L’ordine di lista dei 47 eletti alle primarie del Pd in Toscana (23 donne e 24 uomini, 11 candidati con meno di 40 anni) è stato compilato secondo l’ordine di arrivo dei candidati e la ripartizione delle posizioni tra i diversi coordinamenti territoriali in base al metodo dei quozienti previsto dal regolamento. L’ordine di lista è stato ratificato oggi dalla direzione regionale. La lista dei 47 candidati sarà integrata con le candidature nazionali e poi ripartita tra Camera e Senato alla direzione nazionale di martedì prossimo. In Toscana Sinistra Ecologia Libertà proporrà agli elettori ed alle elettrici liste alla Camera ed al Senato così come sono scaturite dalle primarie del 29 dicembre, che rischiavano di essere state uno scherzo dopo la decisione dell'esecutivo nazionale di giovedì scorso.

Le scelte di sabato scorso rischiavano di essere vanificate dai capilista nazionali, sicuramente per quanto riguarda il Senato. C'è la certezza infatti che anche chi si era piazzato ai primi posti non sarebbe stato eletto. Ma la contestazione della base ha costretto il partito a rispettare la volontà di oltre 11.000 elettori. Alla Camera le teste di lista saranno: Martina Nardi, Marisa Nicchi, Gabriele Berni, Aidid Farhia. Al Senato saranno Alessia Petraglia, Renzo Ulivieri, Pape Diaw e Mercedes Frias.

Pape Diaw sarà candidato capolista in Veneto, nella lista del Senato. Sinistra Ecologia Libertà della Toscana esce così da una crisi improvvisa e violenta per affrontare le elezioni politiche. In Toscana continua la raccolta firme per chiedere le dimissioni da Senatore a Vita di Mario Monti. Oggi è stata la volta di Scandicci, dove Fratelli d’Italia ha allestito un gazebo nella piazza del mercato centrale. Per l’occasione, il consigliere regionale Paolo MARCHESCHI del neogruppo FDI in Regione, insieme al gruppo di giovani sostenitori della causa (consiglieri comunali e consiglieri di quartiere) hanno preparato una calza per il Professore.

“Una calza, ma con solo carbone per Monti – ironizza il consigliere regionale Marcheschi presente al gazebo di Scandicci– sono certo molti italiani la pensano così. Con Monti,infatti, siamo tutti un po’ meno buoni e molto più poveri. Almeno 400 i cittadini che anche stamattina hanno firmato per le sue dimissioni. Queste sarebbero un bel regalo per gli italiani. Prima di candidarsi a premier del Paese, infatti, il Professore avrebbe dovuto dare un segnale di serietà e coerenza, rinunciando alla comoda – ma soprattutto sicura – poltrona di senatore a vita”.

“La volontà di Monti di non rinunciare alla carica di senatore a vita – prosegue Marcheschi – dimostra chiaramente che per il Professore l’impegno in politica parte dalla difesa dei privilegi e delle rendite di posizione, piuttosto che dalla capacità di mettersi al servizio del popolo e di sottoporsi al suo giudizio. Se vuole davvero essere credibile agli occhi degli italiani, rinunci alla poltrona e scenda tra la gente”. L’iniziativa di questa mattina anche a Scandicci, è stata l’occasione per ribadire che Fratelli d’Italia farà parte della coalizione di centrodestra insieme al PdL per battere la sinistra di Bersani e Vendola, ma con la volontà di esprimere un candidato premier diverso da Silvio Berlusconi, nel segno del rinnovamento.

“Nessuno mette in dubbio il ruolo di leader della coalizione in capo a Berlusconi – spiega Marcheschi – ma chiediamo al PdL di ripensare al candidato premier per favorire un salto generazionale e investire sul futuro del centrodestra e dell’Italia intera. Noi proponiamo un candidato energico, giovane, competente e onesto nella persona di Giorgia Meloni”. E’ terminata con successo la campagna di raccolta firme in Toscana: il Partito Comunista dei Lavoratori sarà presente con proprie liste sia alla Camera che al Senato nel collegio elettorale della Toscana candidando come capolista il compagno Marco Ferrando. L'assemblea dei sostenitori e sottoscrittori del comitato "Avanti Siena per Franco Ceccuzzi sindaco" che si e' riunita oggi , sabato 5 gennaio ha dato la propria disponibilità a consegnare le firme necessarie a Bruno Valentini per presentare la sua candidatura e correre alle primarie del centrosinistra, nel rispetto dello statuto nazionale del Pd e delle regolamento che si e' dato la coalizione, in completa autonomia.

L'assemblea ha quindi condiviso l'appello lanciato da Franco Ceccuzzi e dato mandato ad Alessandro Mugnaioli di verificare, attraverso il Partito democratico, l'esatto di numero firme necessarie a Bruno Valentini. "Ieri dopo il gesto di grande apertura e generosità di Franco Ceccuzzi - afferma Alessandro Mugnaioli - oggi le oltre cento persone presenti all'assemblea hanno dato la loro disponibilità a consegnare le firme necessarie. Si tratta di una scelta che risponde alla necessita di far partecipare il maggior numero di cittadini alle primarie e a una scelta fondamentale per il futuro della città".

"Nonostante le continue provocazioni e i toni accesi, che riscontriamo anche nelle ultime ore - afferma ancora Mugnaioli - ci auguriamo che Bruno Valentini prenda in considerazione l'opportunità che gli e' stata offerta e scelga di correre nel rispetto delle regole e dei principi, senza ulteriori stravolgimenti che sarebbero gravissimi in termini di credibilità di fronte ai cittadini. Le ultime dichiarazioni di Mancuso, anziché apprezzare lo spirito unitario dell'apertura di Franco Ceccuzzi, continuano a perseguire l'obiettivo dello scontro e della divisione, solo per delegittimare le primarie ed il centrosinistra.

E' fondamentale che si torni a parlare della città e il confronto torni a concentrarsi su idee e proposte, senza ulteriori polemiche e all'insegna della pacatezza e dello sguardo rivolto al futuro". "Accolgo con grande soddisfazione la decisone dell'assemblea dei sostenitori e sottoscrittori di Franco Ceccuzzi di dare una parte delle firme a Bruno Valentini, affinché possa correre alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato a sindaco. Si tratta di un gesto di grande responsabilità e correttezza politica, prima di tutto verso il Pd e poi verso il centrosinistra e le primarie, che consideriamo uno strumento indispensabile di democrazia e di partecipazione".

E' questo il commento di Giulio Carli, segretario dell'Unione comunale del Pd di Siena, alla decisione da parte dell'assemblea del "Comitato Avanti Siena per Franco Ceccuzzi Sindaco" di offrire la disponibilità di una parte dei suoi sottoscrittori a firmare per Bruno Valentini, consentendogli di correre alle primarie e di rispettare le regole dello statuto del Pd e del regolamento del centrosinistra. "Adesso - continua Carli - non ci sono più alibi per nessuno. Chi vuole concorrere può farlo, ma nel rispetto delle regole, come è giusto e come abbiamo sempre sostenuto.

Nelle prossime ore chiederò un incontro congiunto ad Alessandro Mugnaioli, coordinatore del Comitato per Franco Ceccuzzi sindaco e a Fulvio Mancuso, coordinatore del comitato per Bruno Valentini per la verifica dei passaggi formali da concordare anche con la presidenza della commissione di garanzia".

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