È iniziata questo pomeriggio l’affissione all’ex Meccanotessile delle fotografie realizzate nei mesi scorsi in città nell’ambito del progetto ‘Inside Out /L’Italia sono anch’io’ dell’artista JR. Le immagini, che raccontano l’impegno dei fiorentini che ‘mettono la propria faccia’ a favore della campagna per i diritti di cittadinanza degli immigrati, creeranno una grande installazione, un ritratto corale di volti che copriranno un’ampia superficie della struttura di Rifredi, in largo Alderotti. Il progetto ‘Inside Out’ è firmato da JR, poliedrico e pluripremiato (Ted Prizer 2011) artista di strada, francese di origini maghrebine, che ha accettato di lavorare a sostegno della campagna ‘L’Italia sono anch’io’ a fianco dei cittadini e dei sindaci di dieci città italiane tra cui, appunto, Firenze.
1500 italiani hanno ‘messo la faccia’ per affermare i diritti di cittadinanza per un paese migliore. I loro ritratti, scattati nei mesi scorsi da fotografi-volontari e rielaborati da JR in grandi poster in bianco e nero, grideranno dai muri e dalle strade di otto città italiane ‘L’Italia sono anch’io!’. L’ex Meccanotesile nella nostra città insieme ai Musei civici a Reggio Emilia, l’Arena civica a Milano, la Mediateca del Mediterraneo a Cagliari, via Libertà a Palermo, piazza della Borsa a Trieste, il Muro degli Stalloni a Crema e i Giardini pubblici a Sassari saranno invasi da centinaia di poster trasformandosi in grandi opere di arte pubblica a cielo aperto. A Firenze il progetto è stato realizzato dai giovani di Ripplemarks, laboratorio di giornalismo partecipativo promosso da Istituto degli Innocenti e Agenzia LAMA. Oltre 200 mila firme sono state raccolte nei mesi scorsi dal comitato nazionale ‘L'Italia sono anch’io’ perché due proposte di legge popolare siano discusse dal Parlamento.
La prima legge vuole dare il diritto a chi nasce in Italia di essere italiano sin dalla nascita, anche se ha genitori stranieri. La seconda legge vuole dare il diritto di voto alle elezioni amministrative agli stranieri regolari da oltre cinque anni. «È un’ottima iniziativa – ha commentato l’assessora alle politiche giovanili Cristina Giachi – per sostenere una campagna che punta giustamente a cambiare la legislazione italiana, una tra le più arretrate in Europa per quanto riguarda la concessione della cittadinanza a chi nasce, studia e lavora nel nostro Paese.
La nostra legislazione è arretrata anche rispetto alla Costituzione degli Stati Uniti, dove è stabilito chiaramente che tutti coloro che vi sono nati ne sono cittadini» «Questa battaglia è sacrosanta – ha aggiunto Cristina Giachi - e vi aderiamo con entusiasmo: cittadinanza significa prima di tutto partecipazione, possibilità di sentirsi veramente parte di una comunità nella quale si vive. Le nostre seconde generazioni di migranti sono il fenomeno più evidente e palese che sull’integrazione, in Italia, bisogna fare ancora molto.
Sono italiani in tutto e per tutto, tranne che per la nostra legge. Studiano nelle stesse scuole, giocano negli stessi campi sportivi, guardano gli stessi programmi televisivi, leggono gli stessi libri e coltivano le stesse aspirazioni dei loro compagni, eppure per la nostra legge non sono uguali a loro, non sono italiani». «Non si tratta solo di una questione di diritti da riconoscere – ha concluso l’assessora Giachi – c’è di più. Il nostro Paese può diventare un esempio da seguire per la costruzione di un modello sociale e di sviluppo solido se potranno partecipare da protagonisti i nuovi italiani». (fn)