"Una gara come le altre" andatelo a raccontare a chi l'ha vissuta e si tiene stretti i ricordi, altro che "provinciali" se al calcio leviamo anche le 'grandi sfide' resta ben poco dell'agonismo e dell'amore sportivo. Nel rispetto e nella lealtà dello sport è concesso tutto anche di riempire uno stadio che in questa stagione ha visto poco appeal e diverse defezioni. Stevan Jovetic non vorrebbe mancare questo appuntamento e sta lavorando per esserci. Perché sparire così dopo la doppietta siglata con il suo Montenegro fa ancora rabbia, perché se c'è una partita che conta e ti porta alla storia è propria questa.
Valutazione quest'ultima che potrebbe stonare però. Sì perché JoJo la storia in qualche modo l'ha già fatta nelle notti dei Campioni quando ha regalato emozioni internazionali. Così come ha offerto al pubblico il maggior numero di reti siglate sino ad ora in campionato. Allora? Allora a fare i JOJO potrebbero essere altri, proprio perché se segni a 'lei' poi nessuno ti dimentica. E' accaduto a chi ha vissuto poco la maglia, a chi è stato solo di passaggio, quindi sono chiamati in causa tutti. A Delio Rossi il compito di metterli in campo uno per uno pescando dal mazzo quelli più desiderosi di esserci, ma stavolta le motivazioni arrivano da fuori e non dall'interno dello spogliatoio.
Chi sarà chiamato a sostituire Jovetic in una Fiorentina con il 4-3-3 con Cerci e Vargas dietro Amauri o con Lazzari trequartista e Vargas a centrocampo o con Olivera (ed il suo pesante numero 10) al posto di Behrami oppure con Gamberini in panchina, dovrà dire "Presente!" e farsi notare. Il campione montenegrino ha subito un grave infortunio e se lo staff o lui stesso decideranno di non rischiare perché c'è tutto un campionato da giocarsi, non sarà possibile recriminare. La soglia del dolore bassa? Ha risposto lo stesso Jovetic dispiaciuto per queste voci nei suoi confronti "Non è vero" ha detto, ed è uno che parla poco per difendersi e molto per la squadra, perché quando la Fiorentina ha giocato bene portandolo in rete ha sempre difeso i compagni esaltando il collettivo. Chi invece non ha offerto un grande spettacolo, e si può parlare a ben vedere della maggioranza, è chiamato veramente ad una prova di orgoglio, per la maglia, per una stagione che potrebbere vivere di un sussulto di soddisfazione. "Una gara come le altre"..
ne sapete altre di barzellette? AntLen