Da una parte il recente passato che non è stato convocato, dall'altra un appello alla città di Firenze ed ai tifosi tutti a diventare il dodicesimo uomo in campo. Santana e Comotto sono sì degli ex, ma rivedere il Fenomeno Adrian Mutu sarebbe stata un'altra cosa. Beretta ha detto no, per il bene di una squadra che non vuole vivacchiare ma giocare per vincere ed invertire le sorti del Campionato. Una prova di coraggio? Certe cose si valutano alla fine. Prova di coraggio che il popolo viola, in fila alla biglietteria, si aspetterebbe invece dagli uomini di Delio Rossi chiamati ad una reazione convincente, dopo il ritiro forzato, per raggiungere presto il traguardo dei 40 punti salvezza.
Behrami non ce la fa, al suo posto Salifu con Lazzari a dare mano a Montolivo, mentre Pasqual e Cassani si occupano di spingere sulle fasce per Jovetic e soprattutto Amauri chiamato a dare un segno della sua presenza a Firenze. Il primo guizzo della gara è di Pasqual che approfitta della confusione nella retroguardia del Cesena, la serpentina è da centravanti il tiro no, troppo angolato e debole. Bene i viola in propulsione mentre gli ospiti si difendono e tentano di partire in contropiede.
Il tifo di casa, a dispetto di chi si attendeva contestazione, è di quelli riservati alle grandi occasioni, al 10' però le squadre si equivalgono a centrocampo. Montolivo al 14' offre un suggerimento d'oro per Lazzari che si sgancia sulla sinistra però eccede nel pallonetto superando sia Antonioli che la traversa. Jovetic al 15' segnala a Delio Rossi di non poter continuare la gara e chiede il cambio, ma dalla panchina non si muove nessuno.. poi si alza Cerci. Il controllo della partita è nei piedi imprecisi del Cesena che contiene e comanda ma spreca in ogni area del campo.
Occasione allo scadere del primo tempo per i viola con la sfera che attraversa l'area difesa dal solo Antonioli, Amauri non ci arriva e l'azione sfuma. Fischio dell'arbitro e fischi da parte del pubblico che accompagnano i giocatori negli spogliatoi. Dentro Vargas per Salifu, corsia di sinistra che viene potenziata. Occasione per Comotto al 5' minuto, servito da Del Nero, l'ex si presenta davanti a Boruc, il polacco è bravo a scegliere il tempo e chiude la porta.
Sul fronte opposto ci prova Cerci, che al volo individua un varco, ma la sfera viene rimpallata in qualche modo (di mano?) dalla difesa cesenate. Beretta manda dentro Martinez, esce Del Nero. Punizione dal limite per i viola al 14', batte Montolivo che mette alto di poco. Rete viola al 16', a segnare però è Moras che su cross di Pasqual anticipa Amauri e mette alle spalle di Antonioli. Il Cesena fa tutto da se' e la partita si sblocca. Fuori Martinho e dentro Renella, questa la mossa di Beretta.
Al 30' sugli sviluppi di un calcio d'angolo la sfera finisce dalle parti di Nastasic, libero di coordinarsi al centro dell'area il numero 15 viola trafigge la porta del Cesena per il 2 a 0 . Ci prova anche Cerci al 32' servito da Vargas cerca di angolare il tiro dalla sinistra, ma Antonioli si distende e intercetta. Nel finale è assedio da parte del Cesena e difesa viola costretta allo straordinario. Primo tempo da dimenticare vista la premessa della concentrazione da cercare e della sfida importantissima per il campionato.
I viola non fanno niente per farsi amare dal pubblico che da parte sua non lesina sostegno incondizionato. L'infortunio a Jovetic non aiuta. Nella ripresa la musica cambia, fortunosamente prima con un Cesena autolesionista e poi con una discreta Fiorentina giusto per quei minuti che servono a guadagnare 3 punti in casa e rilanciarsi. Vincere non è convincere, oggi meno che mai, ma serviva per fare morale. Adesso occorre continuità per non mollare l'obbiettivo stagionale. AntLen