Settimana molto ricca di proposte, come quasi sempre avviene nel periodo immediatamente successivo alle feste: le case di distribuzione, per evitare di bruciare i loro film, si scatenano da qui a maggio. Poi, con l'estate, si sa, è meglio avere per le mani un bel blockbuster estivo, il resto dei film viene quasi inevitabilmente ”bruciato” o qualcosa di molto vicino. Selezioniamo quindi un trittico di film che ci sembrano interessanti, anche per la eterogeneità fra di loro : si parte con John Carter , fantasy targato Disney che ci proietta su Marte insieme al protagonista e titolo del film, quel Carter che si ritrova spaesato sul pianeta rosso da ex sudista del lontano Far West qual'era.
Qua se la dovrà vedere con le lotte etniche delle tribù locali. Tratto da una saga di romanzi scritti da sua maestà Edgar Rice Burroughs, uno dei “padri” della fantascienza mondiale (e pure del personaggio di Tarzan ), il film utilizza la tecnica del motion capture per dare corpo alle creature aliene, nemesi e alleate del nostro; tanti i “comprimari di lusso” in questa pellicola, fra cui William DeFoe, Dominic West, Mark Strong, (ormai specializzatosi in “villains”) Samantha Morton e il veterano Ciaran Hinds. Radu Mihaileanu, quello di Train De Vie, ci propone La Sorgente dell'Amore, sorta di rivisitazione moderna della Lisistrata in chiave nord-africana (o mediorentale, la collocazione geografica è volutamente lasciata sospesa).
Commedia tenue, al confine con il dramma di denuncia, su un gruppo di donne che stanche di fare estenuanti viaggi per prendere l'acqua dal pozzo fuori del villaggio, si impegnano per costruire un acquedotto, con l'unico mezzo a loro concesso dal rigido mondo islamico. Lo sciopero del sesso. Infine una citazione per l'Italia : la piccola WhiteRose Productions riesce a distribuire in sala il suo Native, altro thriller dopo il riuscito In The Market sempre prodotto dalla società di Perugia.
Si, avete letto bene: si tratta di un thriller, e di un thriller italiano. Solo per questo piccolo miracolo distributivo, andrebbe visto. La regia è di John Real, nom de plume del nemmeno trentenne Giovanni Marzagalli. Marco Cei Per vedere la programmazione delle sale fiorentine clicca qui