Viva l'Epifania, che tutte le feste si porta via. Così, pagato il dazio ai film "obbligati" di stagione (e sembra finalmente che questo status possa essere messo in discussione, visti i dati al botteghino: l'orrido Sherlock Holmes di Guy Ritchie li ha surclassati tutti) cominciano finalmente ad uscire cosettine interessanti. Alcune non proprio cosettine. Il remake de "La Talpa", ad esempio, vede Gary Oldman prendere i panni che furono di Alec Guinness. Al timone c'è lo svedese Alfredson, quello di "Lasciami Entrare", uno dei film più belli degli ultimi anni.
La vicenda narrata è quella della spy-story per eccellenza del cinema mondiale, quella di George Smiley, il grigio anti James Bond , incaricato di trovare il doppiogiochista nella file dei servizi segreti britannici (la Talpa del titolo italiano, quello inglese era molto migliore : Tinker Tailor Soldier Spy , ovvero i quattro nomi in codice degli agenti del Circus , lo Stagnaio, il Sarto, il Soldato e il Povero) . A completare la ricetta una succulenta di dose di caratteristi britannici che rendono il piatto veramente irresistibile per i maniaci del casting come chi scrive: oltre al premio Oscar Colin Firth, ci sono infatti Kathy Burke, Stephen Graham (nessuno sa chi è ma tutti lo avete visto.
Chiedete referenze a Guy Ritchie), Tom Hardy ("Inception"), il veterano Ciaran Hinds , Toby Jones, Jared Harris (Moriarty nell'ultimo Sherlock), Simon McBurney e uno dei più grandi villain del cinema anglosassone, Mark Strong. Gli ingredienti sono giusti per un mix adrenalico, vedremo se Alfredson conferma l'ottima impressione destata dal suo precedente film. Altre due cosette curiose: "Non avere paura del buio" è il remake di una serie televisiva intrigante degli anni settanta, un thriller spaventosuccio niente male.
Qua si segnala per l'esordio del geniaccio dei comic book di Troy Nixey alla regia, ma soprattutto dal fatto che dietro al timone c'è l'ombra (produttiva) di Guillermo Del Toro. Potrebbero essere euro non spesi male. Infine c'è il genio di Steve McQueen, che dopo Hunger ci regala un'altra tela di immagini "videopittoriche" delle sue. "Shame" vede troneggiare nel cast Michael Fassbender, qui anche ripreso "full frontal" per la gioia delle ammiratrici di sesso femminile.
Odissea di un uomo malato di dipendenza dal sesso, recita la trama, ma è un'Odissea di appartamenti e camere di albergo, grigia, plumbea e poetica come solo McQueen sa fare. Da vedere. Che gioia. Da tempo non riuscivo a trovare ben tre film che valessero veramente la pena di spendere i nostri i soldi in un'unica settimana. E non ho scritto di Montaldo perchè prima lo voglio vedere. Forse hanno ragione i Maya, il mondo sta finendo. Andate al cinema il più possibile, nel caso. Marco Cei Per vedere i film in programmazione a Firenze, cliccate qui.