Firenze - La battaglia avvenuta nei boschi della Val di Susa è un episodio vergognoso in sé, e una sconfitta della politica e del suo ruolo di mediazione. Alla fine si è lasciato il campo all’azione di frange violente che solo alcuni pseudo-politici possono avere la sfrontatezza di sostenere, e voglio manifestare anch’io la mia piena solidarietà alle forze dell’ordine, che svolgono un lavoro delicatissimo e spesso ingrato. ” E’ quanto afferma il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci a commento dei disordini avvenuti in Piemonte. “E’ anche vero – continua Barducci - che non si può affrontare un problema come l’attraversamento della Tav senza la partecipazione alle scelte degli enti locali, in particolare i comuni, e senza il coinvolgimento dei cittadini.
L’esperienza di Sesto Fiorentino insegna che anche problemi complessi come il passaggio dell’Alta velocità in un territorio, possono essere affrontati con la mediazione della politica e la partecipazione attiva della popolazione”.“Ad esempio, da sindaco di Sesto Fiorentino, ho chiesto che l’osservatorio ambientale relazionasse ogni mese alla Giunta comunale, in modo da poter affrontare con puntualità ogni problema ed ogni disagio che si è presentato. I cittadini - ha concluso Andrea Barducci - hanno il pieno diritto di essere informati e di partecipare attivamente alle scelte che vengono prese sul loro territorio” “Le buone ragioni non chiedono la violenza e per questo condanniamo con forza gli episodi accaduti ieri in Val Susa a margine della manifestazione pacifica indetta dal Movimento No-Tav – commenta il WWF che aggiunge - La violenza mortifica proprio quei 50-70 mila manifestanti che hanno partecipato al corteo festoso tra Exilles e Chiomonte, contestando civilmente le priorità di intervento sulla direttrice ferroviaria Torino-Lione.
Il merito delle questioni purtroppo si annulla quando al confronto si sostituisce la protesta violenta. Bene avevano fatto dunque i comitati nel loro comunicato del 1 luglio ad affermare che forme di lotta non pacifica non sarebbero state “tollerate, giustificate e non fanno parte del DNA del Movimento No Tav. Ma anche la stessa militarizzazione del territorio è un fallimento delle istituzioni che negano il confronto e il dialogo”. Bisogna tornare al più presto a discutere nel merito, visto che il progetto della nuova linea Torino-Lione fa acqua da tutte le parti sia dal punto di vista tecnico che economico-finanziario e, per questo, riteniamo che il Governo italiano stia prendendo in giro l’Europa.” Per il WWF le vere priorità di intervento nei collegamenti tra l’area metropolitana torinese e la Francia sono quelli dell’adeguamento del nodo di Torino, della realizzazione della cintura merci e del Servizio Ferroviario Metropolitano.