Comitato Pendolari della Valdichiana, Comitato Pendolari Valdarno Direttissima e Comitato Pendolari "Mugello attaccati al treno" si uniscono contro gli aumenti delle tariffe degli abbonamenti e dei biglietti ferroviari in vigore dal 1 luglio. Sugli abbonamenti ferroviari si passerà, "da 27,50 a 28 euro per un abbonamento mensile per una tratta di 10 Km, da 35,5 a 36 per una di 20 Km fino ad arrivare a 83 euro (dai precedenti 82,50) per una tratta di 100Km oppure a 101,50 euro (dai precedenti 100) per una tratta di 150 km". Visto il servizio carente di Trenitalia sui treni dei pendolari "l'adeguamento delle tariffe dei mezzi di trasporto pubblico all’indice d’inflazione" - anche se di qualche euro - pare fuori luogo.
I pendolari denunciano questo "adeguamento" che pesa nelle loro tasche, soprattutto in un periodo di crisi come questo, mentre la qualità del servizio, con l'arrivo dell'estate, è addirittura peggiorata. Mancanza di informazioni, aria condizionata non regolabile con temperature polari o equatoriali, porte bloccate e servizi igienici senza acqua e spesso sporchi sono alcuni dei disservizi che quotidianamente i pendolari trovano sui treni regionali o regionali veloci. I pendolari, nonostante mettano mensilmente e in modo anticipato soldi nelle casse di Trenitalia, continuano ad essere considerati clienti di serie B rispetto a quelli dell'Alta Velocità, che invece hanno informazioni, sconti e offerte a non finire. I Comitati dei pendolari ritengono che - vista la situazione - più che un "adeguamento delle tariffe" si tratti di un "balzello" e chiedono alla Regione Toscana di intervenire in maniera ferma con Trenitalia per far sì che i cosiddetti adeguamenti tariffari possano servire a migliorare realmente il servizio e farci viaggiare in maniera dignitosa come dovrebbe essere in un Paese civile.
I tre Comitati invitano perciò i pendolari a inviare email di protesta all'ufficio Trasporto pubblico della Regione Toscana, all'ndirizzo numeroverdetpl@regione.toscana.it per sollecitare il suo intervento su Trenitalia. Il Comitato pendolari “Mugello, attaccati al treno” ha inoltre deciso di lanciare una campagna per incentivare la segnalazione dei disservizi che i pendolari subiscono ogni giorno. La Regione Toscana sostiene che siamo la linea con gli utenti più soddisfatti, sulla base delle segnalazione fatte dai nostri pendolari.
Certo è che, se in un mese drammatico come Aprile, sono arrivate solo 38 segnalazioni, dobbiamo fare uno sforzo per far capire a tutti quali sono le nostre reali condizioni di viaggio. Come pendolari, sappiamo che il malcontento invece serpeggia e a volte esplode, ma ormai in molti ritengono che la segnalazione sia un’arma spuntata. Ma non è così: è solo con le segnalazioni che la Regione attiva controlli e prende in considerazione la nostra situazione. Su queste considerazioni, abbiamo pensato di porci un obiettivo: per riattivare lo stimolo a segnalare, in tanti, raccogliere tutte le segnalazioni e portarle materialmente alla Regione Toscana e a Trenitalia a fine settembre.
Alcuni membri del Comitato, autotassandosi, hanno preparato 2000 bigliettini da visita con i riferimento per le segnalazioni, e li distribuiranno nei prossimi giorni sui treni della linea Faentina. Perché ogni volta che facciamo tardi al lavoro, a scuola, che ci tocca attraversare i binari di SMN di corsa per prendere le coincidenze, ogni volta che stiamo in piedi, al caldo, al freddo, sotto l’acqua che entra nei vagoni, ogni volta che si incendiano i motori, se l’accaduto non viene segnalato, per chi gestisce e per chi controlla il servizio, è come se non fosse mai accaduto". Il Comitato chiede dunque ai pendolari di segnalare ogni disservizio: chiamando il numero verde 800-570530 o inviando una mail a numeroverdetpl@regione.toscana.it Nel caso di segnalazione tramite email chiede ai pendolari di inviare per conoscenza la segnalazione anche a: pendolarimugello@yahoo.it, così da poter raccogliere tutte le segnalazioni. "Non vi stancate.
Abbiamo bisogno, ora , di questo vostro piccolo ma grande supporto, fondamentale per difendere la nostra linea e il nostro diritto a viaggiare in condizioni decenti"