Firenze - Sarà un dossier a renderne conto, con i dati, i fatti, le azioni che descrivono e ripercorrono, attraverso ritagli di stampa e non solo, la battaglia istituzionale promossa dai sindaci del Chianti, unitamente alla Regione, alle Province di Firenze e Siena, alla popolazione e alle associazioni di categoria, per tutelare gli interessi dei cittadini contro l'intenzione del governo, recentemente confermata dal viceministro per le Infrastrutture Roberto Castelli, di introdurre un pedaggiamento sul raccordo autostradale Siena-Firenze. Dati sull'inadeguatezza, sulla pericolosità della viabilità, sull'assenza di requisiti strutturali e di sicurezza che mettono a repentaglio la vita di chi la percorre, sul pesante bilancio che segnala la media di una o due chiusure a settimana della carreggiata in entrambe le direzioni a causa di sinistri non di rado mortali, articoli di stampa relativi alle iniziative condotte dai sindaci per protestare contro l'idea di far subire ai cittadini, agli studenti, ai lavoratori, agli imprenditori quello che sin dallo scorso anno, dalle prime forme di protesta, è stato bollato come “un balzello iniquo e ingiusto”.
Alla vigilia del voto che la Camera esprimerà sulla questione domani, sono i sindaci Massimiliano Pescini (San Casciano in val di Pesa), Ida Beneforti (Impruneta), Sestilio Dirindelli (Tavarnelle Val di Pesa) e Maurizio Semplici (Barberino Val d'Elsa) ad annunciare una nuova azione istituzionale che mira ad informare e a tenere alta l'attenzione sulla questione pedaggio coinvolgendo direttamente il Parlamento italiano. All'ipotesi che la proposta di legge ottenga il via libera i sindaci rispondono esprimendo una posizione di aperto dissenso che non si limita alle parole.
Il report sull'Autopalio sarà presto sui banchi di centinaia di senatori e deputati. E' a loro che i sindaci intendono consegnare personalmente la documentazione che al momento è in fase di preparazione. “Le condizioni disastrose dell'Autopalio – dichiarano i sindaci - i rischi legati alla sicurezza e la cronaca della protesta, attestata da centinaia di articoli giornalistici: di questo sarà composto il plico che trasmetteremo direttamente ai parlamentari perché possano rendersi conto della gravità dell'ingiustizia e della complessità della questione che fa emergere peraltro la grande confusione nella quale naviga il centrodestra.
Dopo l'impegno del Ministro Matteoli ad attivare un tavolo con la Regione, le Province, Anas per l'elaborazione di un progetto di ammodernamento e messa in sicurezza della strada con relativo piano di finanziamento, il governo fa un passo indietro, contraddice se stesso entrando in contrasto con il percorso intrapreso fino a questo momento. Il leghista Castelli boccia in Commissione Ambiente una risoluzione del Pd che prevedeva un ripensamento complessivo sul tema. Ci pare che tutto questo abbia davvero poco senso.
Il governo è intenzionato ad andare avanti sui pedaggi per le strade a gestione Anas, noi continueremo a batterci perché questo tira e molla non travolga nel baratro della gabella i diritti e la sicurezza dei cittadini, continueremo a batterci per fermare la caduta libera dell'Autopalio”.