L’informativa sull’organico di diritto per l’a.s. 2011/2012 del personale Ata della provincia di Firenze conferma, come risulta dal Decreto prot. N.8499 del 23 giugno 2011 del Direttore Regionale della Toscana Dott.ssa Palamone, il taglio del personale scolastico per la provincia di Firenze: 187 posti in meno a fronte di un taglio totale regionale di 737. Nella provincia inoltre sono state attuate razionalizzazioni di istituti non previste dalla normativa ( passati da 125 Istituzioni a 120) e il virtuosismo ha comportato ulteriori tagli causati dall’incongruità delle tabelle in particolare per i collaboratori scolastici (esempio San Casciano).
In particolare si perderanno: 148 collaboratori scolastici, 32 Assistenti Amministrativi, 2 Assistenti tecnici, 5 Direttori dei Servizi Generali Amministrativi. Come già rappresentato nel documento del 23.05.2011 il taglio di ulteriori 187 unità di personale ATA è insostenibile perché si va a sommare ai tagli dei 2 anni precedenti per un totale di 458 posti in meno a fronte di un aumento consistente della popolazione scolastica (solo nell'ultimo anno 1.000 alunni ca.). Quest’anno si sono registrate numerose difficoltà nell’organizzazione scolastica con aumento dei carichi di lavoro del personale, con situazioni al limite della sicurezza, e con un aumento del contenzioso e del disciplinare; in molti casi si è garantito il funzionamento delle scuole grazie solo alla disponibilità del personale che si è visto costretto a rinunciare alle prerogative contrattuali subendo imposizioni di orario spezzato o itineranze forzose. "Il prossimo anno scolastico - sottolineano le sigle sindacali FLC CGIL GILDA-UNAMS CISL SCUOLA COBAS SCUOLA UIL SCUOLA - con gli organici ridotti ulteriormente, vedrà molte istituzioni scolastiche impossibilitate ad aprire i plessi in particolare le monosezioni della scuola dell’infanzia con problemi di sicurezza, vigilanza, supporto alla didattica e assistenza di base agli alunni portatori di disabilità.
La nostra posizione di protesta, di contrarietà a qualsiasi criterio di riduzione mascherato da falsi enunciati di razionalizzazione delle risorse per maggior efficacia ed efficienza, viene riconfermata in tutte le sedi; chiediamo all’Amministrazione di rappresentare le situazioni di disagio e disfunzione a tutti i livelli sovraordinati, Direzione Scolastica Regionale, Ministero, Regione Toscana e Prefetto al fine di ottenere una quota compensativa di organico da ridistribuire alle istituzioni scolastiche con maggiori difficoltà e con particolare riguardo alla scuola dell’infanzia e primaria, alla presenza di alunni portatori di handicap e al personale con riduzione di mansionario. Riepilogando la situazione complessiva. Scuola Infanzia: non sappiamo se la Regione Toscana continuerà a finanziare le richieste di generalizzazione che porterebbero alla eliminazione delle liste di attesa; si sta parlando di 156 sezioni potenziali in tutta la Regione.
Lo Stato non finanzierà nessuna nuova sezione, mancano 30 posti solo per la provincia di Firenze. Da 2 anni (con questo 3!) lo Stato non attiva nuove sezioni di scuola dell'infanzia interrompendo la generalizzazione di tale ordine di scuola. Per gli altri ordini di scuola, in presenza di un aumento di circa 1.000 alunni Scuola Primaria: non sappiamo se e come potranno essere accolte le richieste di attivazione di nuovo tempo pieno, solo per la Provincia di Firenze erano 38/40; devono essere coperte le necessità sulla lingua inglese.
Tagliati 109 posti, mancano oltre 100 posti per accogliere le richieste di TP e le necessità sull'inglese. Scuola Secondaria primo grado: vista la presenza di classi con 29/30 alunni non sappiamo se saranno autorizzate nuove classi. Mancano 30/35 docenti. Scuola secondaria secondo grado: anche in questo caso ci aspettiamo che siano autorizzate nuove classi laddove il numero degli alunni fosse superiore a 30 e per garantire le scelte degli indirizzi dei ragazzi.
Tagliati 49 posti. Ci sono 10 scuole dove le classi sono formate da un numero di alunni superiore ai 29. Gli alunni della secondaria sono 38.995, le classi complessivamente sono 1659 ed ospiteranno 727 alunni disabili con una media alunni per classe di 23,50: ricordiamo che la normativa prevede che in caso di disabilità grave le classi non dovrebbero superare i 20 alunni. Tenuto conto che oramai la certificazione scolastica è assimilata alla L. 104 sulla invalidità, gli alunni sono tutti gravi.
Scuola per Adulti (CTP): verifica delle iscrizioni che scadevano il 31 Maggio, ripristino organico necessario a garantire il diritto allo studio per tutti quelli che lo chiederanno, anche se adulti. Le OO.SS. si dichiarano non disponibili ad accettare questi tagli "in contrasto con le leggi, a partire da quella sulla sicurezza" e denunciano con forza "l'esito di questi tagli che, aggiunto a quello dei docenti: metterà in dubbio l'apertura di molti plessi; renderà precaria la sicurezza all'interno degli edifici scolastici diminuendo i livelli di sorveglianza; peggiorerà il livello di funzionamento amministrativo proprio nel momenti in cui, alla scuola dell'autonomia, si assegnano nuovi e più gravosi impegni; non garantirà il pieno ed efficace funzionamento della scuola in base a quanto previsto dagli ordinamenti; peggiorerà in modo irreversibile la qualità della scuola della nostra Regione, ripercuotendosi, di fatto, sulle esperienze più innovative e positive (tempo pieno, tempo prolungato, ecc.); non garantirà il diritto allo studio per tutti i cittadini in età; renderà sempre più difficile il processo di inclusione e di integrazione; non garantirà più la scuola dell'eguaglianza dei diritti; lascerà molti lavoratori precari della scuola senza alcuna prospettiva di lavoro.
Si impegnano a promuovere e sostenere tutte le iniziative necessarie per contrastare le scelte del governo, comprese quelle di carattere legale". Le organizzazioni sindacali chiedono pertantoal Ministro, "la sospensione immediata dei tagli di organico ATA, la cui gravità e casualità hanno indotto il TAR del Lazio a sollevare la questione della loro legittimità davanti alla Corte Costituzionale"; al Dirigente dell'USR della Toscana, "una piena assunzione di responsabilità, esercitando quella discrezionalità che gli viene attribuita dal Ministro in materia di organici ATA, che assicuri il ripristino, in sede di organico di fatto, di una quota compensativa, necessaria a garantire l'avvio regolare del prossimo anno scolastico"; ai Dirigenti Scolastici, "la esplicita denuncia di tutte le sofferenze, le disfunzioni ed il mancato rispetto delle norme di sicurezza e la garanzia che non verranno violate le norme contrattuali del personale".
Rapezzi, Cai, Velani, Serafini e Di Donna sollecitano inoltre gli Enti Locali, la Regione, le forze politiche, la società civile, ad intervenire con iniziative concrete per "contrastare questo vero e proprio smantellamento della scuola pubblica e per garantire la necessaria qualità del nostro sistema scolastico". Tra le iniziative proposte: Aprire un tavolo di monitoraggio delle scuole con Regione, Provincia e Comuni, a seconda delle competenze, sul tema della sicurezza.
Partendo dalla situazione edilizia, tenendo conto delle sofferenze di organico e del numero degli alunni presenti nelle singole scuole, evidenziare le situazioni di rischio mettendo in atto tutte le iniziative atte a prevenire pericoli di qualsiasi tipo. Aprire un tavolo di monitoraggio con Regione, Provincia e Comuni, a seconda delle competenze, sui finanziamenti alle scuole, sui modelli orari ed organizzativi, sull'attuazione della riforma della secondaria e sull'applicazione del sistema integrato di Istruzione e Formazione Professionale, al fine di ottimizzare e valorizzare le risorse e le energie che arrivano nelle scuole stesse da più parti.
Aprire un tavolo di monitoraggio con Regione, Provincia e Comuni, a seconda delle competenze sulla qualità dell'integrazione scolastica relativa agli alunni stranieri e agli alunni disabili. Sospendere tutte le iniziative di verticalizzazione e razionalizzazione degli istituti al fine di verificarne la ricaduta sulla composizione degli organici.