"Chiuso il Variety a Firenze sud, ora chiudono anche il Principe e il Fiamma - spiega Ornella De Zordo capogruppo di perUnaltracittà - tutti cinema la cui attività andava bene, senza troppi problemi legati al calo di spettatori che colpisce la categoria. E allora perchè cala la saracinesca? Evidentemente ci sono aspettative di maggiori guadagni, magari con una bella operazione speculativa, immobiliare o di altro tipo. Intanto gli spettatori di quartiere, quelli per cui il cinema nella loro zona era un riferimento, spesso anziani restii a lunghi spostamenti, restano con una città più vuota, con qualche occasione in meno.
L'Amministrazione, sempre prodiga di parole e proclami, tace. Sarebbe invece importante che l'intera questione fosse affrontata, con vincoli di destinazione d'uso che scoraggino le trasformazioni in residenze o altro, e soprattutto con indirizzi e azioni concordate con gli operatori che riguardino l'intero settore: a proposito, che fine ha fatto il Piano Cinema promesso dal vicesindaco? Può essere scomodo, può essere faticoso, ma con le sole chiacchiere si affermerà una Firenze sempre meno vivibile, ostaggio delle attività più remunerative al momento contingente, e incapace di offrire occasioni sociali e culturali a chi non rientra nel "target" dei locali alla moda, dei negozi di griffes, dei remunerativi giri per turisti mordi, spendi e fuggi, magari con l'attrattiva dei supercafoni di Jersey Shore sguinzagliati per la città."