Un 2010 dagli incassi strepitosi ed il tutto esaurito sfiorato diverse volte grazie anche a prime di spessore con attori e registi presenti in sala. Questa l'eredità dell'ex Teatro, trasformato in Multisala dotata di Impianti ad effetto 3D, che rischia di andare perduta. I detentori della licenza cinematografica non hanno alcuna intenzione di chiudere, ma il contratto di affitto dello stabile è in scadenza ed i proprietari non intendono rinnovarlo, preferendo la destinazione dello stabile tra via Giovanni Lanza e via Aretina a complesso residenziale.
In un primo tempo il pensiero è andato alla ricerca di licenze in atto da parte della Multisala di Novoli che per poter aprire necessita di circa 3000 posti in concessione per colmare il gap con le attuali autorizzazioni in possesso del colosso Medusa, ma in tal senso si è espressa la voce dell'intera categoria locale allontanando ipotesi di vendita a terzi dei posti, che sarebbero comunque solo 1000. Sulla vicenda, dopo la nota diramata dai proprietari del Cinema che si preoccupavano anche dei dipendenti che resteranno a spasso dal 31 gennaio dopo 10 anni di servizio, è intervenuto Palazzo Vecchio sostenendo che le autorizzazioni a procedere con eventuali lavori urbanistici sono lungi dal trovare pieno accoglimento. Si è mossa anche la Regione Toscana con il capogruppo Bugli e i consiglieri Brogi, Danti e Tognocchi:“Ogni volta che chiude un cinema la città s’impoverisce, il Comune non ceda, al Variety deve proseguire l’attività cinematografica” “Domani, mercoledì sera, saremo al cinema Variety per manifestare contro la chiusura dell’attività cinematografica.
Questa multisala è una realtà importante per la città di Firenze che oltretutto stava ottenendo anche ottimi risultati di pubblico”. Così Vittorio Bugli, capogruppo, Enzo Brogi, Pier Paolo Tognocchi e Nicola Danti, presidente della Commissione Cultura, sono intervenuti sul caso della multisala Variety di Firenze. Gli esponenti del gruppo Pd in Consiglio Regionale hanno incontrato stamattina i gestori della programmazione cinematografica della multisala che il prossimo 31 gennaio vedranno arrivare a scadenza il contratto d’affitto. “Non vogliamo entrare – spiega Enzo Brogi – nelle questioni che riguardano i singoli imprenditori, ci interessa però che la città di Firenze non s’impoverisca ulteriormente e la chiusura del Variety purtroppo porterebbe proprio in questa direzione.
Nell’incontro è stato fatto il quadro della situazione e si è compreso che ad oggi non è stato possibile trattare alcun rinnovo del contratto d’affitto. Da parte nostra ci impegniamo non solo con la presenza di domani sera, ma anche attivandoci presso il Comune di Firenze affinché l’attività cinematografica non venga cancellata lasciando il posto ad altri utilizzi”. “Ogni volta che si chiude una sala per la cultura Firenze s’impoverisce – aggiungono Bugli e Danti - ci impegneremo affinché la destinazione d’uso non cambi.
L’amministrazione comunale non ceda, al Variety deve proseguire l’attività cinematografica. Le intenzioni del Comune sono chiare, noi continueremo a monitorare la situazione. Ci auguriamo che i proprietari dell’immobile ci ripensino, per la città di Firenze sarebbe davvero un peccato. In un momento come questo inoltre – continuano Danti e Bugli – in cui ci scontriamo con tante difficoltà sarebbe davvero sbagliato perdere un’attività che sta funzionando ed è addirittura in crescita rispetto agli anni scorsi”. “E’ giusto – commenta Pier Paolo Tognocchi - che la Regione stia sempre dalla parte di chi non vuol chiudere gli spazi della cultura e quindi anche in questo caso è importante far sentire la nostra voce affinché l’attività resti in piedi.
Come Regione - conclude Tognocchi – dobbiamo proseguire con l’impegno costante al fine di non svuotare o impoverire le nostre città e i nostro centri cittadini dalle attività culturali come quella cinematografica”. “Domani in commissione urbanistica chiederò alla presidente Meucci di affrontare mettendola in calendario al più presto con gli uffici, la questione Variety alla luce non solo del piano strutturale, ma sopratutto delle norme cosiddette ‘antiquadra’ approvate qualche mese fa, che non credo consentano fattivamente di mettere in pratica ciò che potrebbero essere i desiderata della proprietà, ma soltanto una banale ristrutturazione dell'immobile”.
Questa la dichiarazione della vicecapogruppo di Futuro e Libertà Bianca Maria Giocoli. “Infatti – ha aggiunto Giocoli – non credo che la soluzione della realizzazione di mini appartamenti possa, alla luce della normativa vigente, andare avanti così come sembra volesse fare la proprietà, ma è importante che gli uffici facciano chiarezza in merito. E quale migliore occasione della commissione urbanistica? Sarà anche importante sapere se vi siano attualmente richieste di varianti o istanze similari giacenti in via Andrea del Castagno da parte della proprietà”.
“Trattandosi comunque di varianti di destinazione urbanistica, l'ultima parola spetta in ogni caso al consiglio comunale” ha concluso la consigliera. “Salvaguardare l’attività del multisala Variety e tutelare l’occupazione di coloro che vi lavorano”: è la proposta lanciata dal Consigliere PdL Emanuele Roselli, che era già intervenuto sul tema lo scorso mese di luglio con un’interrogazione per conoscere il futuro di questa attività ricreativa, ospitata in un immobile interessato, a quanto pare, da provvedimento di sfratto e da possibile cambiamento di destinazione d’uso.
Dalla risposta era emerso un quadro molto incerto che rimandava in ogni caso all’approvazione del Piano Strutturale recentemente adottato dal Consiglio Comunale. “La prossima chiusura del multisala, prevista per il 30 gennaio, priverebbe una zona periferica della città, che vanta pochi punti di aggregazione, della principale attrattiva della zona, con ricadute negative in termini di socializzazione e di indotto economico – ha notato Roselli –. Sarebbe pertanto opportuno che il Consiglio Comunale si esprimesse con un indirizzo all’Amministrazione sulla scelta da assumere, ricordando che sono in gioco la vivacità della periferia sud della città e la salvaguardia dei lavoratori che vi sono impiegati.
E’ condivisibile la necessità di tutelare le sale cinematografiche a rischio di chiusura nel centro storico ove rappresentano una risorsa in termini di vivibilità, ma al tempo stesso non vanno trascurate le periferie che necessitano di riqualificazione e di politiche di contrasto al possibile degrado fra le quali figura certamente la sopravvivenza di un multisala come il Variety, molto frequentato ed apprezzato”. “Resta quindi da capire cosa effettivamente ha portato alla chiusura del multisala, se vi sono sviluppi riguardanti la destinazione dei locali, e come l'amministrazione intenda muoversi al riguardo – ha concluso il consigliere PdL –.
Non si capisce infatti per quali motivi si debba interrompere una attività di questo tipo con risultati economici positivi, se non si hanno in mano, da parte della proprietà, concreti progetti di sviluppo. Ci auguriamo, nell'interesse dei lavoratori coinvolti e dello sviluppo del quartiere, che le parti in causa e l'amministrazione chiariscano al più presto i dettagli di questa vicenda così delicata e urbanisticamente rilevante”.