Firenze - “L'Italia è stata lasciata da sola” sono state queste le parole usate dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per sintetizzare l'esito della riunione dei ministri dell'Interno della Ue, svoltasi a Lussemburgo sull'emergenza immigrazione. “E' stato un incontro deludente - ha detto il ministro - e la linea passata è quella che l'Italia deve fare da sola. La riunione - ha spiegato Maroni - si è conclusa con un documento, sul quale c'é stata la mia astensione, che non prevede alcuna misura concreta.
Noi, quando c'é stato bisogno, abbiamo espresso la nostra solidarietà verso la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo. Ma a noi, in questa situazione di grave emergenza, ci è stato detto 'cara Italia, sono affari tuoi e devi fare da sola'”. Attivare la direttiva europea per la protezione temporanea dei rifugiati “é prematuro”: a ribadirlo da Lussemburgo - dove è in corso il Consiglio dei ministri degli interni della Ue - è la commissaria Cecilia Malmstrom, ricordando come quelle norme risalgano alla crisi del Kosovo, e quindi riguardano una situazione di “centinaia di migliaia di profughi”.
“E noi - ha aggiunto - non siamo ancora a questo punto”. A partire da domani saranno tutti dotati di un permesso di soggiorno temporaneo i 483 migranti accolti nelle strutture ricettive toscane. L'assessore alla Protezione civile della Provincia di Firenze Stefano Giorgetti ha illustrato la novità nella seduta del Consiglio provinciale che si è aperta oggi con una relazione sulla collocazione dei migranti nel territorio fiorentino e regionale. "Abbiamo appena saputo - ha spiegato - che da domani verrà consegnato il permesso di soggiorno per sei mesi a tutti i migranti accolti nella Regione.
Nelle strutture fiorentine ad oggi queste persone non hanno creato nessun tipo di problema, c'é una collaborazione, e non ci sono state segnalate fughe". Nelle 7 strutture del territorio di Firenze sono ospitate omplessivamente 98 persone. "Fin'ora abbiamo ricevuto i migranti - continua Giorgetti - ma stiamo anche pensando ai profughi, in base anche dalle indicazioni giunte a livello ministeriale. Abbiamo pertanto predisposto una scheda con cui i Comuni ci dovranno dire quanti sono i possibili ricoveri e ambienti atti ad accogliere queste persone per capire quanti altri ne potremmo ospitare.
La Toscana, come ha ricordato il presidente Rossi, ha comunque già fatto la propria parte, e anche le altre Regioni dovranno ora fare la loro". Per il capogruppo del Pd Stefano Prosperi il modello toscano di accoglienza può essere d'esempio per tutto il Paese e può contribuire a ribaltare il ragionamento sul movimento migratorio in atto, "dall'impostazione emergenziale e securitaria del Governo a una seria politica di accoglienza e immigrazione regolata, che tenda all'inserimento nella comunità nazionale di nuovi cittadini".
Il Governo "dovrebbe occuparsi in modo più serio di questo problema, invece che concentrarsi su presunte nipoti di capi di stato esteri, perché ci sembra una fattispecie non maggioritaria rispetto alle persone che sono giunte a Lampedusa nelle ultime settimane". Il gruppo Idv Andrea Cantini critica aspramente l'operato del Governo sulla gestione dei migranti, "sia con i rapporti con i Paesi di provenienza e sia per quanto riguarda la gestione degli stessi nel nostro territorio. Una nota di critica anche all'opposizione che si è dimostrata confusionaria, altalenante nelle proposte e poco credibile nel dare risposte concrete alla risoluzione del problema".
Riccardo Lazzerini (capogruppo di Sinistra ecologia e libertà) registra che "l'italiano, migrante per stira e necessità, guarda incredulo e impaurito il processo migratorio in atto. Una paura scaturita da un ventennio disseminato d'odio mediante un'onda mediatica che non ha precedenti nella nostra storia". Un processo determinato dalla "sitiazione internazionale di forte ingiustizia sociale che vede una piccola parte del mondo arricchirsi alle spalle della parte più grande. In questo contesto il gruppo Sel della Provincia ritiene che le misure messe in campo dalla Regione Toscana stabiliscono un modello da seguire: piccoli centri di accoglienza, dignitosi, a misura d'uomo e solidali".
Il modello toscano di risposta alla questione dei migranti "che fuggono dalla guerra, dalla crisi economica, dalla disoccupazione, dall'incertezza politica e dalla miseria - dicono Andrea Calò e Lorenzo Verdi per Rifondazione comunista - rappresenta il volto umano di un'Italia che diversamente dai respingimenti xenofobi e razzisti, solidarizza, include ed accoglie. Nessun cordone sanitario o respingimento o pattugliamento potrà fermare gente disposta a morire pur di avere una chance diversa di vita".
I consiglieri del Pdl, attraverso il capogruppo Samuele Baldini, "consapevoli della drammaticita' e complessità di tutta la vicenda, chiediamo tutta l'attenzione possibile affinché l'emergenza sia gestita senza proclami o capziosi attacchi al Governo ma nell'interesse dei cittadini e delle loro legittime preoccupazioni. Constatiamo purtroppo che il tanto sbandierato modello toscano così perfetto ed efficiente non appare: anche di fronte a numeri piccoli si sono verificate fughe e disservizi. Per quanto ci riguarda confermiamo il sostegno alla linea del Governo Berlusconi soprattutto in merito all'ipotesi del rilascio di permessi temporanei di soggiorno affinche' l'Europa e i Paesi membri facciano la propria parte e non lascino soli gli italiani".
Marco Cordone (Lega Nord) rivolge un plauso al Ministro Maroni per l'accordo che ha raggiunto col Primo ministro tunisino e con la Francia per la vigilanza congiunta nel bloccare gli arrivi dalle coste tunisine e per il rimpatrio immediato dei clandestini. Tutte queste persone "non devono partire ma vanno aiutate a casa loro. Chi proviene dalla Tunisia non è profugo e noi dobbiamo ospitare solo i profughi e non i clanedestini che devono essere espulsi. Certo prendiamo atto che in Toscana non c'è un Cie e oggi paghiamo l'assenza di un Cie in questa situazione.
Considero ottima la proposta del Ministro Calderoli di utiizzare una parte dell'Esercito per fermare i flussi dell'immigrazione clandestina". Per il capogruppo dell'Udc Federico Tondi, "quello che manca è la ragionevolezza e una seria prospettiva di governo dell'immigrazione: deficit espressivo della più ampia incapacità a prendere sul serio i problemi della gente e quelli posti dalla storia".