Nelle prossime settimane, come negli altri Comuni toscani, anche a Tavarnelle potrebbero giungere piccoli gruppi di profughi e il Comune, che non vuole farsi trovare impreparato, ha già messo in moto una macchina organizzativa che fa leva sulla rete della solidarietà. Un profugo ogni mille abitanti è il criterio stabilito per l’accoglienza dei migranti in Toscana e recentemente indicato dalla Regione e dalla Provincia anche all’amministrazione comunale di Tavarnelle, nell’ambito di un recente incontro istituzionale che ha visto la partecipazione del sindaco Sestilio Dirindelli, in rappresentanza dell’Unione comunale del Chianti fiorentino.
Calando il dato nella realtà tavarnellina, si stima che con la prossima ondata di migranti, prevista dal Governo, potrebbero essere 8 le unità, probabili componenti di nuclei familiari, a raggiungere il Comune chiantigiano. “Se, come indicato dal Ministero degli Interni, – dichiara il Sindaco Dirindelli, in qualità di presidente dell’Unione del Chianti fiorentino - i prossimi arrivi saranno costituiti per lo più da famiglie, donne o uomini con bimbi al seguito gli spazi e le sistemazioni destinati ad accoglierle non possono che essere abitazioni e strutture adeguate dove i migranti siano messi in condizioni di vivere dignitosamente, potendo iniziare ad intraprendere un percorso di integrazione nel tessuto sociale della comunità”. Prima ancora di sapere se e quando si verificherà lo sbarco dei profughi nel Chianti il Comune di Tavarnelle si è attivato informando e verificando la disponibilità delle realtà che operano sul territorio nel settore del sociale e sul fronte della cooperazione internazionale.
“All’emergenza della crisi nordafricana - prosegue il sindaco Dirindelli - l’amministrazione comunale intende rispondere con la messa in piedi di un piano organizzativo che cerca possibili soluzioni, trae forza dalla condivisione del senso di responsabilità e dalla collaborazione fattiva dei cittadini ed in particolare delle parrocchie e delle associazioni Caritas, Arci e Misericordia”. Quello dell’integrazione multiculturale e della convivenza pacifica tra popoli e culture diverse è un obiettivo che l’amministrazione comunale di Tavarnelle persegue da anni.
Tanti gli interventi e le azioni che testimoniano il ruolo centrale attribuito dal Comune alle politiche per l’integrazione. Tra gli altri si segnalano la presenza dello Sportello Migranti che offre supporto agli oltre 700 cittadini stranieri residenti a Tavarnelle e la costituzione della Consulta degli stranieri, disciplinata da un apposito regolamento. Un organo di cui solo pochi enti a livello regionale sono dotati. Il suo presidente, l’indiano Singh Sukhwant, che siede anche tra i banchi del consiglio comunale come consigliere comunale aggiunto, si esprime sull’emergenza immigrazione e sulle modalità con cui il Comune intende affrontarla.
“Sono dell’idea – dichiara Sukhwant – che le persone che chiedono aiuto, a prescindere dal loro colore di pelle, dalla loro lingua, dalle loro origini, vadano aiutate. La comunità di Tavarnelle ha risposto positivamente all’integrazione dei cittadini stranieri con i quali convive oggi senza conflitti e credo che si mostrerà altrettanto disponibile e ospitale nei confronti di eventuali famiglie di profughi che approderanno a questo territorio con la speranza di potersi salvare dalla guerra e dalla miseria”. Della consulta degli stranieri fanno parte anche Verbytska Mariya (Russia), Balla Abdulla (Albania), Ghaoui Nozha Bent Salah (Tunisia), Cherkaoui Ahmed (Marocco), Hamzoj Astrit (Albania), Rodriguez Gambao Eladio Flavio (Perù), Duka Emiljana (Albania), Kumar Balwinder (India). Emergenza profughi che tiene banco in tutta la regione e domani un incontro è convocato dalla Provincia di Prato con Comuni, Caritas e Asl Si svolgerà un incontro di aggiornamento sull’emergenza profughi.
Il presidente Gestri e l’assessore alle Politiche sociali, Loredana Ferrara, hanno invitato i sindaci di tutti i Comuni, il direttore generale della Asl 4, Bruno Cravedi e il direttore della Caritas diocesana. L’invito è finalizzato a un confronto sull'emergenza che vede coinvolta la Regione Toscana. La Provincia di Prato, infatti, ha partecipato al Tavolo Regionale di Protezione Civile dove è stato fatto il punto sulla situazione attuale dei 500 profughi che hanno già trovato sistemazione presso alcune province della nostra Regione.
Nel corso dell’incontro saranno valutati quali possono essere gli eventuali interventi attuabili nel nostro territorio qualora ci fossero richieste ulteriori iniziative di supporto e di ospitalità