Firenze - Una mobilitazione regionale che coinvolga istituzioni, parti sociali, operatori del settore, per chiedere una modifica del de creto governativo sulle rinnovabili. E’ la proposta avanzata dal presidente Enrico Rossi al termine dell’incontro con i rappresentanti sindacali e un gruppo di lavoratori della Isi, che si è svolto questa sera a palazzo Strozzi Sacrati. Nel corso dell’incontro i lavoratori hanno espresso a Rossi le fortissime preoccupazioni circa la soluzione della crisi in atto.
Il presidente ha ribadito che la Regione resta vicina ai lavoratori e ha rinnovato l’impegno a seguire la vicenda con la massima attenzione. Ha annunciato di aver scritto al ministro Romani e al presidente Errani, perchè, ha ribadito, “il drammatico decreto del governo riguarda tutto il paese, il problema è nazionale”. “Istituzioni, sindacati, lavoratori del settore – ha detto Rossi – ma anche le partite Iva, le forze che hanno a cuore le problematiche ambientali, tutti insieme dobbiamo far sentire al gov erno la nostra voce, in una iniziativa regionale da organizzare rapidamente”. “Questo governo è un disastro – continuato Rossi-: non solo non aiuta la ripresa, ma affossa anche i s ettori dell’economia in crescita”.
“E’ una scelta sbagliata, per il metodo e il merito. Il metodo: si è presa una decisione dalla sera alla mattina – prosegue Rossi – senza consultare nessuno e senza la necessaria gradualità. Nel merito, è ancora peggio: si mettono in crisi famiglie e imprese che avevano avviato investimenti nel settore, si tolgono certezze agli imprenditori, si mette in crisi un settore innovativo per l’economia e l’ambiente e si contribuisce ad aumentare la nostra dipendenza dal petrolio, proprio mentre i prezzi della benzina salgono a cifre record”. La Toscana è la prima regione in Italia per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (non idriche) con i suoi oltre 1.500 KWh per abitante contro una media italiana di circa 334 KWh.
L’Irpet ha calcolato (nel 2007) che la realizzazione degli interventi finanziati dalle sole risorse pubbliche avrebbe prodotto una crescita del Pil dello 0,5% e 7mila nuovi posti di lavoro. E sempre dal 2007 la produzione di energia da fotovoltaico è passata in Toscana da 5,7 MW agli oltre 150 di oggi, a dimostrazione delle forti potenzialità di crescita del settore. Sono solo alcuni dei numeri della Toscana “green” che hanno fatto conquistare a questa regione il secondo posto nella classifica italiana dell’economia verde stilata dalla Fondazione Impresa.
Numeri e prestazioni che adesso subiranno una netta battuta d’arresto.