Le azioni e le esperienze messe in campo in provincia di Siena sul fronte delle energie rinnovabili sono state al centro della sessione di stamani, giovedì 20 gennaio, della Settimana dell'Energia promossa dalla Provincia di Siena, e hanno stimolato la conoscenza di progetti di green economy che stanno portando un contributo importante al raggiungimento dell’obiettivo Siena Carbon Free 2015. I lavori della mattina si sono aperti con la testimonianza di Roberto Parri, responsabile Esercizio Impianti geotermici di Enel Green Power. “Le 10 centrali geotermiche, per un totale di 11 gruppi di produzione, collocate nella provincia di Siena, di cui 6 centrali nell’area geotermica di Radicondoli, Chiusdino e Pianacce, e 4 impianti nell’area geotermica di Piancastagnaio – ha detto Parri – hanno una potenza in grado di soddisfare l’88 per cento del fabbisogno energetico della provincia di Siena.
Un risultato significativo che ha ancora ampi margini di miglioramento. Sarà importante, poi, lavorare sull’utilizzo di calore geotermico a basse temperature negli usi plurimi e sviluppare progetti che integrino diverse fonti geotermiche: su questo fronte, Enel Green Power ha un progetto che coniuga geotermico e biomassa e che può dare risposte importanti nell’ambito dell’efficienza energetica e della produzione di elettricità da fonte rinnovabile”. Edilizia ecoefficiente in provincia di Siena.
Esperienza didattica green, il corso sulla progettazione sostenibile presentato dall’architetto della Scuola edile di Siena, Luca Giannini. Il progetto è stato elaborato nell’estate del 2008 e il corso ha aperto i battenti nel 2009 con venti corsisti, nove docenti, un piano di studi con diverse discipline e vari cantiere-scuola. “Sul modello di apprendimento della scuola edile senese – ha spiegato Giannini – abbiamo proposto un corso dove i tradizionali stage in azienda sono stati affiancati da esperienze formative e testimonianze di aziende, personalità scientifiche del settore della green economy e memorie storiche locali”.
Possibili ipotesi di utilizzo del metallo liquido per autotrazione. L’intervento di Luciano Checcucci, della Cna di Siena, ha aperto, invece, nuovi scenari sull’uso del metano liquido per autotrazione. “Il metano liquido – ha detto Checcucci – è, per sua natura, meno inquinante e più conveniente rispetto ai carburanti tradizionali, dal momento che riduce del 25 per cento le emissioni di Co2, del 59 per cento quelle degli ossidi di azoto e si caratterizza per l’assenza totale di polveri sottili e composti tossici nell’aria.
Il doppio risparmio, ambientale ed economico, si unisce alla convenienza di applicazione nell’autotrazione, per usi domestici e industriali”. L’impianto fotovoltaico dell’azienda agricola Anqua. Un esempio di come, anche in agricoltura, possono trovare applicazione buone pratiche ecosostenibili è stato portato dall’azienda agricola Anqua e raccontata da Andrea Pannocchieschi d’Elci. L’azienda, con circa 900 ettari e prevalenza di produzioni forestali, si connota come “biologica” su filiere di tipo boschivo-zootecnico e ha raggiunto risultati importanti nello sviluppo di indirizzo bioenergetico con la realizzazione di un impianto solare fotovoltaico e di un combustore che assorbirà tutta la produzione aziendale annua di legna da ardere.
Risparmio energetico ed efficientamento sono i due obiettivi che stanno guidando anche l’attività dell’azienda agricola Salcheto di Montepulciano, come detto da Michele Manelli, che ha illustrato la creazione di un nuovo sito produttivo all’insegna della green economy e dello sviluppo ecosostenibile. Interventi di ottimizzazione delle risorse primarie nelle strutture sanitarie. Claudio Papei, Energy manager della Asl 7, ha illustrato, poi, alcuni interventi realizzati dall’Azienda sanitaria locale di Siena e volti alla gestione delle risorse primarie, quali energia elettrica, gas e acqua all’insegna della green economy.
“Tra le soluzioni pratiche adottate e misurate con i relativi sistemi di controllo – ha spiegato Papei - ci sono il monitoraggio dei contatori dell’acqua, il recupero dell’acqua da sistemi di osmosi, l’analisi di temperature ambiente, gli inverter sull’unità di trattamento aria, impianto fotovoltaico e la regolazione dei flussi luminosi. Sono piccoli sforzi che stanno portando reali vantaggi, sia economici che ambientali”. Energia, impianti, sicurezza. Alla Settimana dell’Energia, infine, anche la cultura si è “tinta” di verde, come emerso dal progetto “L’edificio museo: sicurezza, impianti, energia”, presentato da Fabio Marulli e Michele Rota, della Fondazione Musei senesi.
Nato dalla collaborazione con il dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino, il progetto ha delineato un percorso all’interno della struttura museale, con riferimento ai temi delle dotazioni impiantistiche, del risparmio energetico e dell’uso delle fonti rinnovabili. “Lo scopo del progetto – ha detto Marulli – è quello di offrire uno strumento utile e concreto sulla corretta valutazione dell’edificio-museo e, allo stesso tempo, un sistema di auto-valutazione dello stato di fatto”.