Firenze – Sono 18 i progetti formativi che vengono finanziati dalla Regione per circa 6 milioni di euro complessivi grazie al bando, uscito nel maggio 2010, destinato a settori specifici dell'economia toscana. In particolare i settori individuati dal bando sono quelli ritenuti strategici per uscire dalla crisi e innescare lo sviluppo: filiera del legno nel settore edilizio, certificazione energetica di edifici, green economy, antichi mestieri, musica e spettacolo, manifatturiero, nautica da diporto.
Le imprese coinvolte sono circa 300 per oltre 1500 partecipanti ai corsi. “E' un investimento consistente e innovativo – spiega l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini - che punta, attraverso una forte qualificazione del capitale umano, dei lavoratori come degli imprenditori, dei dipendenti come degli autonomi e dei liberi professionisti, a rendere più competitive le imprese consolidandole, favorendo l'innovazione, la nascita di nuove realtà e ampliando così le opportunità di occupazione o autoimprenditorialità, anche coinvolgendo soggetti più deboli del mercato del lavoro come disoccupati, cassintegrati o lavoratori in mobilità”. Le risorse disponibili Per l'ambito energetico-ambientale le risorse messe a disposizione dal bando ammontavano a 1 milione e 800 mila euro, declinati nei settori della filiera del legno (400.000 euro a disposizione), della certificazione energetica degli edifici (600.000), green economy (800.000).
Seguono gli antichi mestieri (600.000), lo spettacolo (1.000.000), il manifatturiero (1.600.000) e la nautica da diporto (1.000.000). I progetti finanziati Nell'ambito della filiera del legno e della certificazione energetica, hanno visto l'approvazione due progetti che, rispettivamente, prevedono l'aggiornamento delle risorse umane nei settori coinvolti, lungo l'intera filiera e il ripensamento delle competenze del settore dell'edilizia residenziale, coinvolgendo tutti coloro che vi lavorano, dai progettisti agli installatori ai distributori di impi anti (importo finanziato per le due azioni: 530 mila euro).
Nel settore green economy le iniziative finanziate sono due, che guardano all'innovazione di processo e di prodotto di alcune imprese e alla crescita dell'occupazione nel campo delle energie rinnovabili o del fotovoltaico (660 mila euro). Per gli antichi mestieri sono stati approvati due progetti: il primo punta a riqualificare maestri artigiani specializzati in dieci diversi ambiti artistici (fra cui intarsio, miniatura, restauro); il secondo è rivolto a microimprese dell'artigianato artistico per aiutarle ad essere più competitive sui mercati (finanziamento totale, 435 mila euro). Musica e spettacolo: quattro i progetti finanziati, che puntano soprattutto sulla formazione di giovani in settori come il teatro, la musica e il cinema.
Si tratta di progetti particolarmente significativi, per un finanziamento complessivo di circa 600 mila euro. Fra i progetti finanziati, da segnalare quello sulla lirica presentato da Maggio Fiorentino Formazione, che coinvolge tutte le Fondazioni liriche toscane e si concluderà con contratti di scrittura per 19 soggetti. Manifatturiero: e' il settore più corposo, con un finanziamento complessivo di oltre 2 milioni e 800 mila euro. I progetti finanziati sono sette, fra questi quelli che puntano a rendere più competitive le aziende del settore moda, quelli per lo sviluppo dell'artigianato manifatturiero o che puntano a riconvertire la filiera metalmeccanica, il tessile, la pelletteria, con un occhio anche alla formazione e all'aggiornamento degli imprenditori e dei quadri.
Per la nautica da diporto è stato approvato un progetto destinato alla valorizzazione delle competenze esistenti nelle aziende nautiche e per qualificare quelle dei lavoratori in Cassa integrazione e con contratti atipici. “Il complesso degli interventi finanziati e dei soggetti coinv olti – afferma Simoncini – ci conferma che l'obiettivo del bando di legare strettamente formazione, sostegno all'occupazione e alle imprese, è stato in effetti raggiunto, i con effetti sulla competiività del sistema che saranno importanti in questa fase di graduale fuoruscita dalla crisi”. Nel bando era stato inserito l'obbligo di individuazione preventiva delle imprese destinatarie dei progetti, assegnando un punteggio di priorità qualora il progetto si rivolga, oltre che agli occupati, anche a soggetti non occupati (inoccupati, disoccupati, soggetti in cassa integrazione o mobilità), prevedendone la formazione in vista di un reinserimento nel mercato del lavoro.
Tutti i progetti devono inoltre garantire il raggiungimento, oltre che di obiettivi formativi, di obiettivi di stabilizzazione, mantenimento o incremento dell'occupazione.