Dopo l'esposizione tenuta lo scorso anno, nella Great Court del British Museum di Londra, arriva a Firenze, alla Galleria degli Uffizi, sino al 12 giugno, la mostra ''Figure, memorie, spazio. Disegni da Fra' Angelico a Leonardo'', a cura di Marzia Faietti, Alessandra Griffo e Giorgio Marini. Per l'occasione cinquanta straordinari disegni del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi incontrano cinquanta disegni del British Museum. A distanza di sette mesi dalla sua chiusura, questa selezione di cento disegni viene riproposta alla Galleria degli Uffizi ,al Gabinetto Disegni e e nello spazio delle Reali poste poste degli Uffizi. La mostra vede unite due tra le maggiori collezioni di grafica esistenti al mondo.
E l'intento è di guardare ai decenni compresi tra gli inizi del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento dal punto di vista del disegno, affermatosi come espressione artistica dotata di una propria autonomia, in un epoca così importante per la definizione dei pilastri portanti della modernità artistica e culturale. Gli autori, di prima grandezza, rappresentano in termini numericamente prevalenti gli ambiti fiorentini e centro italiani, articolandosi fra le presenze di Lorenzo Monaco, Beato Angelico, Filippo e Filippino Lippi, i Pollaiolo, Verrocchio, Botticelli, Perugino, Ghirlandaio per arrivare infine a Leonardo, Raffaello e Michelangelo; ma importanti approfondimenti sono dedicati anche alle aree dell'Italia del nord con Pisanello, Amico Aspertini, i ferraresi, Jacopo e Gentile Bellini, Mantegna e Tiziano.
E' una mostra importante che permette al pubblico generalmente meno abituato alle mostre di grafica di cogliere anche nei disegni la grandezza dei più importanti artisti del Rinascimento. “Si tratta , in alcuni casi- ha affermato la Soprintendente Cristina Acidini- di disegni difficilmente movimentabili a causa della particolare cautela che richiedono le tecniche e i supporti impiegati. Visibili quindi solo a Firenze, e in questa sede, come nel caso della rara Giuditta di Mantegna o del celebre Cartonetto per il monumento equestre a Giovanni Acuto di Paolo Uccello, preparatorio all’affresco del Duomo fiorentino.” Ognuno di questi disegni offre una propria interpretazione dell'attività disegnativa, espressione intima della propria progettualità ma che è anche, di volta in volta, disciplina quotidiana, elaborazione di uno stile, sperimentazione di una tecnica e riflessione sull'antico, sulla figura umana e sulla natura.
Una selezionata presenza di opere di confronto realizzate in altri materiali consentono di cogliere inoltre in mostra, e di mettere a fuoco in maniera più diffusa nel catalogo, il ruolo centrale del disegno quale linea guida e motivo ispiratore dell'arte italiana. Alessandro Lazzeri