«I gestori sono obbligati a restituire le somme sottratte illegittimamente agli utenti già dal 1° ottobre 2009, ma la notizia è uscita fuori soltanto in questi giorni». Ad affermarlo è la vicecapogruppo della Lega Nord Toscana in Regione, Marina Staccioli, che ha presentato insieme al leader Antonio Gambetta Vianna un’interrogazione a risposta orale. «La Corte Costituzionale – spiega Staccioli – ha sancito attul’incostituzionalità delle norme che prevedevano che la quota della tariffa riferita al servizio di depurazione fosse dovuta dagli utenti anche in mancanza o in iteri di inattività della controprestazione contrattuale. I gestori dovranno fornire all’Autorità di Ambito su supporto informatico gli elenchi di tutti gli utenti allacciati alla pubblica fognatura, che siano serviti o non serviti, e deve anche trasmettere gli importi pagati, i volumi d’acqua erogati e i periodi di riferimento, lo stato di avanzamento e i costi dei lavori, e il calcolo degli importi indebitamente richiesti a ciascun utente.
L’Autorità di Ambito dovrà verificare tutti i dati e poi determinerà la quota che il gestore dovrà restituire entro il 1° ottobre 2014. La nostra interrogazione non riguarda il solo caso di Monteriggioni, ma è allargata a tutta la Toscana. Chiediamo alla Giunta – conclude Staccioli – se i gestori dei servizi idrici integrati toscani hanno già provveduto a fornire gli elenchi e i dati alle competenti Autorità di Ambito. In caso affermativo, vogliamo sapere se le Autorità di Ambito hanno già verificato o no la correttezza dei dati trasmessi dai vari gestori e se hanno stabilito le quote dei rimborsi.
Per fare in modo che i cittadini ricevano indietro il maltolto, è necessario procedere a una forte pubblicità ed informazione e, pertanto, vogliamo sapere i metodi adottati da ciascun gestore. Esistono dei moduli prestampati a disposizione degli utenti per richiedere il rimborso spettante?».