Legambiente: ''Il 40% del sistema fognario fiorentino scarica in Arno''

Per l'associazione ambientalista non si può più tergiversare. Quando sarà completato il depuratore di San Colombano? Quando sarà messo in esercizio? Quando tutta la parte della riva sinistra avrà le acque depurate?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2010 20:22
Legambiente: ''Il 40% del sistema fognario fiorentino scarica in Arno''

"Una città come Firenze, riconosciuta da tutti come una delle capitali mondiali della cultura non ha ancora un sistema di depurazione in grado di coprire il fabbisogno richiesto - dichiara Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana -. Entro il 2014, termine del mandato dell'attuale sindaco, l'idea è di vedere completata la depurazione a Firenze nella sua area metropolitana. Si tratta di allacciare al depuratore di San Colombano gli scarichi di 120 mila abitanti fiorentini in riva sinistra dell'Arno, per poter finalmente vedere una città con gli scarichi depurati al 100%.

Ad oggi, infatti, il 40% del sistema fognario cittadino scarica direttamente in Arno". Legambiente, dunque, ritorna sull'urgenza di affrettare i lavori per l’emissario in riva sinistra d’Arno, il famoso "fognone" di Firenze, che dovrebbe portare al depuratore di San Colombano i reflui di 120.000 abitanti equivalenti che oggi invece finiscono nel fiume. "Quando nella migliore delle ipotesi si andrà a completare il sistema depurativo del comprensorio fiorentino con 14-15 anni di ritardo rispetto a quanto previsto dalla normativa - continua Federico Gasperini, Responsabile Acque Legambiente Toscana - al netto della carenza di risorse economiche, vuol dire che ci sono responsabilità “storiche” distribuite tra il soggetto regolatore, l’Ato e il soggetto gestore.

Ma non sono da sottovalutare, in questo caso, neanche le lentezze dei Comuni, che hanno ritardato le autorizzazioni ambientali per il posizionamento del tubo sul territorio. Ora guardiamo avanti: Legambiente anno per anno farà da “sentinella” e controllerà lo stato di avanzamento dei lavori. Tra l’altro ad affrettare l'urgenza il fatto che il decreto 152/2006 che ha recepito la direttiva acque 2000/60/CE sancisce che per il 2015 tutte le acque dovrebbero avere una qualità buona e l’Arno, a valle di Firenze, è ancora lontano da questo livello". Per Legambiente non si può più tergiversare.

Quando sarà completato il depuratore di San Colombano? Quando sarà messo in esercizio? Quando tutta la parte della riva sinistra avrà le acque depurate? In base a quanto annunciato dal neo Presidente di Publiacqua Erasmo D'Angelis sarà la priorità del nuovo anno. Queste le domande che sono state avanzate stamani da Legambiente nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Piero Baronti, presidente Legambiente Toscana, Federico Gasperini, responsabile Acque e Difesa del Suolo di Legambiente Toscana, Ermete Realacci, presidente Onorario di Legambiente, Erasmo D'Angelis, presidente Publiacqua. "Il nostro primo e più importante obbiettivo è chiudere la scandalosa pagina degli sversamenti in Arno dei reflui urbani.

Stiamo superando tutte le difficoltà e l’incredibile accavallarsi di adempimenti e atti procedurali di un’opera sicuramente complessa. Posso, però, annunciare, al termine di una serie di incontri con tutte le istituzioni e gli enti coinvolti, che i lavori ripartiranno con l’obbiettivo di rispettare la scadenza europea". E' quanto dichiarato da Erasmo D'Angelis, Presidente di Publiacqua. Si sta finalmente concludendo il lungo iter procedurale che ha fino ad oggi ostacolato la realizzazione di un’opera strategica come l’emissario in riva sinistra d’Arno, grazie al lavoro ed all’impegno di Publiacqua, congiunto con Regione, Provincia e Comuni interessati.

La complessa opera ha incontrato diverse difficoltà tra cui una delle principali il ritrovamento di ingenti quantità di rifiuti da caratterizzare, movimentare e portare a discarica. La prossima approvazione da parte della Provincia del progetto di bonifica della parte di territorio da San Colombano al fiume Greve è un passaggio fondamentale che permetterà di accelerare al massimo la realizzazione dell’opera, con l’avvio di una prima parte di interventi e l’attivazione della capacità depurativa per 38mila ab/eq.

entro il 2013/gennaio 2014. Contemporaneamente dovrà essere effettuata la caratterizzazione ed il progetto di bonifica della restante parte di territorio fino all’emissario meridionale, garantendo quindi la capacità depurativa per i restanti 80.000 ab/eq., prevista per la fine del 2014 ed i primi mesi del 2015. Obiettivo più volte riaffermato evitare che i liquami finiscano direttamente nel fiume e siano invece canalizzati verso il depuratore di San Colombano che deve però essere potenziato.

Ma per poter fare ciò è necessario un intervento Pubblico perché in Toscana e a Firenze, in particolare, le tariffe sono nella fascia medio- alta e non è possibile di alzarle ancora. Il problema è sempre lo stesso, il ritardo della politica rispetto alle esigenze dei cittadini. "Il ritardo registrato da Firenze nella depurazione delle acque va al più presto colmato - commenta Ermete Realacci, presidente Onorario di Legambiente - Firenze è una città che deve parlare all’Italia e al mondo e la corretta gestione della risorsa idrica, dall’approvvigionamento fino allo smaltimento delle acque reflue, è una di quelle politiche che guardano al domani.

Una priorità e non solo per la tutela dell’ambiente e del territorio, ma per il futuro della città e dei cittadini. La nuova giunta deve raccogliere questa sfida e riportare Firenze, su questo tema, all’altezza di una grande città occidentale”.

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