FIRENZE – “Le somme richieste e già riscosse saranno restituite? Le bollette contestate saranno annullate? Quando? Sotto che forma? Ma soprattutto perché non è stato detto niente?”. Questi gli interrogativi che si è posto il Difensore civico della Toscana Giorgio Morales appresa la notizia, peraltro ancora non ufficialmente confermata (si è fatto riferimento ad un’assemblea di ambito non specificando luogo e data) che la deliberazione adottata dall’Autorità (n. 21 del 3 agosto 2007) per procedere alla fatturazione di una serie di conguagli relativi a consumi del 2006, è stata annullata.
“La notizia – ha detto Morales – è certamente buona e ne prendo atto qui in commissione. Il punto adesso è capire come e se verranno restituite le somme già pagate dai cittadini, se le bollette contestate saranno annullate, entro quali termini, se si è già provveduto a bloccare altre eventuali fatture di conguaglio emesse nel mentre della nuova decisione dell’Autorità, ma soprattutto perché nessuno è stato informato di questa revoca”. Morales, in commissione Territorio e ambiente presieduta da Erasmo D’Angelis (Pd) per approfondire il tema delle tariffe del servizio idrico integrato proprio nell’ambito ottimale Ato1 (Toscana Nord – copertura del territorio compresa tra le province di Massa Carrara, Lucca e Pistoia) nel porre i quesiti ha ribadito il proprio ruolo ed i propri compiti: “Non entro nel merito delle tariffe e non emetto sentenze.
Chiedo informazioni su problematiche sollevate direttamente dai cittadini e se non ottengo risposta, deduco che le accezioni da me sollevate sono legittime ed è scontato attendere un intervento a correzione da parte della pubblica amministrazione”. A riferire sul possibile annullamento della delibera, il consigliere del Pd Ardelio Pellegrinotti: “Durante un’assemblea di ambito – ha detto nel corso della seduta di commissione – è stato deciso di ritirare la deliberazione di retroattività spostando l’incasso negli anni futuri”.
Quanto riferito da Pellegrinotti trova una parziale conferma anche nelle pagine del Tirreno Cronaca di Massa del 30 dicembre scorso. Nell’articolo si citava infatti l’intenzione dell’assemblea di “dare mandato al consiglio di amministrazione di Ato ad individuare un percorso di revoca dalla delibera n.21 dell’agosto 2007”.
La questione dei contatori a lente tarata a Forte dei Marmi (Lu) e il conseguente pagamento della bolletta idrica non sulla stima del consumo effettivo, come peraltro prevede la legge, ma a forfait.
Quindi il caso dei conguagli retroattivi già giudicati illegittimi e che pare siano stati revocati dall’Ato (ma la notizia attende ancora una conferma ufficiale. Leggasi comunicato n. 0058 sul sito del Consiglio regionale della Toscana). Infine l’ultimo parere del Coviri (Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche) che in una lettera del 4 dicembre scorso indirizzata a Comitato dalla parte dei cittadini, associazione per la Difesa del sistema dei bacini idrici apuani e per conoscenza all’Autorità d’ambito territoriale n.1 Toscana Nord raccomanda di “provvedere, secondo le modalità che l’Autorità riterrà più adeguate, al rimborso all’utenza delle quote di mutui pregressi non riconducibili al servizio idrico integrato e imputati in tariffa; di pianificare gli interventi di installazione di misuratori di portata in ogni unità abitativa; di prevedere gli eventuali conguagli conseguenti agli scostamenti generati dalla pianificazione originaria”.
Questi i punti affrontati dal Difensore civico regionale Giorgio Morales nel corso dell’audizione in commissione Territorio e ambiente presieduta da Erasmo D’Angelis (Pd) dedicata all’approfondimento in merito alle “problematiche relative alle tariffe del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale 1”.
Sui primi due punti Morales ha ricordato ai commissari i numerosi interventi e comunicati stampa fatti negli ultimi mesi e sui quali “attendo ancora una risposta”.
Sul parere del Coviri, Morales ha provveduto a distribuirne copia leggendo il passaggio in cui si raccomanda “il rimborso all’utenza” di quote non riconducibili al servizio idrico. Soldi quindi già richiesti agli utenti, già pagati ma che di fatto non dovevano essere fatturati.
Nel ribadire che “il Difensore civico regionale non emette sentenze ma chiede informazioni su problematiche sollevate direttamente dagli utenti su disservizi imputabili alla pubblica amministrazione”, Morales ha detto che sul merito dell’oggetto dell’audizione, ossia le tariffe, non è suo compito entrare.
“Sono qui per informare su problematiche sollevate direttamente dai cittadini e se non ottengo risposta, deduco che le eccezioni da me sollevate sono legittime ed è scontato attendere un intervento a correzione da parte della pubblica amministrazione”.
Molti gli interventi dei consiglieri al termine della relazione di Morales.
Per il consigliere azzurro Paolo Marcheschi il “silenzio delle istituzioni lamentato più volte dal Difensore civico è condiviso anche dall’opposizione vista la mancanza di risposte esaustive alle interrogazioni presentate”.
Marcheschi ha quindi ribadito la necessità di “richiamare la Regione alle sue responsabilità politiche e a quelle stabilite per legge regionale art.8 n. 81 del 1995 dove si individuano le sue funzioni regionali di programmazione e verifica sull’attività dell’Ato, di controllo comparativo tra i vari gestori e sul costo del servizio”. “Emerge chiaramente che non c’è solo un problema Gaia o Publiacqua, ma è un sistema che non funziona, senza controllo che va rivisto con la massima urgenza.
Non capisco quindi l’ambiguità di questa Giunta Regionale. Che vede da una parte l’assessore alle Risorse idriche Marco Betti dichiarare che sulle tariffe non può nulla perché di squisita competenza dell’Ato, dall’altro l’assessore alle Politiche sociali Gianni Salvadori che sulle pagine di tutti i giornali giusto oggi annuncia sconti sulle bollette per le famiglie numerose. O la Regione può intervenire sui costi che i cittadini devono pagare, o non può nulla”. “L’audizione di oggi del Difensore civico conferma l’evidente assenza di controllo e di indirizzo sugli Ato”.
Così la capogruppo del Prc Monica Sgherri. “Il livello di indifferenza del soggetto gestore deve essere appurato. Quindi occorrono interventi mirati”. Secondo Sgherri, è necessaria “l’assunzione di un impegno poltico-istituzionale, anche nei confronti di Morales, perché questa commissione, impegnata su un’indagine conoscitiva di tutto il sistema, arrivi all’individuazione di linee di indirizzo efficaci e risolutive di tutti i problemi”. Tra quelli citati dalla capogruppo anche il nodo, sentito il parere del Coviri di “un ulteriore aumento delle tariffe.
L’eventuale rimborso dei mutui andrà a scapito di prossimi investimenti. È una situazione catastrofica molto simile a quella già nota di Publiacqua”.
E’ da poco iniziato l’anno nuovo ed ecco le prime novità sul fronte dell’acqua: il Consiglio di Amministrazione dell’ATO3 Medio Valdarno ha approvato le nuove tariffe del servizio idrico: l’ATO3 ha reso noto infatti che le tariffe praticate da Publiacqua nel 2009 saranno aumentate del 6,5% (il 5% più il tasso di inflazione prevista dell’1,5%).
L’aumento del 6,5% dichiarato dall’ATO3 è però riferito a quella che viene chiamata “Tariffa Media Reale” (TMR).
l’ATO3 ha contestualmente previsto per il 2009 anche di ridurre ulteriormente la prima fascia dei consumi, a cui si applica la cosiddetta “tariffa agevolata”, portandola da 80 a 60 mc (fascia che già era stata ridotta da 100 a 80 mc anche lo scorso anno).
Ad avere una riduzione saranno invece gli utenti che abitano in zone dove manchi il depuratore: sulle tariffe 2009 si concretizza così l’effetto della sentenza n.
335 della Corte Costituzionale che ha stabilito che nelle zone non servite dalla depurazione, in mancanza del servizio non si debba pagare la relativa quota tariffaria.
Un beneficio che gli viene in parte eroso dal fatto che anche per compensare i minori introiti della mancata depurazione si aumentano le tariffe relative alla quota della fornitura dell’acqua: gli unici a non rimetterci in ogni caso sono i gestori del servizio idrico.