Diverse nuove uscite anche questa settimana : cominciamo da quelle meno visibili e meno pubblicizzate . Il responsabile delle relazioni umane di Eran Riklis è tratto da un romanzo di Abraham Yehoshua, ma è un road movie , a dispetto dei precedenti film tratti dallo scrittore, e soprattutto è quasi una commedia. Quasi, perché nella storia si intrecciano personaggi strambi che partono tutti da un’origine comune e drammatica : una ragazza viene uccisa in un attentato in Israele.
Dato che nessun parente ne reclama il corpo, toccherà al suo datore di lavoro, che manco si ricordava di lei, prendere una decisione ardua: quella di andare in Russia alla ricerca di qualcuno che la ragazza potesse chiamare famiglia, allo scopo di effettuare il riconoscimento del cadavere. Il viaggio diverrà ovviamente un viaggio iniziatico per il manager, alla riscoperta di sé stesso. Come un cadavere apre le porte ad una nuova vita. Interessante prospettiva. Nowhere Boy è invece un biopic sulla vita di John Lennon prima di diventare il John Lennon che conosciamo tutti.
Ironico, sognante, e forse persino un po’ menzognero, ma la leggenda ne esce nutrita e soddisfatta, come credo tutti i fan dello scarafaggio più famoso del mondo. Anche se i Beatles pare fossero più un gioco di parole che un’omaggio al mondo degli insetti…. Nigel Cole ci propone We Want Sex , commedia sull’emancipazione femminile nell’Essex britannico del 1968. Lo sciopero delle donne, meno di 200 su 55 mila operai in totale, blocca le attività dell’industria in cui sono impiegate e avvierà la strada delle pari opportunità anche nel suolo di Albione, cominciando con la legge sulla pari retribuzione.
Nel cast Sally Hawkins, in passato musa di Mike Leigh, il grande Bob Hoskins e Miranda Richardson. Sorvolo volentieri su Tre all’improvviso con la nuova pretendente al trono di reginetta della commedia leggera Katherine Heigl. Sono bruttine le commedie sentimentali con la Aniston, autorità regnante in materia, non potranno essere troppo migliori quelle degli epigoni.... Pare non del tutto risolto L’Ultimo Esorcismo, che forse chiuderà davvero la stagione dei film incentrati su Demoni e entità paranormali che sembra stare per esaurire la sua vita, almeno in termini di cose da dire e raccontare.
Girato come un documentario sull’ultimo esorcismo effettuato da padre Cotton Marcus, sembra essere la summa e insieme il De Profundis su tutti i “trucchetti” della mania di “filmare-come-se-volessimo-per-forza-farvi-credere-che-è-tutto-vero”. Rec, Cloverfield e Romero ci son già passati, non c’è altro che si possa fare in questo campo, inutile tentarci. Esce questa settimana anche Jackass 3d che porta in tre dimensioni le avventure di Johnny Knoxville e soci.
Pura sequela di gag come la trasmissione televisiva, amplificate nell’effetto dalla tecnologia delle tre dimensioni. Bastano queste poche parole per farvi capire come la penso ? Ma il fatto che io non ne sia un fan non significa che non possiate diventarlo voi. Se vi piace, andateci. In realtà è uscito prima, ma in maniera folle e incontrollata a Firenze, per cui scriveremo solo ora di Noi Credevamo, affresco risorgimentale di Martone sull’ Unità d’Italia, dalla ricostruzione accurata e documentatissima che vede Servillo nei panni di Mazzini.
Il film è lunghissimo, ben tre ore e mezza, forse si perde nei dettagli storicistici , ma se non approfittate del centocinquantesimo compleanno di questa Nazione, per dare una rinfrescata ad una pagina di storia che ci riguarda, o dovrebbe riguardarci tutti, quando lo farete ? Ho lasciato per ultimo il buon Woody. In questi giorni in cui un altro grande vecchio se n’è andato – con il suo stile, senza essere bandiera di niente, a dispetto di chi lo vuole demone e di chi lo vuole santo – il più giovane Steward Allen Konigsberg (76 da qualche giorno, auguri !) ci propone Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, una riflessione sull’amore e sulle sue illusioni, argomento che l’ebreo newyorchese purtroppo conosce bene.
E’ sempre lo stesso Woody, probabilmente, dopo le parentesi noir di Match Point e Sogni e Delitti, quello stesso Allen che come tutti i grandi registi fa sempre lo stesso film, e che alcuni riescono a fare senza che lo spettatore se ne accorga. Che sia questa la ricetta della grandiosità ? Non so se è il caso di questo film, ma chi scrive lo andrà a vedere per la sua consueta, ricca proposta di cast variegato : Anthony Hopkins, Naomi Watts, Antonio Banderas, il roccioso Josh Brolin, Gemma Jones (la conoscete tutti...è la mamma di Bridget Jones....nel film, non nella vita, nonostante l’omonimia) Ewan “Trainspotting” Bremner e Freida Pinto, quella di The Millionaire. Natale si avvicina.
E io tremo mentre le prime avvisaglie di cinepattone cominciano a mostrarsi. Ma resisto. Al buio di un cinema, scegliendo in maniera appropriata, ci si può non pensare. Marco Cei. per vedere la programmazione delle sale cinematografiche di Firenze, clicca qui