Si può fare un film con un solo attore e una sola, angusta location ? Sembra di sì. Ma si può fare un buon film in questo modo ? Ryan Reynolds, lo sposo della Johansson, e il regista esordiente Rodrigo Cortes sembrano volerci dire di sì. Al punto che l’unica angusta location del film è una bara sepolta sotto terra dove il buon Ryan, in compagnia del fedele accendino e del suo cellulare, passa lo scorrere di 90 minuti di film narrato in real time. Reynolds è infatti un camionista sepolto vivo nel deserto iracheno da aguzzini misteriosi che vogliono che comunichi la sua situazione all’ambasciata statunitense per ottenerne un riscatto.
Trovate registiche e di sceneggiatura costanti fanno di questo “Buried” un film interessante e da vedere, una sfida vinta che dimostra come le idee e una buona recitazione siano sempre la formula migliore per fare un bel film. Sembra simpatico anche “Cattivissimo Me” il film d’animazione della Universal. I film di questo genere, ormai, riempiono il mercato costantemente, al punto di far diventare difficile all’utente distinguere il capolavoro alla Up dalla miriade di epigoni sempre in sala al momento.
Come ogni buon film di questo genere è per ragazzi ma anche per adulti , ricco di citazioni colte e diversi livelli di storia. E poi quel nasone adunco del protagonista già si fa apprezzare. Esce oggi anche il megafumetto di Besson (in senso letterale, è tratto da una graphic novel di Jaques Tardi ) “ Adele e l’enigma del Faraone”. Ovvero, prendete il Codice da Vinci, Lara Croft e Indiana Jones e traducete il tutto in francese.
Besson, rispetto a esperimenti recenti, stavolta sembra aver azzeccato la formula vincente, quella che anni fa ci fece pensare che la Francia poteva essere l’America d’Europa, almeno per quello che riguarda il cinema. Avventura, azione, mistero, thriller, è un po’ di tutto questo nuovo lavoro del regista di Giovanna d’Arco. Che appunto riesce a tenere testa a livello spettacolare ai blockbuster hollywoodiani , ma a produrre un film molto francese e debitore di molti rimandi alla cultura d’Oltralpe. Servillo in un ruolo solo sulla carta simile a quello delle Conseguenze dell’Amore è il mattatore unico di “Gorbaciof”, per la regia di Stefano Incerti.
L’attore napoletano interpreta Marino Pacileo, soprannominato come il premier sovietico per una voglia sulla testa, contabile del carcere che si innamora di una cinese e a causa sua si mette nei guai con la mala. Da vedere, anche solo per la performance di Servillo che si preannuncia debordante. Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti è un curioso film tailandese (il regista, se lo volete sapere, si chiama Apichatpong Weerasethakul. Vi sfido a pronunciarlo.
) Un uomo morente riceve la visita della moglie già defunta e del figlio scomparso, e decide allora di andare a prepararsi all’ultimo viaggio dentro ad una grotta dove compie un’ultimo, visionario tour all’interno di sé stesso e delle sue vite precedenti. Metafisico. Ma bisogna vedere se vi basterà il fisico, per vederlo….si preannuncia molto, molto lento e pittorico. Non per tutti. Per conoscere i film in programmazione a Firenze, clicca qui.