No, scordatevi di Salt. E’ tutto già visto, compresa Angelina Jolie nel ruolo di una spia al centro di un complotto internazionale. Pur se diretto dallo specialista Philip Noyce, (Giochi di Potere, Sotto il segno del Pericolo) , pur se il cast annovera anche Liev Schreiber (uno dei migliori e più taciuti talenti made in Usa ) e Chiwetel Ejiofor (inglese di origine nigeriana, visto in miliardi di film…gli ultimi ? 2012 e American Gangsters ) il film non esce dai canoni della spy story convenzionale (che ormai significa inverosimile ). Se al cinema dedicate pochi euro la settimana, per la crisi o per scarsa vocazione personale, non investitelo in questo film.
Evitate pure le Winx, se non avete bambine a carico. Chi scrive non andrà a vedere nemmeno Maschi e Femmine di Fausto Brizzi pur se il cast annovera la promettente Chiara Francini, attrice toscana emergente. Anche se sarà un sicuro blockbuster, questa nuova commedia all’italiana non convince e un po’ deprime. Storie da raccontare, no ? Ormai abbiamo aperto gli occhi anche sulla sterilità della commedia d’oltralpe, filone importato da noi a causa del sopravvalutato La Cena dei Cretini. Chi si aspetta anche da Mammuth un kolossal della risata ne uscirà un po’ deluso, perché il film promette e non mantiene.
Certo, Depardieu protagonista di una commedia amara on the road nei panni di un pensionato di nome, appunto, Mammuth (per la moto, non per la mole, anche se….) fa gola, e il film ha spunti interessanti e grotteschi, ma si perde il filo della narrazione e si arriva ad un finale un po’ sfilacciato. Ecco, invece, quelli da vedere se avete voglia e soldi di recarvi al cinema questa settimana : L’illusionista, di Sylvain Chomet, quello di Appuntamento a Belleville, animazione rigorosamente in 2D, prende una sceneggiatura consegnatogli dalla figlia di Jaques Tati e ne fa una pura magia.
Poesia pura. Vedere, assolutamente, Da vedere anche l’incursione di Zack Snyder (quello di 300 e Watchmen) nel mondo dell’animazione per l’infanzia (?) , ovvero Il Regno di Ga'Hoole, fantasy al computer che narra l’epica di due fratelli gufi in un mondo diviso in caste che li dividerà. Romanzo classico di formazione, derivante appunto da una saga cartacea, il film di Snyder insiste molto sulle caratterizzazioni dei due fratelli, inquadrandoli in primo piano come dei veri attori in carne ed ossa.
Ed invece sono gufi…… E Last But not least, la ciliegina sulla torta : Animal Kingdom, esordio di David Michod, sorta di Padrino all’Australiana (è ambientato a Melbourne) dove l’umanità è assente e i criminali sono appunto animali sociali, spietati e prede delle loro stesse passioni e istinti. Titanico Guy Pearce, alla sua prima vera prestazione convincente, torbide le atmosfere di questo mondo del crimine australiano dove nessuno è del tutto buono o cattivo. Da vedere. Se vuoi conoscere il resto della programmazione a Firenze, clicca qui Marco Cei