Tav e Infrastrutture a Firenze. Il Consiglio provinciale ha approvato con i voti della maggioranza di Centrosinistra (Pd, Sel e IdV) una risoluzione con la quale ritiene inopportuno che "il Consiglio provinciale sia stato richiesto dai gruppi di minoranza su questi rilevanti argomenti consapevoli che non si sarebbe potuto organizzare il lavoro istruttorio delle commissioni consiliari anche insieme al presidente della Provincia e alla Giunta". L'assemblea impegna le competenti commissioni consiliari "a proseguire il percorso intrapreso teso a seguire puntualmente l'evoluzione delle problematiche relative alle opere in discussione" e "si impegna a programmare, per quanto di competenza di questa amministrazione provinciale, proprie sedute dedicate ai temi delle infrastruttture e della mobilità nella Provincia di Firenze".
La discussione avrebbe richiesto la "dovuta istruttoria nelle competenti commissioni consiliari le quali, in questo primo anno di mandato amministrativo e proseguendo il lavoro precedentemente impostato, hanno avviato percorsi di approfondimento mirati a seguire puntualmente ogni problematica legata ai temi in discussione, insieme al presidente della Provincia e alla Giunta nonchè a rappresentanti degli enti pubblici e privati interessati". Il presidente della Provincia Andrea Barducci e la Giunta "sono attivamente impegnati con le istituzioni ai vari livelli nel seguire le opere in discussione per risolvere le problematiche relative e per attuare, per quanto di competenza della Provincia di Firenze, gli obiettivi fissati nel programma di mandato approvato da questo Consiglio provinciale nonchè per organizzare adeguati sistemi di controllo e percorsi di comunicazione e partecipazione dei cittadini".
La Giunta, inoltre, "inquadra appieno lo stato attuale delle opere in discussione considerando ogni tipologia di problematica connessa". Respinti altri documenti presentati da Rifondazione, dal Pdl e dalla Lega. Intanto accordo Osservatorio Ambientale e Autorità di bacino del fiume Arno per i lavori della TAV È stato firmato oggi il protocollo di intesa tra l’Osservatorio Ambientale e l’Autorità di bacino del fiume Arno sulla realizzazione del “Nodo Ferroviario” di Firenze.
L’Osservatorio, con questa firma, si avvarrà dell’esperienza e delle specifiche conoscenze dell’Autorità di bacino nel settore dell’idrogeologia e delle acque sotterranee, al fine di valutare, con maggiori competenze, l’andamento dei lavori di scavo per la realizzazione del sottoattraversamento, verificando, al tempo stesso, il corretto svolgimento dei lavori previsti dal progetto. Il contributo specialistico, già fornito in precedenza dall’Autorità all’Osservatorio nelle fasi di approvazione del progetto, porterà ad un maggior approfondimento e dettaglio della conoscenza del sottosuolo e dei fattori interferenti con il sottoattraversamento dei treni ad alta velocità.
L’apporto dell’Autorità di bacino servirà a descrivere ulteriormente lo scenario complessivo per affrontare eventuali problematiche. "Sono doppiamente soddisfatta di questa collaborazione: come Segretario di un ente autorevole e prestigioso quale è l’Autorità di bacino – ha affermato Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino - che potrà dare un concreto supporto ai lavori al fine di garantire che tutto si svolga per il meglio; e lo sono come fiorentina poiché questo mi consentirà di poter partecipare da vicino e fornire il mio contributo specialistico insieme al quello dell’Osservatorio, affinché la realizzazione dell’intervento sia rispettosa del sottosuolo e compatibile con l’aspetto idrogeologico così delicato per la nostra città". L’Autorità di bacino offrirà il suo contributo in materia di acque sotterranee, in particolare sulle “interferenze idrogeologiche”.
Le attività che saranno svolte comprendono: 1) l’aggiornamento del quadro conoscitivo sul sistema delle acque sotterranee del sottosuolo di Firenze, con i dati ricavabili in seguito ai lavori di scavo; 2) la verifica e successiva analisi delle ipotesi avanzate in sede di fase istruttoria per la ricostruzione del sottosuolo e la modellazione del flusso delle acque sotterranee; 3) la valutazioni su ulteriori sviluppi della modellazione sulla base dei nuovi dati ricavabili a seguito degli scavi; 4) la valutazione su eventuali ulteriori ricostruzioni dei possibili scenari; 5) il contributo alle decisioni dell’Osservatorio Ambientale ed eventuali suggerimenti per l’adozione di possibili nuovi interventi di mitigazione. Hanno sottoscritto l’accordo triennale il segretario generale dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno, Gaia Checcucci, e il presidente dell’Osservatorio Ambientale, Pietro Rubellini.
(sc)