All'ospedale di Livorno la cucina è multi-etnica

Nuovi locali ultramoderni da 1200 pasti al giorno, vassoi personalizzati, vitto multi-etnico e carrelli con musica tra le principali novità. Soddisfatta anche l’associazione Tribunale per i Diritti del Malato.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2010 16:11
All'ospedale di Livorno la cucina è multi-etnica

Una cucina all’avanguardia da 1200 pasti al giorno, carrelli per la distribuzione con musiche di intrattenimento e un menù più ampio con vassoio personalizzato. Sono solo alcune delle novità che il nuovo servizio di ristorazione, da alcuni giorni in funzione all’ospedale di Livorno, ha portato tra i pazienti ricoverati. “L’attivazione della nuova cucina – spiega Luca Bianciardi, responsabile del presidio ospedaliero – oltre a restituire dei locali completamente rinnovati e strutturalmente e tecnologicamente all’avanguardia, ha permesso l’ampliamento del menù e soprattutto l’introduzione di un sistema di distribuzione con il cosiddetto vassoio personalizzato.

I pazienti avranno maggiore scelta nel numero delle pietanze e una migliore qualità. Una volta a regime il sistema consentirà, su richiesta del paziente, la distribuzione anche di vitto equosolidali, multietnici e vegetariani per poter rispondere al meglio alle esigenze etnica o religiose dei degenti”. Con il “vassoio personalizzato” cambia anche il sistema di consegna che avviene da parte del personale sanitario direttamente al singolo degente con un porta-vivande contenente il vitto richiesto il giorno precedente.

Ogni distribuzione, infatti, è preceduta dalla prenotazione individuale valida per il giorno successivo. Le stoviglie utilizzate nei vassoi per tutti i reparti, con la sola esclusione di alcuni specifici reparti dove sono utilizzati supporti monouso, sono di porcellana bianca con posate in acciaio inox. Con l’occasione sono stati modificati anche i percorsi di distribuzione: i nuovi carrelli di ultima generazione con scomparti riscaldati e refrigerati e con personalizzazione e musiche di intrattenimento per la Pediatria, non utilizzeranno più i corridoi del piano terra, dove passavano in modo promiscuo con gli utenti, ma passeranno dai corridoi seminterrati, che opportunamente ristrutturati sono tornati ad essere una preziosa risorsa destinata alla logistica ospedaliera. “Dopo alcuni mesi di lavoro – dice Monica Calamai, direttore generale dell’Azienda Usl 6 di Livorno – siamo riusciti a far partire la nuova cucina.

Si tratta di un risultato importante perché permette di offrire un servizio migliore in un aspetto così fondamentale, come quello del vitto per i ricoverati. Di questo dobbiamo ringraziare anche la preziosa opera delle associazioni di volontariato che ci hanno stimolato a migliorare: questo è il rapporto virtuoso che dovrebbe sempre intercorrere tra loro e l’Azienda”. Soddisfatta anche l’associazione Tribunale per i Diritti del Malato. "La nuova cucina e soprattutto i nuovi servizi ad essi collegati – dice Filippo La Marca, presidente dell’associazione – rispondono ad una richiesta che abbiamo avanzato da circa dieci anni.

Ringraziamo il direttore generale, Monica Calamai, per aver portato a buon fine questa opera di cui si sentiva la necessità, in considerazione delle molte lamentele ricevute da parte dei cittadini ricoverati. Confermiamo la nostra disponibilità a collaborare con l'Azienda per migliorare la qualità dei servizi resi ai pazienti anche dal punto di vista logistico oltre che sanitario".

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