Al Meyer di Firenze staminali per riparare i difetti ossei

Parte il progetto europeo "Reborne", che mira alla riparazione di difetti ossei mediante l’utilizzo di cellule staminali e biomateriali in 5 studi clinici multicentrici. L'Ospedale Pediatrico Meyer è tra i 12 centri clinici coinvolti nel progetto.

Redazione Nove da Firenze
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24 marzo 2010 19:10
Al Meyer di Firenze staminali per riparare i difetti ossei

L’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze è tra i 12 centri clinici europei del progetto che punta a riparare i difetti ossei mediante le cellule staminali. Presentato alla fine del 2008, il progetto Reborne per la “rigenerazione di difetti ossei con nuovi approcci di ingegneria biomedica” (Regenerating Bone defects using New biomedical Engineering approaches) è stato accolto dalla Commissione europea nell’area tematica Sanità del 7° Programma quadro.

Coordinato da Inserm (Institut National da la Santé et de la Recherche Médicale), questo progetto integrato su larga scala, è iniziato nel gennaio 2010 con un bilancio di spesa di 12 milioni di euro in 5 anni. Quello osseo è il tessuto umano trapiantato più frequentemente, con circa un milione di procedure l’anno in Europa. I trapianti di tessuto osseo sia autologhi (proveniente dallo stesso organismo) che allogenici (da donatori compatibili) sono usati principalmente nella chirurgia ortopedica o maxillo-faciale, per la ricostruzione di difetti ossei di grandi dimensioni.

Tuttavia, gli innesti ossei presentano degli svantaggi, come la necessità di allestire un secondo sito di intervento (con le possibili conseguenti complicazioni), la disponibilità di limitate quantità di tessuto e il possibile instaurarsi di reazioni immunologiche. Le cellule staminali mesenchimali umane da midollo osseo (o da tessuto adiposo) possiedono un grande potenziale di rigenerazione ossea. Queste ultime sono cellule multipotenti, cioè non ancora del tutto specializzate (ossia staminali), ma capaci di dar luogo solo ad alcuni tipi cellulari o tessuti: ad esempio osseo, cartilagineo, muscolare, adiposo e nervoso.

L’associazione di biomateriali sintetici con cellule staminali mesenchimali offre significative opportunità di crescita come sostituti ingegnerizzati di tessuto osseo. Obiettivo di Reborne è quello di eseguire studi clinici multicentrici utilizzando biomateriali avanzati e cellule da fonti autologhe o allogeniche. Cinque studi clinici in chirurgia ortopedica e maxillofacciale avranno luogo in 12 centri clinici (tra cui l'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze) distribuiti su 8 paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Norvegia, Germania e Romania).

Un grande consorzio di 24 partecipanti, costituito da laboratori all’avanguardia a livello mondiale, piccole e medie imprese produttrici di biomateriali, impianti di produzione di cellule (cell factories) operanti secondo GMP (Norme di Buona Fabbricazione dei medicinali) ed ospedali, collaborerà per raggiungere questi ambiziosi obiettivi clinici.

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