Siglato stamani l'accordo di programma per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Livorno e delle opere infrastrutturali connesse. Con il presidente Enrico Rossi, hanno firmato il direttore generale della Asl 6 di Livorno Monica Calamai, il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, l'assessore allo sviluppo economico e territoriale della Provincia di Livorno Piero Nocchi, il direttore regionale della Direzione per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, Maddalena Ragni, il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Pisa e Livorno, Agostino Bureca, e il soprintendente per i beni archeologici della Toscana Fulvia Lo Schiavo.
Alla firma era presente anche l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia. L'accordo di programma siglato stamani fa seguito al protocollo firmato nel dicembre scorso da tutti i soggetti interessati. I passi successivi saranno la predisposizione del progetto di massima, e l'avvio dell'adeguamento dei vari strumenti urbanistici. "La firma di stamani segna una tappa molto importante di un percorso avviato quando ero assessore al diritto alla salute, e questo è per me motivo di grande soddisfazione - ha detto Enrico Rossi -.
Con questo accordo di programma si compie un altro passo importante verso l'obiettivo di dotare Livorno e la Toscana di un nuovo e moderno ospedale. Una scelta che rientra nel quadro più complessivo di qualificazione della sanità pubblica, che la Regione sta perseguendo da anni con la realizzazione di tanti nuovi ospedali e l'ammodernamento dell'intera rete. La discussione sul nuovo ospedale di Livorno - ha ricordato Rossi - è inziata tre anni fa, nel corso di un'inaugurazione. Livorno è una città importante, e ha diritto ad avere un ospedale importante.
L'intervento si inserisce nel quadro di rinnovamento delle struttur e della sanità toscana, un percorso che è partito con una delibera del 1985. Io lo definisco volentieri un affresco, che completeremo nel 2013. Sono contento che all'interno di questo affresco rientri anche Livorno. Quanto all'ubicazione del nuovo ospedale, so che c'è una discussione in corso. E' giusto che sia la città di Livorno a decidere. Se il referendum deciderà per un'altra ubicazione, slitteranno un po' i tempi, ma l'ospedale si farà comunque.
Basta che l'ospedale sia in una posizione stretegica, facilmente raggiungibile". L'accordo definisce i rapporti e le azioni coordinate fra le parti per garantire la partecipazione di tutti i soggetti interessati al programma di interventi per realizzare il nuovo presidio ospedaliero in località Montenero e le opere infrastrutturali connesse (l'adeguamento della viabilità esistente, la realizzazione di adeguate rotatorie e svincoli, corsie preferenziali, piste cicl abili). Il costo complessivo del nuovo ospedale sarà di 266.892.000 euro, di cui 185.413.000 a carico dell'azienda 6 di Livorno, e 81.479.000 da risorse private (project financing).
Il costo dell'adeguamento delle opere infrastrutturali ammonta a 15 milioni di euro. "Oggi con il presidente Rossi firmiamo un accordo che per Livorno non vuol dire soltanto "nuovo ospedale" - ha detto il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi -. Intorno a questa idea ruota una nuova offerta di salute, pubblica, ai cittadini livornesi. Penso alla riorganizzazione del rapporto ospedale-territorio, con la realizzazione di nuove forme di alta intensità di cura e di alta intensità assistenziale, in perfetta sintonia con quanto previsto nei documenti dell'Organizzazione mondiale della sanità e nelle leggi che la Regione Toscana si è data per l'organizzazione delle attività sanitarie e ospedaliere nel nostro territorio.
L'impegno del presidente, manifestato già nella sua veste di assessore regionale al diritto alla salute, trova oggi un importante momento di concretezza, a dimostrazione di quanto sia importante, e fattuale, la cooperazione tra le diverse istituzioni, locali e regionali. La città di Livorno saprà cogliere questa opportunità e tradurla in una occasione di generale miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale. Sono orgoglioso del percorso fatto, e ringrazio Enrico Rossi, nella sua veste di assessore al diritto alla salute, prima, e di presidente ora.
Voglio sottolineare che abbiamo fatto questo enorme sforzo senza spendere niente per consulenze esterne, avvalendoci di tutte professionalità interne all'azienda. Quanto al referendum, è uno strumento di democrazia: ben venga il referendum, se ci consente anche di accelerare i tempi". di Lucia Zambelli