Sono 12 i treni, come stabilisce il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 16/11/2000, che attualmente transitano in Toscana e non sono di competenza diretta della Regione. Il decreto, successivo all’Accordo di programma Regione Toscana-Ministero dei trasporti del 2000, formalizza il trasferimento alle Regioni dei treni e delle risorse per l’esercizio delle funzioni in materia di trasporto pubblico locale ferroviario. Con quel decreto furono ripartiti tra le Regioni, attribuendone la competenza, i treni interregionali.
Tra questi, spettarono alla Toscana gli interregionali per Roma, mentre furono attribuiti all'Umbria i treni Firenze-Foligno, quelli che oggi sono argomento del contendere da parte dei pendolari del Valdarno. I treni della linea Foligno-Perugia-Terontola-Firenze, quindi, rispondono per competenze e risorse all'Umbria e non sono quindi inseriti nel monitoraggio dei ritardi che permettono agli utenti di ottenere i bonus di rimborso. La Regione Toscana sta lavorando per risolvere il problema ed ha, in questo senso, segnalato la questione alla Regione Umbria, chiedendo non solo di verificare le situazioni di affollamento e di ritardo, ma anche di individuare interventi per migliorare la qualità del servizio.
Intanto, gli uffici regionali rassicurano i pendolari sull'effettiva incidenza di questi treni di competenza extra-regionale sul calcolo dei ritardi. Su quasi 120 treni che transitano sulla linea del Valdarno, infatti, quelli di competenza umbra sono circa il 10% del totale, con un peso minoritario quindi sia sui ritardi che sul calcolo dei bonus per i pendolari. di Francesca Calonaci
