"Treni 'fantasma' attraversano il Valdarno ed è impossibile per i pendolari poter ricevere bonus e indennizzi da Trenitalia e Regione Toscana per ritardi di treni che ufficialmente non esistono". E' questo il commento del portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, dopo la scoperta che la metà dei treni diretti del Valdarno non sono di competenza della Regione Toscana, ma dell'Umbria, e quindi i ritardi e i disservizi non vengono presi in considerazione da Trenitalia, perchè non previsti dal contratto di servizio toscano.
Da Re si riferisce ai treni della linea Firenze-Foligno, 16 ogni giorno, che utilizzano la Direttissima fra Figline e Firenze Campo di Marte e che sono affollati dai pendolari del Valdarno fiorentino e aretino nelle ore di punta. "Quindi i frequenti ritardi del treno delle ore 8 dal Valdarno e soprattutto di quello delle 18:13 da Firenze SMN non contano niente - afferma Da Re - perchè i tempi dei treni sono controllati a Perugia e non ad Arezzo". E il portavoce dei pendolari valdarnesi prende a esempio i riepiloghi mensili delle medie dei ritardi dei treni sulla linea Firenze-Valdarno-Arezzo nei mesi di dicembre e gennaio scorsi: "Nonostante i tanti ritardi dei treni regionali, causati dai Frecciarossa sulla Direttissima - afferma Da Re - la media mensile dei ritardi in dicembre e gennaio, calcolata da Trenitalia, il cosiddetto "indice di riferimento", è stato inferiore della metà rispetto alla soglia necessaria per avere i bonus, cioè 2,3 e 1,7 rispetto a 4,2, proprio perchè la metà dei treni diretti del Valdarno non sono presi in considerazione e quindi nessun indennizzo diventa possibile per i pendolari".
L'altra metà dei treni diretti del Valdarno, relativi alla linea Firenze-Roma, viene invece considerata perchè appartiene al contratto di servizio toscano, anche se attraversa l'Umbria e il Lazio. La protesta del Comitato sui treni "fantasma" sarà presentata giovedì pomeriggio prossimo, 13 maggio, all'incontro previsto ad Arezzo fra i pendolari aretini e valdarnesi con rappresentanti della Regione Toscana e di Trenitalia: "I pendolari del Valdarno devono sapere - conclude Maurizio Da Re - se paradossalmente devono rivolgersi alla Regione Umbria per i ritardi dei treni della linea Firenze-Foligno".