"I pendolari sono considerati da Trenitalia come passeggeri di 'serie B', così che subiscono un doppio sgarbo: il disservizio per ritardi, sovraffollamento, guasti dei treni, e poi, se il pendolare reclama, viene anche preso in giro dalla risposta di Ferrovie che ridimensiona il fatto e quindi al danno si unisce la beffa". Così commenta Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, durante l'audizione odierna presso la Commissione Consiliare Trasporti della Provincia di Firenze, un caso accaduto recentemente a lui stesso e ad altri pendolari.
"Il 22 settembre scorso ho reclamato al numero verde della Regione - afferma Maurizio Da Re - perchè il mio treno diretto delle 7:22 da Figline a Firenze Campo di Marte era arrivato con 26 minuti di ritardo, triplicando quasi i tempi di viaggio e passando dalla linea lenta (senza fermate intermedia) anzichè dalla direttissima, senza alcun avviso nè in stazione nè tantomeno durante il viaggio. Avevo poi saputo da un altro pendolare del Comitato - continua Da Re - che il treno precedente al mio aveva subito la stessa sorte con lo stesso ritardo ma almeno c'era stato l'avviso di Trenitalia di un guasto avvenuto sulla linea direttissima, prima della galleria San Donato, che quindi non era percorribile per circa mezzora, neanche dai Frecciarossa deviati sulla lenta".
A distanza di oltre un mese Trenitalia ha risposto al reclamo, tramite la Regione: "E' una risposta inaccettabile - sottolinea Da Re - Ferrovie conferma il disservizio ma ridimensiona il ritardo da 26 a 17 minuti e si giustifica per il mancato avviso del disservizio, perchè la deviazione sulla linea lenta era comunuqe una altrernativa e il ritardo è poi maturato per 'motivi di circolazione'. Se Trenitalia non è trasparente e credibile sui disservizi - domanda Da Re - come può esserlo sui nuovi orari di dicembre quando aumenteranno i treni dell'Alta Velocità sulla Direttissima con rischio di altri disservizi per i treni dei pendolari?" Durante l'audizione si è infatti anche parlato di cosa potrebbe accadere fra un mese ai pendolari del Valdarno e di Arezzo.
"Siamo preoccupati - conclude Da Re - gli allarmi lanciati dall'assessore regionale ai trasporti sugli Intercity a rischio sulla Direttissima non sono un buon segnale per noi".