"La puntualità non è una virtù di Trenitalia e i ritardi dei treni dei pendolari sono 'viziati', come ci ha confermato la Regione Toscana". Così Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, dopo l'incontro di ieri pomeriggio fra Regione, comitati di pendolari e associazioni dei consumatori sul trasporto ferroviario e il nuovo contratto di servizio con Trenitalia. "I dati sui ritardi dei treni dei pendolari vengono registrati all'ingresso delle stazioni (con la cosìddetta 'boa') e non all'arrivo reale dei treni e alla loro fermata sui binari - afferma Da Re - così a Santa Maria Novella devono essere aggiunti ogni volta altri 2-3 minuti al ritardo indicato ufficialmente da Trenitalia, mentre a Figline o a Montevarchi altri 1-2 minuti".
"La stessa Trenitalia ci ha rivelato che il ritardo dei treni viene arrotondato per difetto - aggiunge Da Re - così, ad esempio, un treno in ritardo di 19 minuti diventa di 15 nei monitor delle stazioni, agli occhi dell'utente in attesa". Il portavoce del Comitato Pendolari avanza dubbi sull'attendibilità dei dati sulla puntualità dei treni regionali, che sarebbe pari al 90%, nel 2009, in Toscana. "Senza quei 3 minuti in più a Santa Maria Novella molti treni potrebbero rientrare nei 5 minuti e quindi diventerebbero puntuali - continua Da Re - oppure nel caso di rientro nei 15 minuti di ritardo, Trenitalia non sarebbe sanzionata dalla Regione, come invece sarebbe previsto dal nuovo contratto di servizio.
Se quindi accade di ascoltare l'annuncio di Trenitalia, 'il treno regionale in arrivo ha un ritardo di 15 minuti' - conclude Da Re - rivolgiamoci al numero verde della Regione, 800570530, e segnaliamo il ritardo reale del treno su cui stiamo viaggiando".