"La chiusura del ponte sull'Arno a Matassino-Figline causerà caos nel traffico stradale e notevoli disagi per centinaia di pendolari e studenti, che quotidianamente utilizzano il ponte per andare alla stazione ferroviaria e alla vicina scuola Vasari". E' questa l'opinione di Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, preoccupato dalle conseguenze dell'annunciata chiusura del ponte sull'Arno, che dividerà il fondovalle valdarnese in due tronconi per nove giorni, dal prossimo 29 gennaio fino al 7 febbraio.
"La chiusura del ponte obbligherà gli automobilisti ad allungare i percorsi con grosse perdite di tempo e notevoli ingorghi stradali - afferma Da Re - per raggiungere Figline da Reggello e dai comuni del Pratomagno, si dovrà passare per Incisa e il ponte sulla 69, oppure per via Urbinese fino al ponte di San Giovanni Valdarno". Il ponte di Figline è infatti utilizzato quotidianamente da parecchie centinaia di pendolari e studenti che in particolare dai Comuni di Reggello, Pian di Scò, Castelfranco e dalla frazione di Matassino vanno in piazza Caduti di Pian d'Albero al grande parcheggio a servizio della stazione ferroviaria di Figline e della scuola Vasari.
Per tentare di ridurre i disagi a pendolari, studenti e residenti, il portavoce del Comitato Pendolari avanza alcune proposte al sindaco del Comune di Figline e al presidente della Provincia, che è titolare dei lavori sul ponte. "Innanzitutto sarebbe stato meglio effettuare l’intervento spalmato in 4 fine settimana invece che nei 9 giorni previsti - sostiene Da Re - e poi consentire il passaggio in sicurezza almeno alle biciclette. Inoltre sarebbe importante riservare nuove aree parcheggio vicine al ponte - continua Da Re - ma soprattutto prevedere delle 'finestre' orarie di apertura del ponte al traffico durante i lavori, almeno nelle ore di punta di pendolari e studenti, con una sola corsia: la mattina fra le 6:30 e le 8, prima dell'inizio del cantiere, e poi il pomeriggio dalle 17:30 alle 19, dopo la chiusura del cantiere.
Infine - conclude il portavoce del Comitato Pendolari - sarebbbe il caso di prevedere che il cantiere sia in attività anche durante la notte, per terminare quanto prima i lavori".